Terremoti, alluvioni, eruzioni e inondazioni sono eventi catastrofici spesso imprevedibili, il cui prezzo da pagare, in termini economici, ma anche, sfortunatamente, in vite umane, è nella maggior parte dei casi molto elevato. L’aumento dei costi associati alle catastrofi riflette il crescente impatto dei cambiamenti climatici e delle scelte di sviluppo inadeguate. A livello globale, i Paesi si ritrovano ad affrontare disastri naturali sempre più gravi, causati da condizioni meteorologiche estreme e da una prevenzione che, troppo spesso, non tiene conto dei rischi reali.
In questo contesto, la Giornata internazionale per la riduzione del rischio di disastri naturali, che si celebra ogni anno il 13 ottobre, richiama l’attenzione sull’urgenza di investire nella resilienza e nella prevenzione.
Il tema 2025
Secondo stime recenti contenute nel Global Assessment Report on Disaster Risk Reduction i costi diretti dei disastri naturali ammontano a circa 202 miliardi di dollari all’anno, mentre l’impatto economico complessivo è stimato in 2,3 trilioni di dollari.
Questi dati hanno portato alla definizione del tema 2025: “Finanziamo la resilienza, non i disastri”.
Nonostante la crescente consapevolezza, gli investimenti nella riduzione del rischio di catastrofi (DRR) restano estremamente limitati: meno dell’1% dei bilanci pubblici è destinato a questa voce, e tra il 2019 e il 2023, solo il 2% dei progetti di aiuto pubblico allo sviluppo ha incluso obiettivi specifici di riduzione del rischio. Anche i finanziamenti umanitari per la preparazione alle emergenze sono in diminuzione.
Il taglio dei fondi e la carenza di programmi preventivi efficaci rendono evidente come, in futuro, le catastrofi potranno avere un impatto ancora più grave e incalcolabile, sia per quanto riguarda la risposta umanitaria, sia per l’aggravarsi dell’indebitamento dei Paesi colpiti.
Per il 2025, la Giornata invita a due azioni concrete:
- Aumentare i finanziamenti per la DRR nei bilanci pubblici e internazionali;
- Garantire che tutti gli investimenti, pubblici e privati, siano siano resilienti e basati sull’analisi del rischio.
Background
Nel 1989, a seguito di un appello dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per promuovere una cultura globale di consapevolezza e riduzione dei rischi, è stata ufficialmente istituita la Giornata internazionale per la riduzione del rischio di disastri naturali.
Celebrata ogni 13 ottobre, la ricorrenza rende omaggio all’impegno delle comunità di tutto il mondo nel sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione.
Nel 2015, durante la Terza Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite sulla Riduzione del Rischio di Catastrofi, tenutasi a Sendai (Giappone), la comunità internazionale ha riaffermato la necessità di affrontare l’impatto sociale ed economico delle catastrofi, in particolare a livello locale.
Il risultato di quella conferenza è stato il Sendai Framework for Disaster Risk Reduction, un piano d’azione orientato alle persone e fondato su iniziative concrete, che si applica a disastri di piccola e grande scala, causati da pericoli naturali o da attività umane. Il documento include anche i rischi ambientali, tecnologici e biologici, con l’obiettivo di costruire società più sicure, resilienti e consapevoli.
Alcuni dati
- La maggior parte delle vittime e delle perdite economiche causate dalle inondazioni si registra in Asia;
- Il numero di siccità registrate è aumentato del 29% negli ultimi 20 anni;
- Le perdite medie annuali causate dai soli cicloni tropicali sono stimate in 119,5 miliardi di dollari;
- Nel contesto italiano, al 2024, il 94,5% dei comuni italiani è a rischio frana, alluvione, erosione costiera o valanghe.
Eventi in occasione della Giornata
L’Ufficio delle Nazioni Unite per la Riduzione del Rischio di Disastri Naturali (UNDRR) invita le organizzazioni, i governi, la società civile, i gruppi giovanili, il settore privato e tutte le parti interessate a presentare eventi a sostegno della Giornata. Di seguito alcuni eventi:
- Fino a lunedì 13 ottobre, la Protezione Civile Italiana promuoverà la settima edizione della “Settimana Nazionale della Protezione Civile”, istituita nel 2019 in corrispondenza della Giornata. Un cittadino consapevole è un cittadino capace di scegliere, in grado di adottare comportamenti corretti per la riduzione dei rischi e la salvaguardia dell’ambiente.
- Lunedì 13 ottobre, alle 14:00, presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) a L’Aquila, il Consorzio High-Performance Computing for Disaster Resilience (HPC4DR) organizza l’incontro pubblico “Disastri: come ridurre il rischio e i costi?”. Per maggiori informazioni, si prega di cliccare qui.
- A partire da lunedì 6 ottobre, il Ministero dell’Istruzione e del Merito e il Dipartimento della Protezione Civile pubblicheranno online un fumetto dal titolo “La goccia”, terzo numero dell’iniziativa dedicata alle studentesse e agli studenti per sensibilizzarli al rischio alluvione, alle crisi idriche e alle buone pratiche di protezione civile. Per maggiori informazioni, si prega di cliccare qui.
FONTE: UN, ISPRA, Protezione Civile, INAF Osservatorio Astronomico d’Abruzzo, Ministero dell’Istruzione e del Merito
FOTO: UN/Logan Abassi
Terremoti, alluvioni, eruzioni e inondazioni sono eventi catastrofici spesso imprevedibili, il cui prezzo da pagare, in termini economici, ma anche, sfortunatamente, in vite umane, è nella maggior parte dei casi molto elevato. L’aumento dei costi associati alle catastrofi riflette il crescente impatto dei cambiamenti climatici e delle scelte di sviluppo inadeguate. A livello globale, i Paesi si ritrovano ad affrontare disastri naturali sempre più gravi, causati da condizioni meteorologiche estreme e da una prevenzione che, troppo spesso, non tiene conto dei rischi reali.
In questo contesto, la Giornata internazionale per la riduzione del rischio di disastri naturali, che si celebra ogni anno il 13 ottobre, richiama l’attenzione sull’urgenza di investire nella resilienza e nella prevenzione.
Il tema 2025
Secondo stime recenti contenute nel Global Assessment Report on Disaster Risk Reduction i costi diretti dei disastri naturali ammontano a circa 202 miliardi di dollari all’anno, mentre l’impatto economico complessivo è stimato in 2,3 trilioni di dollari.
Questi dati hanno portato alla definizione del tema 2025: “Finanziamo la resilienza, non i disastri”.
Nonostante la crescente consapevolezza, gli investimenti nella riduzione del rischio di catastrofi (DRR) restano estremamente limitati: meno dell’1% dei bilanci pubblici è destinato a questa voce, e tra il 2019 e il 2023, solo il 2% dei progetti di aiuto pubblico allo sviluppo ha incluso obiettivi specifici di riduzione del rischio. Anche i finanziamenti umanitari per la preparazione alle emergenze sono in diminuzione.
Il taglio dei fondi e la carenza di programmi preventivi efficaci rendono evidente come, in futuro, le catastrofi potranno avere un impatto ancora più grave e incalcolabile, sia per quanto riguarda la risposta umanitaria, sia per l’aggravarsi dell’indebitamento dei Paesi colpiti.
Per il 2025, la Giornata invita a due azioni concrete:
- Aumentare i finanziamenti per la DRR nei bilanci pubblici e internazionali;
- Garantire che tutti gli investimenti, pubblici e privati, siano siano resilienti e basati sull’analisi del rischio.
Background
Nel 1989, a seguito di un appello dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per promuovere una cultura globale di consapevolezza e riduzione dei rischi, è stata ufficialmente istituita la Giornata internazionale per la riduzione del rischio di disastri naturali.
Celebrata ogni 13 ottobre, la ricorrenza rende omaggio all’impegno delle comunità di tutto il mondo nel sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione.
Nel 2015, durante la Terza Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite sulla Riduzione del Rischio di Catastrofi, tenutasi a Sendai (Giappone), la comunità internazionale ha riaffermato la necessità di affrontare l’impatto sociale ed economico delle catastrofi, in particolare a livello locale.
Il risultato di quella conferenza è stato il Sendai Framework for Disaster Risk Reduction, un piano d’azione orientato alle persone e fondato su iniziative concrete, che si applica a disastri di piccola e grande scala, causati da pericoli naturali o da attività umane. Il documento include anche i rischi ambientali, tecnologici e biologici, con l’obiettivo di costruire società più sicure, resilienti e consapevoli.
Alcuni dati
- La maggior parte delle vittime e delle perdite economiche causate dalle inondazioni si registra in Asia;
- Il numero di siccità registrate è aumentato del 29% negli ultimi 20 anni;
- Le perdite medie annuali causate dai soli cicloni tropicali sono stimate in 119,5 miliardi di dollari;
- Nel contesto italiano, al 2024, il 94,5% dei comuni italiani è a rischio frana, alluvione, erosione costiera o valanghe.
Eventi in occasione della Giornata
L’Ufficio delle Nazioni Unite per la Riduzione del Rischio di Disastri Naturali (UNDRR) invita le organizzazioni, i governi, la società civile, i gruppi giovanili, il settore privato e tutte le parti interessate a presentare eventi a sostegno della Giornata. Di seguito alcuni eventi:
- Fino a lunedì 13 ottobre, la Protezione Civile Italiana promuoverà la settima edizione della “Settimana Nazionale della Protezione Civile”, istituita nel 2019 in corrispondenza della Giornata. Un cittadino consapevole è un cittadino capace di scegliere, in grado di adottare comportamenti corretti per la riduzione dei rischi e la salvaguardia dell’ambiente.
- Lunedì 13 ottobre, alle 14:00, presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) a L’Aquila, il Consorzio High-Performance Computing for Disaster Resilience (HPC4DR) organizza l’incontro pubblico “Disastri: come ridurre il rischio e i costi?”. Per maggiori informazioni, si prega di cliccare qui.
- A partire da lunedì 6 ottobre, il Ministero dell’Istruzione e del Merito e il Dipartimento della Protezione Civile pubblicheranno online un fumetto dal titolo “La goccia”, terzo numero dell’iniziativa dedicata alle studentesse e agli studenti per sensibilizzarli al rischio alluvione, alle crisi idriche e alle buone pratiche di protezione civile. Per maggiori informazioni, si prega di cliccare qui.
FONTE: UN, ISPRA, Protezione Civile, INAF Osservatorio Astronomico d’Abruzzo, Ministero dell’Istruzione e del Merito
FOTO: UN/Logan Abassi

