Cultural Heritage Smuggling and the Nexus with Terrorism

Lunedì 22 luglio 2024, UNICRI ha pubblicato il nuovo report “Cultural Heritage Smuggling and the Nexus with Terrorism”.

Lo scritto esamina il legame significativo tra il contrabbando di beni culturali, in particolare beni antichi e il terrorismo. Ciò che emerge è la modalità tramite cui i gruppi terroristici sfruttino questo commercio illecito per finanziare le loro attività. Questo sfruttamento risale ai tempi antichi e si è evoluto in modo significativo dall’inizio degli anni ’80, con il coinvolgimento dei cartelli della droga latinoamericani e dei signori della guerra africani.

Recenti aumenti nel traffico di beni antichi, soprattutto dopo il 2003 in Iraq e con l’aumento dell’ISIL, hanno sottolineato la necessità di un rigoroso controllo da parte di entità come il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Tra le sfide per frenare questo commercio vi sono discrepanze legali, la sovrapposizione di rotte di contrabbando con altre merci illecite e l’ignoranza del pubblico circa l’origine dei manufatti.

Nel report viene sottolineata la necessità di una maggiore sensibilizzazione del pubblico, una migliore cooperazione tra gli Stati membri, e un approccio multidisciplinare per affrontare efficacemente e mitigare l’impatto del contrabbando di antichità sul terrorismo globale e la conservazione del patrimonio culturale.

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