Questo report fa parte di una serie di studi lanciati dall’Unione Europea (UE) e dall’UNICRI per far luce sui danni significativi causati agli Stati a causa dei flussi finanziari illeciti non controllati e sul valore importante di dare priorità alla cattura dei beni ottenuti illecitamente.
Il crimine organizzato produce quantità significative di entrate e proventi illeciti a livello globale e in Europa. Nonostante il tasso generale di criminalità in Armenia sia inferiore a quello di molti paesi dell’Europa Occidentale, la posizione strategica del paese al crocevia tra Europa, Medio Oriente e Asia attrae i gruppi criminali organizzati. Le principali aree di preoccupazione identificate in questo studio includono il riciclaggio di denaro, il traffico di droga e di esseri umani e la corruzione. La trasparenza per promuovere l’integrità del settore pubblico e una maggiore attenzione al sequestro, alla confisca e al recupero dei beni di provenienza illecita sono quindi essenziali.
Nonostante non abbia ancora istituito un Asset Recovery Office (ARO), l’Armenia ha fatto grandi miglioramenti in termini di conformità con le FATF Recommendations. Il paese ha infatti diverse sottodivisioni e organismi indipendenti incaricati di combattere il crimine organizzato, il riciclaggio di denaro o il finanziamento del terrorismo. Molti sforzi sono ancora richiesti dalla comunità internazionale ed è essenziale una maggiore attenzione al sequestro, alla confisca e al recupero dei beni ottenuti illecitamente. Dato che i fondi illeciti nei paesi in via di sviluppo, come l’Armenia, significano meno ospedali, scuole, polizia, strade, pensioni e opportunità di lavoro, reinvestire i beni recuperati in bisogni di sviluppo ad alta priorità è fondamentale per migliorare lo sviluppo socioeconomico generale.
Lo studio è disponibile in armeno e in inglese.