“Oggi, 17 territori non autonomi in tutto il mondo rimangono sotto la visione del Comitato speciale Decolonizzazione delle Nazioni Unite. Mi appello alla comunità internazionale per affrontare la questione dell’autogoverno e trovare modi innovativi e pratici per attuare il processo di decolonizzazione. In questo sforzo, saremo guidati dai principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite e le pertinenti risoluzioni dell’Assemblea Generale.”
Segretario Generale delle Nazioni Unite, Febbraio 2015
Dal 25 al 31 maggio, le Nazioni Unite celebrano la Settimana internazionale di solidarietà con i popoli dei Territori Non Autonomi.
Nella Carta delle Nazioni Unite, un territorio non autonomo è definito come un territorio “il cui popolo non ha ancora raggiunto una piena misura di autogoverno.”
Nel 1946, diversi Stati membri delle Nazioni Unite identificarono un certo numero di territori sotto la loro amministrazione che non erano autogovernati e li inserirono in un elenco delle Nazioni Unite. I Paesi che amministrano Territori Non Autonomi sono chiamati Potenze di Amministrazione. Come risultato del processo di decolonizzazione nel corso degli anni, la maggior parte dei territori sono stati rimossi dalla lista.
Il capitolo XI della Carta delle Nazioni Unite – la Dichiarazione sui Territori Non Autonomi – prevede che gli Stati membri che amministrano i territori, che non hanno raggiunto l’autogoverno, riconoscano “che gli interessi degli abitanti di questi territori sono fondamentali” e accettino come un “sacra fiducia” l’obbligo di promuovere il loro benessere. Inoltre, le Potenze di Amministrazione, oltre a garantire l’avanzamento politico, economico, sociale e educativo dei popoli, si impegnano ad assisterli nello sviluppo dell’autogoverno e delle libere istituzioni politiche. Le Potenze di Amministrazione hanno anche l’obbligo di trasmettere regolarmente al Segretario Generale informazioni sulle condizioni economiche, sociali e educative nei territori sotto la loro amministrazione.
Background
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con la sua risoluzione 54/91 del 6 dicembre 1999, ha esortato le Potenze amministratrici interessate ad adottare misure efficaci per salvaguardare e garantire i diritti inalienabili dei popoli dei Territori non autogovernativi alle loro risorse naturali, compresa la terra, e di stabilire e mantenere il controllo sul futuro sviluppo di tali risorse, e ha chiesto alle Potenze amministratrici di prendere tutte le misure necessarie per proteggere i diritti di proprietà dei popoli di quei territori.
Ha anche esortato tutti gli Stati, direttamente e attraverso la loro azione nelle agenzie specializzate e in altre organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite, a fornire assistenza morale e materiale ai popoli dei territori non autonomi.
Con la stessa risoluzione, l’Assemblea Generale ha chiesto l’annuale osservanza della Settimana di solidarietà con i popoli dei territori non autonomi.
Alcune cifre: territori non autonomi dal 1946 ad oggi
- Nel 1946, otto Stati membri delle Nazioni Unite – Australia, Belgio, Danimarca, Francia, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti – hanno elencato 72 territori sotto la loro amministrazione, che consideravano non autonomi. Otto divennero indipendenti prima del 1959.
- Nel 1963, l’Assemblea approvò un elenco riveduto di 64 territori a cui si applicava la Dichiarazione sulla decolonizzazione del 1960.
- Dal 1960 al 2002, 54 territori hanno raggiunto l’autogoverno.
- Attualmente, ci sono 17 territori non autonomi rimanenti.
Questioni globali: decolonizzazione ed eliminazione del colonialismo
Quando le Nazioni Unite furono fondate nel 1945, circa 750 milioni di persone, quasi un terzo della popolazione mondiale, vivevano in territori che dipendevano dalle potenze coloniali. Oggi, meno di 2 milioni di persone vivono sotto il dominio coloniale nei 17 rimanenti territori non autonomi. L’ondata di decolonizzazione, che ha cambiato la faccia del pianeta, è nata con l’ONU e rappresenta il suo primo grande successo.
A partire dal 1990, nel 30º anniversario della Dichiarazione sulla Concessione dell’Indipendenza ai Paesi e ai Popoli Coloniali, le Nazioni Unite hanno dichiarato fossero necessari quattro decenni consecutivi per l’eliminazione del colonialismo. Siamo ora nel quarto decennio internazionale per l’eliminazione del colonialismo (2021 – 2030).
L’azione delle Nazioni Unite
A giugno 2017, il United Nations Department of Public Information, in collaborazione con la Decolonization Unit del United Nations Department of Political Affairs, ha pubblicato il report “What the UN Can Do To Assist Non-Self Governing Territories”. Questo strumento vuole evidenziare tutti i programmi e i progetti attraverso cui le varie agenzie delle Nazioni Unite assistono i territori non autogovernati.
Per consultare il report, si pregare di cliccare qui.
FONTE E FOTO: UN