12. Consumo e Produzione Responsabili

 

di Arab Hoballah[1] e Sandra Averous[2]

L’obiettivo 12 degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) – proposti dall’Open Working Group dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (OWG), mira ad assicurare modelli sostenibili di consumo e di produzione (SCP). Perché questo rappresenta un requisito irrinunciabile per lo sviluppo sostenibile?

Importanza dei SCP

Entro il 2050 la popolazione mondiale raggiungerà i 9,5 miliardi di persone[3], delle quali il 70% vivrà in aree urbane ad alto consumo di risorse; 3 miliardi di consumatori delle classi medie parteciperanno all’economia globale entro il 2040. Mentre nel 2010 la soglia della povertà globale, di 1.25 $ al giorno, è più che dimezzata rispetto al 1990, allo stesso tempo ancor oggi 1,2 miliardi di persone vivono in condizioni di estrema indigenza[4]. Per rispondere a queste sfide rispettando i parametri di capacità del sistema Terra, è imperativo adottare modelli sostenibili di consumo e di produzione; le basi per lo sviluppo futuro sono assicurate dall’uso efficiente delle risorse.

Il coerente messaggio da parte della comunità internazionale, dal 2002, è questo. Sia il Piano di attuazione di Johannesburg (JPOI) del Summit mondiale sullo sviluppo sostenibile (WSSD) del 2002, sia il documento finale “The future we want” della Conferenza Rio+20, del 2012, hanno riconosciuto che “l’eradicazione della povertà, cambiando ciò che non è sostenibile, promuovendo modelli sostenibili di consumo e di produzione, proteggendo e gestendo le risorse naturali alla base dello sviluppo economico e sociale, sono gli obiettivi generali e requisiti essenziali per lo sviluppo sostenibile”[5]

Includere oggi l’Obiettivo 12 fra i SDGs proposti significa riconoscere il ruolo essenziale e composito dei sistemi di produzione e consumo per lo sviluppo sostenibile. Anche 12 target di altri  SDGs sono orientati al raggiungimento di modelli SCP.

Il gruppo di personalità ad alto livello delle Nazioni Unite per l’Agenda di sviluppo post- 2015, su incarico del Segretario Generale delle Nazioni Unite nel 2013, ha individuato gli  SCP come una delle 4 aree chiave sulle quali è necessario lavorare per arrivare alla prospettiva post 2015: “eradicare la povertà estrema in ogni sua forma…e porre le basi per la prosperità sostenibile, per tutti”[6]. Il menzionato Gruppo riconosce che trasformare le economie per occupazione e crescita inclusiva richiede una transizione rapida verso modelli sostenibili di consumo e produzione[7];   ha riscontrato che gli schemi dei consumi e della produzione devono essere gestiti in maniera più sostenibile ed equa a livello mondiale, e che la povertà potrà essere ridotta irreversibilmente solo passando all’azione sia a livello economico che sociale e ambientale[8]

In effetti SCP tratta complesse relazioni e adotta un approccio olistico, in ragione della sua natura trasversale, integrando e bilanciando i diversi aspetti dello sviluppo sostenibile: quello economico, sociale ed ambientale. Il consumo e le attività produttive rappresentano la base dell’economia globale, ma i modelli attuali stanno esaurendo rapidamente il capitale naturale, degradando i servizi ecosistemici e compromettendo la capacità dei paesi di soddisfare le proprie esigenze in maniera sostenibile. Il passaggio a modelli SCP implica l’aumento dell efficienza e della produttività lungo tutta la catena di approvvigionamento e nel ciclo di vita dei prodotti, sia a breve che a lungo termine.

Obiettivo 12/SCP e SCP in Altri Obiettivi

SDG 12 copre sia efficienza nell’uso sia nella gestione delle risorse naturali (obiettivo 12.2), impatto ambientale – quale la gestione dei rifiuti –  (obiettivo 12.5), emissione di sostanze contaminanti, in special modo sostanze chimiche (obiettivo 12.4). L’obiettivo impegna tutti gli attori coinvolti a contribuire allo sviluppo sostenibile, incluso il settore privato (obiettivo 12.6). Si sottolinea l’importanza di informare ed educare i consumatori su sviluppo e stili di vita sostenibili (obiettivo 12.8). Si riconoscono anche il ruolo del settore pubblico in questione di appalti pubblici sostenibili (obiettivo 12.7); sono trattate anche la transizione verso SCP nel sistema alimentare (obiettivo 12.3), e nel settore turistico (obiettivo 12.b). La necessità di politiche per SCP è sottolineata dall’attuazione di 10YFP – quadro decennale di programmi sui modelli di consumo e produzione sostenibili – (obiettivo 12.1), mentre lo sviluppo delle capacità e delle attività finanziarie (obiettivo 12.a) sono presentati come strumenti di attuazione, anche affrontando le sovvenzioni ai combustibili fossili (obiettivo 12.c).

Consumo e produzione sono il nucleo dell’economia mondiale, ma gli attuali modelli non sostenibili di produzione e consumo portano a deforestazione, scarsità idrica, spreco di cibo, alte emissioni di carbonio e causano il degrado di ecosistemi fondamentali.

Il raggiungimento degli Obiettivi SCP creerà sinergie e darà supporto al conseguimento di altri obiettivi riguardanti cibo, acqua ed energia, contribuendo inoltre alla mitigazione del cambiamento climatico.

SCP: di cosa si tratta?

Ogni cosa prodotta e consumata ha impatto, positivo o negativo, sull’economia, sull’ambiente, e sullo sviluppo sociale. Realizzare modelli di consumo e produzione sostenibili garantisce efficienza e incrementi di produttività, assicurando che le attività intraprese rimangano entro i limiti del nostro pianeta, rispettando quindi i diritti delle generazioni future.

SCP vuol dire fare meglio e di più con meno. Riguarda “la fruizione di servizi e di prodotti correlati, d’accordo a esigenze di base; si tratta di  migliorare la qualità della vita, riducendo al minimo l’utilizzo di risorse naturali, di materiali tossici e le emissioni di rifiuti e inquinanti durante il ciclo di vita di prodotti e di servizi, salvaguardando le necessità delle generazioni future”[9]

SCP comprende l’obiettivo di svincolare in modo sistematico la crescita economica tanto dall’aumento dell’uso delle risorse quanto dal degrado ambientale, per poter fare “di più con meno”. Tale dissociazione si otterrà riducendo l’intensità materiale ed energetica delle attuali attività economiche e riducendo emissioni e scarti da estrazione, produzione, consumo e smaltimento. Utilizzando il criterio basato sul ciclo di vita come mezzo per raggiungere SCP, si effettueranno interventi per incidere su domanda e offerta di prodotti sostenibili, ed evitare il burden-shifting fra le diverse fasi della vita di un prodotto.

Come mettere in atto gli SCP?

La Conferenza sullo Sviluppo Sostenibile Rio+20 ha adottato 10YFP, un quadro globale di collaborazione e sviluppo di capacità per la transizione verso SCP. 10YFP consoliderà la cooperazione internazionale per accelerare il passaggio verso modelli SCP, in paesi sviluppati e in via di sviluppo, fornendo appoggio a livello regionale e nazionale in conformità a bisogni e priorità locali. Gli attuali sei programmi 10YFP riguardano: turismo sostenibile, incluso l’ecoturismo; educazione e stili di vita sostenibili; appalti pubblici sostenibili; informazione ai consumatori; edifici ed edilizia sostenibili; sistemi alimentari sostenibili. Nell’obiettivo SCP è inclusa l’attuazione di 10YFP (obiettivo 12.1).

Per concludere, SDG 12 è essenziale al conseguimento di SDGs – gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile – in quanto permette l’attuazione di molti di essi ed è requisito per lo sviluppo sostenibile. La transizione verso modelli di consumo e produzione sostenibili è già iniziata in varie parti del mondo, e necessita urgentemente di essere accelerata ed estesa, attraverso 10YFP e altre iniziative e politiche sostenute e di ampio raggio.

Note

[1] Capo di Sustainable Consumption and Production Branch nella Division of Technology, Industry and Economics del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP)

[2] Sandra Averous è Associate Programme Officer in Sustainable Lifestyles, Cities and Industry Branch for “Delivering SCP” dell’UNEP

[3]  Department of Economic and Social Affairs, Population Division, World Population Prospects: The 2012 Revision. Vol. I (ST/ESA/SER.A/336) and II (ST/ESA/SER.A/345) (New York, United Nations Publications, 2013)

[4] World Bank and the International Monetary Fund, Global Monitoring Report 2013: Rural-Urban Dynamics and the Millennium Development Goals (Washington, D.C., 2013), p. xi, 22, 25

[5] Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (A/RES/66/288), 11 Settembre 2012

[6] Communiqué: Meeting of the High-Level Panel of Eminent Persons on the Post-2015 Development Agenda, in Bali, 27 March 2013, p.1.

[7] Report of the High-level Panel of Eminent Persons on the Post-2015 Development Agenda. A New Global Partnership: Eradicate Poverty and Transform Economies through Sustainable Development (New York, United Nations Publications, 2013).

[8] Ibid

[9] Norwegian Ministry of Environment, Oslo Symposium on Sustainable Consumption and Production (SCP), 1994; questa definizione di consumo e produzione sostenibili è la più invalsa.