NUOVO! Estremismo: nessuna vittoria nella violenza – Freedom From Fear Magazine (F3) | Non c’è pace senza sviluppo, giustizia e inclusione

“Quest’anno è iniziato con la notizia straziante di un attacco terroristico a una moschea a Peshawar, in Pakistan. Il mondo ha guardato e ascoltato con orrore mentre il bilancio delle vittime è salito da 30 a oltre 100 in poche ore. Più di 200 persone, per lo più agenti di polizia, sono rimaste ferite. Questo audace attentato suicida a una moschea in un complesso di polizia è stato un duro promemoria del pericolo imminente rappresentato dal terrorismo e dall’estremismo violento, e un esempio dei loro effetti. Questo attacco è purtroppo solo uno dei tanti che si sono verificati nel primo trimestre dell’anno, con diversi gradi di impatto sulla vita e sulle infrastrutture.

Il terrorismo e l’estremismo violento sono alcuni dei fenomeni più devastanti del nostro tempo. Dalle sparatorie di massa di singoli lupi solitari agli attentati suicidi, i metodi variano ma gli impatti rimangono devastanti. Oltre alla perdita di vite umane, ai feriti e alla distruzione di infrastrutture, i flagelli gemelli del terrorismo e dell’estremismo violento minacciano la democrazia, incidono negativamente sulla stabilità dei governi e ritardano lo sviluppo economico. Tali incidenti sono difficili da prevedere e prevenire a causa della loro natura pervasiva e imprevedibile.

Questo numero della rivista Freedom From Fear si concentra su argomenti diversi ma critici relativi all’estremismo violento e al terrorismo, le loro conseguenze di vasta portata e trasversali e gli sforzi preventivi in corso. Dall’analisi dei nuovi strumenti utilizzati dai terroristi ai nuovi punti caldi per gli attacchi terroristici, questo numero mostra le tendenze in evoluzione man mano che gli estremisti violenti si adattano a un mondo che cambia. Un elemento cruciale è il nesso tra terrorismo e criminalità organizzata transnazionale, una simbiosi reciprocamente proficua che sostiene gruppi e attività sia terroristiche che criminali. Questo numero valuta anche il legame emergente tra il cambiamento climatico e l’estremismo violento, e la conseguente minaccia alla pace e alla sicurezza, evidenziando anche le norme di genere dell’estremismo violento. Amplifica le voci dei sopravvissuti al terrorismo e il loro ruolo nella prevenzione della radicalizzazione, nonché le lezioni apprese dal disimpegno dall’estremismo violento. Questo numero esamina anche come lo sport può supportare strategie per affrontare l’estremismo violento e promuovere l’inclusione. Infine, per promuovere la giustizia e la responsabilità, esamina le indagini, il perseguimento e il giudizio del terrorismo radiologico e nucleare.

Inoltre, questo numero illustra gli sforzi dell’UNICRI e dei partner per rimanere all’avanguardia attraverso diverse iniziative. In qualità di istituto di ricerca e formazione delle Nazioni Unite per la giustizia penale e la prevenzione del crimine, l’UNICRI ha un interesse acquisito nel migliorare la sicurezza e la protezione. L’Istituto monitora da vicino le tendenze e gli sviluppi, al fine di migliorare la capacità degli Stati membri e dei partner di prevenire, ridurre o reagire a tali incidenti. L’UNICRI implementa una serie di programmi che contribuiscono agli sforzi antiterrorismo e collabora con le entità delle Nazioni Unite, i governi e gli attori della società civile nel suo approccio globale”.

Antonia Marie De Meo, Direttrice UNICRI

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