Il 6 maggio 2023, l’iniziativa dei Centri di Eccellenza per la mitigazione dei rischi chimici, biologici, radiologici e nucleari dell’Unione Europea (CoE CBRN dell’UE) ha presentato i suoi progetti attuati in Asia Centrale durante il Festival della Giornata dell’Europa organizzato dalla delegazione dell’UE in Uzbekistan a Tashkent.
Per l’occasione, l’iniziativa dei Centri di Eccellenza per la mitigazione del rischio CBRN dell’UE è stata rappresentata dal suo Segretariato Regionale per l’Asia Centrale. Il Segretariato ha presentato i risultati all’interno della regione, concentrandosi sui progetti regionali e interregionali passati e in corso; la cooperazione con i paesi partner della regione; le esercitazioni sul campo; e la cooperazione con le principali organizzazioni e parti interessate internazionali, regionali e nazionali.
Il Festival è servito anche come piattaforma per mostrare i risultati di due progetti specifici: il Progetto 53 “Rafforzamento del quadro giuridico nazionale e fornitura di formazione specializzata sulla biosicurezza nei paesi dell’Asia Centrale e del Sud-Est e dell’Europa Orientale”, e il Progetto 87 “Preparazione e risposta per raduni di massa e altre minacce per la salute in Asia Centrale (PRECA)”. Questi progetti sono stati implementati con successo dall’International Science and Technology Center (ISTC).
Al Festival, gli esperti del Republican Specialized Scientific and Practical Medical Center for Epidemiology, Microbiology, Infectious and Parassitic Diseases (RSSPMCEMIPD) e dell’Istituto di Ricerca di Virologia (RIV) del Ministero della Salute della Repubblica dell’Uzbekistan hanno mostrato le capacità e l’attrezzatura da laboratorio mobile fornita dal Bundeswehr Institute of Microbiology (IMB). Questa attrezzatura è stata resa disponibile nell’ambito del Progetto 53 dell’iniziativa CoE CBRN dell’UE. La dimostrazione ha evidenziato le caratteristiche e le funzionalità avanzate del laboratorio mobile, sottolineandone l’importanza nel rafforzare le misure di biosicurezza.
Nel complesso, l’evento ha visto la partecipazione di oltre 35 progetti di assistenza tecnica dell’UE, ognuno dei quali ha presentato il proprio lavoro in vari settori. Questi progetti si sono concentrati sull’istruzione e lo sviluppo delle competenze; occupabilità nelle zone rurali e in agricoltura; crescita inclusiva, digitale e verde; protezione del clima e dell’ambiente; diritti umani; ed efficienza energetica in Uzbekistan.
Maggiori informazioni sull’iniziativa
L’EU CBRN CoE Initiative è un’iniziativa globale finanziata e attuata dall’Unione Europea nell’ambito del suo obiettivo di promuovere la pace, la stabilità e la prevenzione dei conflitti. L’obiettivo dell’iniziativa è mitigare i rischi e rafforzare una governance della sicurezza all-hazards nei paesi partner dell’UE seguendo un approccio volontario e orientato alla domanda. Il sostegno dell’UE è fornito per attuare un’ampia gamma di attività di mitigazione del rischio CBRN, tra cui valutazioni dei bisogni e del rischio, piani d’azione nazionali e regionali, attività di rafforzamento delle capacità, revisioni del quadro giuridico, esercitazioni in tempo reale (anche transfrontaliere), interscambio regionale di best practicese lezioni apprese.
Finanziata e attuata attraverso lo strumento Neighbourhood, Development and International Cooperation Instrument (NDICI) – Global Europe, l’iniziativa è guidata dal Servizio per gli Strumenti di Politica Estera (FPI) della Commissione europea, in stretto coordinamento con il Servizio Europeo per l’Azione Esterna (SEAE). Il Centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione Europea fornisce supporto tecnico ai paesi partner, mentre l’Istituto interregionale di ricerca sulla criminalità e la giustizia delle Nazioni Unite (UNICRI) garantisce una cooperazione nazionale, regionale e internazionale coerente ed efficace. All’iniziativa, che rappresenta il più vasto programma di sicurezza civile esterna dell’UE, contribuiscono anche altre organizzazioni ed esperti internazionali e/o regionali pertinenti. L’iniziativa coinvolge sessantaquattro paesi in otto regioni del mondo.