L’8 dicembre 2016 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, adottando la risoluzione (A/RES/71/125), ha designato il 26 aprile come Giornata internazionale della memoria per il disastro di Chernobyl. Nella sua risoluzione, l’Assemblea generale ha constatato che, anche a tre decenni di distanza dal disastro, le conseguenze gravi e durature persistono e che le comunità e i territori colpiti continuano a essere afflitti da continue esigenze correlate. L’Assemblea generale invita tutti gli Stati membri, le agenzie competenti del sistema delle Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali, nonché la società civile, ad osservare la giornata.
Background
Un’esplosione alla centrale nucleare di Chernobyl nel 1986 ha diffuso una nube radioattiva su gran parte dell’Unione Sovietica, ora i territori di Bielorussia, Ucraina e Federazione Russa. Quasi 8,4 milioni di persone nei tre paesi sono state esposte alle radiazioni.
Solo nel 1990 il governo sovietico ha riconosciuto la necessità di assistenza internazionale. Nello stesso anno l’Assemblea Generale ha adottato la risoluzione 45/190, chiedendo “cooperazione internazionale per affrontare e mitigare le conseguenze della centrale nucleare di Chernobyl.” Questo è stato l’inizio del coinvolgimento delle Nazioni Unite nella ripresa di Chernobyl. È stata quindi istituita una task force interagenzia per coordinare la cooperazione nell’ambito di Chernobyl.
Nel 1991 l’ONU ha creato il Fondo fiduciario di Chernobyl. Dal 1986, la famiglia di organizzazioni delle Nazioni Unite e le principali ONG hanno avviato oltre 230 ricerche e progetti di assistenza in settori cruciali come la salute, la sicurezza nucleare, la riabilitazione, l’ambiente, la produzione di alimenti sicuri e l’informazione. Nel 2002 le Nazioni Unite hanno annunciato un cambio di strategia per Chernobyl, puntando ad un approccio di sviluppo a lungo termine.
L’UNDP e i suoi uffici regionali nei tre paesi colpiti hanno assunto la guida nell’attuazione della nuova strategia. C’è ancora una grande quantità di lavoro che deve essere fatto nella regione colpita. Per fornire sostegno ai programmi internazionali, nazionali e pubblici finalizzati allo sviluppo sostenibile di questi territori, nel 2009 l’ONU ha lanciato la Rete internazionale di ricerca e informazione su Chernobyl (ICRIN).
Iniziative delle Nazioni Unite
Per mantenere l’attenzione sul disastro avvenuto a Chernobyl, le Nazioni Unite hanno intrapreso una serie di nuove iniziative:
- Il sito web di Chernobyl, Chernobyl.info , finanziato dalla Svizzera, funge da forum indipendente su Chernobyl. Il Forum di Chernobyl, avviato dall’AIEA, ha lo scopo di generare consenso su una serie di questioni controverse e di rivedere tutte le prove scientifiche sull’impatto dell’incidente di Chernobyl sulla salute umana e sull’ambiente.
- GreenFacts riassume che il Legacy Report di Chernobyl ha fornito risultati rassicuranti sull’impatto delle radiazioni a basso dosaggio. Saranno utilizzati dall’UNDP come materiale di partenza nel tentativo di alleviare le paure delle popolazioni colpite e fornire consigli utili su come vivere e lavorare in sicurezza nella regione.
- La rete internazionale di ricerca e informazione di Chernobyl ( ICRIN ), iniziativa lanciata dall’OCHA e dalla Direzione svizzera per lo sviluppo e la cooperazione ( DSC ), è portata avanti dall’UNDP concentrandosi sulla diffusione di informazioni alle comunità colpite da Chernobyl e sulla divulgazione di stili di vita sani. La prima fase dell’ICRIN – valutazione dei bisogni informativi – era già stata completata dagli uffici nazionali dell’UNDP in Bielorussia, Federazione Russa e Ucraina.
L’impegno di UNICRI
In linea con il suo mandato, UNICRI si impegna nel sensibilizzare sul fenomeno riguardante la minaccia nucleare; in particolare risulta molto attivo il programma di mitigazione del rischio dei Centri di Eccellenza per la mitigazione del Rischio Chimico, Biologico, Radiologico e Nucleare (CBRN), generosamente finanziato dall’Unione Europea. Questa iniziativa riunisce stakeholder provenienti da 62 paesi a livello internazionale, regionale, nazionale e locale a cooperare nella governance della sicurezza CBRN e a promuovere una cultura globale di sicurezza e protezione.
Per saperne di più
In occasione della commemorazione del disastro di Chernobyl, il 26 aprile alle 18.00 sarà possibile seguire in onda su Rai Scuola il programma Oggi è, dedicato al racconto e alla celebrazione delle giornate nazionali e internazionali che rappresentano un’occasione per informare il pubblico su eventi e ricorrenze istituite e promosse dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, dal Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite, dall’UNESCO o dal Parlamento italiano.
Gli episodi sono disponibili su Rai Play, qui.
Fonte: UN Foto: Dana Sacchetti/AIEA