POPOLI DEL LAGO CIAD: Una crisi umanitaria vista dall’interno

COOPI e Vita, con il sostegno della Cooperazione Italiana allo Sviluppo, inaugurano il 29 novembre a Roma la mostra fotografica di Abdoulaye Barry, al Museo della Civiltà – Museo Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”.

Sono oltre 10,7 milioni gli uomini, le donne e i bambini afflitti dalle violenze scoppiate con la nascita del gruppo terroristico nigeriano Boko Haram, un conflitto che, dal 2014 ad oggi, ha avuto un tragico effetto domino, creando 2,4 milioni di sfollati e mettendo 5 milioni di persone a rischio di insicurezza alimentare e 3 milioni di bambini fuori dal sistema scolastico.

È proprio in Nigeria, Niger, Ciad e Camerun, quattro paesi coinvolti dall’emergenza, che l’ONG Coopi, finanziata dalla Cooperazione Italiana allo Sviluppo, è impegnata nel sostegno di centinaia di migliaia di sfollati, rifugiati e comunità locali, attraverso progetti di assistenza umanitaria multisettoriali, dall’educazione alla salute fino alla sicurezza alimentare. Seguendo il lavoro dell’organizzazione, il fotografo ciadiano Abdoulaye Barry ha trascorso gli ultimi mesi viaggiando attraverso il sud del Niger, al confine con la Nigeria, nell’estremo nord del Camerun, e in Ciad, documentando l’intervento di Coopi e la quotidianità di chi vive la crisi sulla propria pelle, ogni giorno.

Abdoulaye Barry, fotografo ciadiano, è nato a N’Djamena nel 1980. Ha iniziato la sua carriera fotografando cerimonie matrimoniali, funerali e feste celebrative di neonati. Dopo una formazione finanziata dalla Fondazione CCF (Centre français des fonds et fondations) per la fotografia, Abdoulaye produce la sua prima serie sul tema dei bambini di strada. Esposto nel 2009 alla Biennale di Bamako, la più grande manifestazione fotografica del continente africano, questo lavoro gli vale il Premio della Giuria. Nel 2010, Barry realizza un ampio servizio sui pescatori del Lago Ciad, minacciato da una gravissima crisi sociale e ambientale. Negli anni successivi ha prodotto lavori fotografici sociali sulla gioventù di N’Djamena e sul tema dell’acqua nella capitale ciadiana.

Durante l’inaugurazione della mostra, in programma per il 29 novembre alle 18:30 al Museo delle Civiltà, Interverrà Pap Yeri Samb, percussionista dell’Orchestra di Piazza Vittorio.

La Mostra sarà aperta al pubblico dal 30 novembre 2018 al 13 gennaio 2019. La Mostra fotografica è di Abdoulaye Barry, a cura di Laura Serani e Giuseppe Frangi.

Qui la brochure.