La Libia e la Francia si uniscono per recuperare beni rubati

L’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia (UNICRI) esprime le sue congratulazioni sia al governo della Libia che al governo della Francia per il successo nel recupero di un busto di oltre 2.000 anni, trafugato dalla Libia. Agendo su informazioni fornite dai funzionari del Museo del Louvre, le autorità francesi hanno avviato un’indagine sull’origine del manufatto. Con l’assistenza di importanti archeologi, è stata confermata l’origine libica del busto, in particolare dalla regione della Cirenaica, l’attuale Libia nord-orientale. Le autorità hanno stabilito che il busto fosse stato rimosso illecitamente e contrabbandato fuori dal paese. La Cirenaica è da tempo afflitta dal furto e dal saccheggio dei suoi siti archeologici, compresi i monumenti funerari e altri antichi reperti, molti dei quali sono elencati come in pericolo nella Lista Rossa del patrimonio libico del Consiglio Internazionale dei Musei (ICOM).

Risalente a un periodo compreso tra il III e il I secolo a.C., il busto rappresenta un pezzo fondamentale del patrimonio libico. Il manufatto è stato restituito alla Libia in una cerimonia ufficiale di consegna tenutasi presso l’Ambasciata della Libia a Parigi il 12 ottobre 2023.

Tra i principali attori che hanno svolto un ruolo fondamentale in questa complessa operazione vi sono la Missione Archeologica Francese in Libia, in particolare l’archeologo Morgan Belzic, in collaborazione con l’Ufficio libico per il recupero e la gestione dei beni (LARMO), il Dipartimento libico delle Antichità, l’Ufficio francese Central de lutte contre le trafic des Biens Culturels (OCBC), il Ministero della Cultura francese, la Polizia Nazionale Francese, il Ministero degli Affari Esteri francese e il Museo del Louvre.

Grazie all’esperienza dell’UNICRI in questi ambiti, l’Istituto è stato invitato a partecipare alla cerimonia ufficiale di restituzione. Gli sforzi globali dell’UNICRI nel recupero dei beni sono finanziati dall’Unione Europea (UE). In Libia, le sue iniziative sono sostenute attraverso il progetto “Costruire la capacità nazionale della Libia di prevenire e combattere la corruzione e il riciclaggio di denaro”.

L’UNICRI fornisce consulenza tecnica diretta all’Ufficio libico per il recupero e la gestione dei beni (LARMO) su molteplici casi che coinvolgono beni per un valore di oltre 60 miliardi di dollari situati al di fuori della Libia. Questi beni includono denaro contante, diamanti, oro e altri beni rubati che sono stati convertiti in immobili, aerei e varie altre forme.

La restituzione del busto libico dalla Francia alla Libia è un altro notevole esempio di operazioni multilaterali per il recupero dei beni rubati.

Riconoscendo che i beni libici rubati non si limitano solo ai beni culturali, e considerando la terribile situazione umanitaria in Libia, l’UNICRI incoraggia vivamente tutti gli Stati a prendere in considerazione lo scongelamento di almeno una parte significativa dei beni finanziari libici e a ridistribuirli ai cittadini libici attraverso mezzi trasparenti e monitorabili. Anche una piccola parte dei beni congelati della Libia all’estero (ad esempio, in Belgio, Francia, Germania, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti, tra gli altri paesi) può essere destinata a bisogni urgenti, come il sostegno alle vittime delle recenti inondazioni a Derna.

Per comprendere l’entità dei beni libici congelati all’estero, l’UNICRI evidenzia che se solo il 10% dei beni congelati della Libia all’estero venisse rilasciato e restituito, ciò coprirebbe i costi sanitari

essenziali, tra cui dialisi e chemioterapia, per oltre 200.000 libici. Questi fondi potrebbero anche fornire pensioni a più di 100.000 cittadini, sovvenzionare i costi del salario minimo per oltre 100.000 giovani a livello nazionale, coprire l’intero costo annuale dell’istruzione di oltre 83.000 studenti o finanziare gli stipendi di oltre 1.800 nuovi insegnanti.

Alla luce di ciò, l’UNICRI esorta tutti gli Stati membri a esercitare prontamente l’uso della risoluzione 2664 delle Nazioni Unite, che consente agli Stati membri di restituire i beni congelati alla Libia per far fronte a tali urgenti esigenze umanitarie. Per ulteriori dettagli, si rimanda alla Risoluzione 2664 (2022) sul sito ufficiale delle Nazioni Unite.

L’UNICRI, generosamente finanziata dall’Unione Europea, è impegnato a fornire consulenza esperta a tutti gli Stati membri nei complessi settori del recupero dei beni e nel contrasto ai flussi finanziari illeciti. Per maggiori informazioni sul lavoro dell’UNICRI in queste aree, si prega di visitare i seguenti link: UNICRI: Asset Recovery.