Gli affari e i segreti dell’industria del falso – Marco Musumeci, Coordinatore del programma sulla contraffazione e il crimine dell’UNICRI, ospite a “Today”

Nella puntata di sabato 11 maggio 2024 di “Today”, il programma di Tv2000 che approfondisce tematiche di grande attualità con un focus specifico sugli scenari internazionali, si è parlato degli affari e dei segreti dell’industria del falso.

Per offrire un contributo all’analisi del fenomeno, era presente in studio Marco Musumeci, Coordinatore del programma sulla contraffazione e il crimine dell’UNICRI, l’Istituto di ricerca delle Nazioni Unite sul crimine e la giustizia.

Il mercato della contraffazione genera ogni anno centinaia di miliardi di dollari ed ha un giro d’affari superiore al traffico di droga: a detta degli esperti, la contraffazione è tra le principali attività attraverso le quali la criminalità organizzata e i gruppi terroristici finanziano le loro operazioni.

Il reale gestore di questi traffici, al livello più alto della catena di attori coinvolti, è il crimine organizzato, sia nazionale, sia transnazionale. Perchè? Perchè la contraffazione è estremamente attraente! È un crimine che produce profitti elevatissimi e che comporta un rischio molto basso, se comparato ad altri traffici illeciti”, commenta Musumeci, esperto mondiale in materia.

Accessori, vestiti, apparecchiature elettroniche, farmaci: il mercato del falso si sta espandendo a macchia d’olio in molti settori della catena di produzione. Secondo Musumeci, è necessario sfatare il mito secondo il quale la contraffazione coinvolge solamente beni di lusso. Al contrario, la vendita illegale di prodotti in commercio comuni è in crescita esponenziale, così come i profitti che ne derivano.

Ciò va a discapito della sicurezza dei consumatori, sempre più esposti al rischio di avvalersi di prodotti pericolosi o di consumare medicinali o cibi nocivi. Senza contare i lavoratori (compresi minori) coinvolti nella produzione di beni contraffatti, spesso costretti ad operare in condizioni disumane. E inoltre, i produttori legali che subiscono una perdità di credibilità dei loro marchi e una costante erosione dei profitti (con conseguente perdita di posti di lavoro).

In questa puntata di grande interesse sono state altresì presentate testimonianze da Cina, Bulgaria, Regno Unito e Spagna, rendendo evidente il fatto che il giro d’affari si è esteso a livello mondiale.

I vari reportage, indicano l’Asia come produttrice di una buona parte dei beni contraffatti e l’Occidente come principale destinazione. Sono tuttavia presenti anche in Europa dei veri e propri “distretti del falso”. Qui le forze dell’ordine svolgono quotidianamente un importante lavoro di indagine nella lotta ai mercati illegali.

Musumeci ha sottolineato più volte la vastità della portata del fenomeno. A tal proposito, i dati odierni in materia di beni contraffatti sul totale delle importazioni in Europa dimostrano quanto questa attività sia estremamente organizzata e sottolineano l’elevato impatto negativo che produce sulla società.

L’UNICRI da anni conduce ricerche, attività di sensibilizzazione e di formazione per contrastare il mercato del falso in tutto il mondo. In questo scenario, ogni persona può contribuire a partire dalla consapevolezza che comprando beni contraffatti si finanziano indirettamente organizzazioni pluricriminali e terroristiche.

La puntata è disponibile sul canale ufficiale di Tv2000, a questo link.