Nel 2023, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 12 febbraio di ogni anno come la Giornata internazionale per la prevenzione dell’estremismo violento legato al terrorismo. L’obiettivo principale di questa iniziativa è sensibilizzare l’opinione pubblica sulle minacce connesse all’estremismo violento e promuovere una cooperazione internazionale rafforzata per contrastarlo efficacemente.
L’Estremismo Violento: Una Minaccia Globale
L’estremismo violento rappresenta una grave minaccia per la pace, la sicurezza globale, i diritti umani e lo sviluppo sostenibile. Nessun nazione o regione è immune ai suoi effetti devastanti. Questo fenomeno non ha confini precisi e non può essere associato a una specifica religione, nazionalità o gruppo etnico.
Negli ultimi anni, gruppi terroristici come lo Stato Islamico in Iraq e nel Levante (ISIL), Al-Qaida e Boko Haram hanno ridefinito l’immagine dell’estremismo violento, alimentando narrazioni di odio e intolleranza con gravi conseguenze per intere popolazioni. Questi gruppi hanno utilizzato i social media come strumento di propaganda, seminando paura e reclutando nuovi adepti.
Conseguenze dell’Estremismo Violento
La diffusione dell’estremismo violento ha ulteriormente aggravato una crisi umanitaria senza precedenti, forzando milioni di persone ad abbandonare le proprie case. I flussi migratori hanno coinvolto sia coloro che fuggono in cerca di sicurezza, sia individui attratti dall’ideologia estremista, aumentando ulteriormente l’instabilità nelle aree colpite.
Nulla può giustificare l’estremismo violento, ma ignorarne le cause significa lasciare spazio alla sua crescita. Quando i diritti umani vengono calpestati, la buona governance è assente e le aspirazioni delle persone vengono soffocate, le narrazioni di vendetta e ingiustizia – reali o percepite – diventano un terreno fertile per la radicalizzazione.
Il Ruolo degli Stati e della Società Civile
L’Assemblea Generale ha sottolineato la responsabilità degli Stati e delle loro rispettive istituzioni nazionali nella lotta contro il terrorismo, enfatizzando il ruolo cruciale di NGOs, della società civile, del mondo accademico, dei leader religiosi e i mezzi di comunicazione di massa nella lotta contro il terrorismo e l’estremismo violento.
La Risoluzione 77/243 ribadisce che il terrorismo e l’estremismo violento non devono essere collegati a nessuna religione o nazionalità.
Plan of Action to Prevent Violent Extremism
Il 15 gennaio 2016, il Segretario Generale dell’ONU ha presentato all’Assemblea Generale dell’ONU un Piano d’azione per prevenire l’estremismo violento, con un approccio globale che combina misure di sicurezza con strategie di prevenzione della radicalizzazione.
Il documento propone oltre 70 raccomandazioni rivolte agli Stati membri e al sistema delle Nazioni Unite per arginare la diffusione dell’estremismo violento.
UNICRI: Prevenzione e lotta contro le minacce alla sicurezza transnazionale, il terrorismo e i punti di nesso
In linea con il Plan of Action to Prevent Violent Extremism e vari target dell’Obiettivo di sviluppo sostenibile 16, tra cui 16.3: promuovere lo stato di diritto a livello nazionale e internazionale e garantire un pari accesso alla giustizia per tutti, l’UNICRI focalizza gli sforzi a:
- Proteggere le istituzioni pubbliche, le infrastrutture ed i soft target
- Garantire la sicurezza contro le armi chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari
- Ricercare le implicazioni della criminalità e della sicurezza delle crisi globali complesse
- Esplorare il nesso tra criminalità organizzata transnazionale e terrorismo
L’UNICRI, dunque, lavora con i governi, le agenzie di sicurezza e le forze dell’ordine, in aree e punti chiave, per sviluppare e attuare programmi innovativi che combattono le minacce alla sicurezza transnazionale.
Progetti
- Gender-based discrimination and prevention of violent extremism (PVE) in the Sahel: Alla fine del 2022, l’UNICRI ha lanciato un progetto biennale volto a costruire resilienza all’estremismo violento sensibile al genere nel Sahel, sostenuto dal generoso contributo dell’Agenzia coreana per la cooperazione internazionale (KOICA).
- Guide for Policymakers for the Use of Sport for the Prevention of Violent Extremism: Svolta in collaborazione con l’UNOCT, l’UNAOC, e l’ISS, queste linee guida mirano ad orientare i funzionari nell’adozione di politiche basate sullo sport per perseguire gli obiettivi della prevenzione dell’estremismo violento, garantendo l’integrazione dello sport nelle strategie e nei piani d’azione dedicati a promuovere la resistenza al terrorismo.
- The intersection of violent extremism and gaming in Africa: L’UNICRI e l’UNOCT sveleranno il loro nuovo progetto, mirato a comprendere l’intersezione tra i videogiochi e l’estremismo violento nel continente africano, nell’inizio del 2025. È essenziale sviluppare strategie di prevenzione adeguate che affrontino le cause alla radice della radicalizzazione.
Prevenire l’estremismo violento significa agire prima che l’odio attecchisca, promuovendo politiche di inclusione, tolleranza e giustizia. La cooperazione internazionale e l’impegno della società civile sono essenziali per costruire un futuro più resiliente. Uniti possiamo contrastare l’estremismo violento e proteggere le generazioni future.
FOTO: “The mural at the United Nations Headquarters by Spanish artist Jose Vela Zanetti illustrates mankind’s enduring quest for lasting peace. Spanning more than 18 meters in length and nearly 4 meters in height, it vividly captures this universal struggle”, ©UN /John Isaac. UN