In occasione della Giornata mondiale del 2022, l’OIL chiede di aumentare gli investimenti nei sistemi e programmi di protezione sociale e di garantire l’istruzione gratuita, di qualità ed inclusiva al fine di liberare i bambini dal lavoro minorile.
Questo numero di F3 include articoli che descrivono aree in cui la resilienza dovrebbe essere costruita per affrontare sfide individuali e collettive.
Nuova edizione della pubblicazione curata dal Centro Studi e Ricerche Idos col Centro Studi Confronti e il contributo dell’Otto per mille Valdese.
Martedì 22 gennaio a Ginevra, presso la sede dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), la Commissione globale sul futuro del lavoro presenterà un rapporto mondiale.
27 novembre 2018 – “Migrazioni, spostamenti forzati ed educazione”, questo il titolo della traduzione in italiano della sintesi del Rapporto Mondiale di Monitoraggio dell’educazione appena pubblicato dall’Unesco e presentato il 27 novembre all’Accademia dei Lincei.
24 ottobre 2018 – UNODC, in partenariato con UNDP, ha presentato, durante la Conferenza Internazionale Anti-Corruzione di Copenaghen, il nuovo manuale in merito ai dati sulla corruzione e l’abuso di ufficio.
30 ottobre 2018 – Secondo il nuovo Report Card 15 del Centro di Ricerca Innocenti dell’UNICEF, vivere in un paese ricco non garantisce un accesso equo ad un’istruzione di qualità: mentre Lituania, Islanda e Francia hanno i tassi di iscrizione prescolare più alti tra i paesi inclusi nello studio, Turchia, Stati Uniti e Romania hanno i tassi più bassi.
Il dossier del Senato “Parità vo cercando. 1948-2018. Le donne italiane in settanta anni di elezioni” ricostruisce l’andamento della presenza femminile in Parlamento e la normativa nazionale sul riequilibrio di genere.
Un nuovo rapporto dell’ILO dimostra che rimangono necessari sforzi consistenti per garantire che il diritto alla sicurezza sociale diventi realtà per tutti.
Per una “pace positiva”, che duri nel tempo, non basta la fine della violenza. Ogni Paese ha bisogno di istituzioni e strutture in grado di creare e sostenere società pacifiche. Lo dice il nuovo rapporto di Vision of Humanity, che in un altro recente documento analizza la posizione di 163 Stati rispetto al Goal 16.
“La solidarietà, in questo senso, per i paesi del Sud Europa, come anche per la Germania e la Svezia – le quali accolgono un gran numero di rifugiati – non è stata una semplice parola ma ha rappresentato un concreto e straordinario sforzo comune”.