Il 25 giugno 2021 si è tenuto l’evento di lancio del rapporto Science, Technology and Innovation: Understanding Advancements from the Perspective of Countering Weapons of Mass Destruction Terrorism, nell’ambito della Second Counter-Terrorism Week alle Nazioni Unite. L’evento, co-organizzato dalla Repubblica dell’Iraq, dallo United Nations Counter-Terrorism Centre (UNCCT) dello United Nations Office of Counter-Terrorism (UNOCT) e dall’UNICRI, ha riunito più di 200 rappresentanti di Stati Membri, di organizzazioni internazionali e regionali, del mondo accademico e del settore privato.
Questo rapporto è il principale risultato del progetto Technology and Security: Enhancing Knowledge about Advances in Science and Technology to Combat Weapons of Mass Destruction Terrorism, realizzato da UNCCT e UNICRI nell’ambito del Global Counter-Terrorism Coordination Compact Working Group on Emerging Threats and Critical Infrastructure Protection delle Nazioni Unite. Il progetto, realizzato con il generoso sostegno del Regno dell’Arabia Saudita, cerca di comprendere i possibili rischi associati all’abuso della scienza e della tecnologia per perpetrare attacchi terroristici utilizzando armi di distruzione di massa, e di identificare le soluzioni tecnologiche che possono essere utilizzate per soddisfare le esigenze degli Stati membri in termini di prevenzione e lotta contro la minaccia.
Il rapporto presenta un’analisi su come i progressi nella scienza e nella tecnologia possano aumentare o potenziare le capacità dei terroristi di acquisire e/o distribuire armi di distruzione di massa, e identifica modi innovativi in cui la tecnologia potrebbe essere applicata per contrastare le minacce legate al terrorismo con armi di distruzione di massa.
Il Presidente della Iraqi National Monitoring Authority for Non-Proliferation (INMA) della Repubblica dell’Iraq, Mohsin Oleiwi Abdul Kadhim, ha dichiarato: “È ben noto per la maggior parte di noi che prima del 2014 grandi territori dell’Iraq erano occupati dalle bande terroristiche dell’ISIS. Durante la liberazione di questi territori dalle bande terroristiche, un certo numero di forze di sicurezza irachene e di civili sono stati attaccati da agenti chimici tossici. Il numero di vittime ha raggiunto più di 2500 in un solo attacco.”
La Direttrice di UNICRI, Antonia Marie De Meo, ha sottolineato: “La buona notizia è che lavorando insieme, possiamo migliorare le risposte a queste minacce, anche applicando strumenti e progressi tecnologici innovativi.”
Il Direttore e Vice dell’High Representative for Disarmament Affairs, United Nations Office for Disarmament Affairs (UNODA), Thomas Markram ha osservato che, “Mentre i progressi della scienza e della tecnologia continuano a rivoluzionare la vita umana, stanno anche diversificando gli strumenti di conflitto e la capacità degli attori statali e non statali di effettuare attacchi, anche attraverso i confini internazionali.”
Il Senior Adviser dell’Executive Director of Health Emergencies della World Health Organization (WHO), Dr. Maurizio Barbeschi, ha sottolineato che “La pandemia di COVID-19 ci ha mostrato la centralità della salute pubblica nella sicurezza nazionale, e ha dimostrato che l’impatto delle malattie infettive va ben oltre la salute pubblica, i sistemi sanitari e di emergenza, colpendo anche i sistemi socio-economici globali e mandando in tilt la nostra vita quotidiana.”
Le tavole rotonde di esperti, che hanno coinvolto rappresentanti di Stati Uniti, International Criminal Police Organization (INTERPOL) e Geneva Centre for Security Policy (GCSP), hanno fornito una piattaforma per comprendere meglio i possibili rischi associati all’uso improprio della scienza e della tecnologia per sviluppare e distribuire armi di distruzione di massa per perpetrare attacchi terroristici, e come la scienza e la tecnologia potrebbero essere utilizzate più efficacemente negli sforzi globali contro il terrorismo.
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