Giornata internazionale contro i discorsi d’odio – 18 giugno 

Words hurt—online bullying is real. Behind every screen is a real person. Choose kindness, always. 

“Oggi, come il tema di quest’anno ci ricorda, i discorsi d’odio viaggiano più veloci e lontano che mai grazie all’Intelligenza Artificiale. I bias negli algoritmi e nelle piattaforme diffondono contenuti tossici e creano nuovi spazi per abusi e vessazioni.”  

È con queste parole che il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha voluto aprire la quarta edizione della Giornata internazionale contro i discorsi d’odio.  

Il tema 

Il tema scelto per il 2025 è “Discorsi d’odio e Intelligenza Artificiale”. L’effetto maligno e disgregante dei discorsi d’odio è purtroppo ben noto, ma il loro impatto è cresciuto con le nuove tecnologie di comunicazione, rendendoli uno strumento frequente nella diffusione di ideologie divisive a livello globale. L’allarmante crescita della xenofobia, del razzismo, dell’intolleranza, della misoginia e dell’odio online e offline sono frutto della proliferazione inarrestabile dell’hate speech. 

Secondo lo UN Strategy and Plan of Action on Hate Speech, l’hate speech, fenomeno ancora largamente diffuso, è una comunicazione che mira a diffondere odio e intolleranza e se lasciato incontrollato, può persino arrivare a minacciare la pace e la stabilità mondiali.  

Il Piano d’Azione evidenzia il ruolo vitale delle partnership che coinvolgono le aziende tecnologiche e dei social media, e in particolare l’uso dell’IA, nel trattare i discorsi di odio. L’Intelligenza Artificiale, che facilita la produzione e la diffusione di tali contenuti, può però giocare un ruolo importante anche nella prevenzione del fenomeno tramite: 

  • Riconoscimento del linguaggio: gli algoritmi di IA possono analizzare i testi e identificare commenti e contenuti offensivi; 
  • Filtraggio dei contenuti: l’IA può filtrare e nascondere contenuti ritenuti inappropriati; 
  • Educazione: l’IA può essere utilizzata per sviluppare campagne educative e formative che aiutino gli utenti a contrastare i discorsi d’odio con comportamenti responsabili. 

Mentre l’IA offre strumenti preziosi per l’allerta precoce e la prevenzione dei conflitti, essa presenta anche rischi se non è governata e regolata da normative sui diritti umani. In risposta, gli Stati membri hanno dato priorità alla governance dell’IA attraverso il Global Digital Compact e si sono nuovamente impegnati a contrastare i discorsi di incitamento all’odio online. 

Background 

Nel luglio 2021, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha evidenziato le preoccupazioni globali per “la diffusione esponenziale e la proliferazione di discorsi d’odio” in tutto il mondo e ha adottato la risoluzione A/RES/75/309 sulla “promozione del dialogo interreligioso e interculturale e della tolleranza nel contrastare i discorsi di odio”. 

La risoluzione invita tutti i soggetti interessati, compresi gli Stati, ad intensificare gli sforzi per affrontare questo fenomeno, in linea con il diritto internazionale in materia di diritti umani. La risoluzione ha designato il 18 giugno come Giornata internazionale per contrastare i discorsi d’odio, basandosi sulla strategia e sul piano d’azione delle Nazioni Unite sul discorso dell’odio lanciato il 18 giugno 2019. 

UNICRI 

UNICRI, in linea con il suo mandato, si impegna incessantemente nel contrastare fenomeni violenti comprese le varie forme di hate speech e le cosiddette fake news

Riconoscendo la pericolosità dei discorsi d’odio, che mettono a rischio la sicurezza e la dignità di individui e gruppi, e che incitando alla violenza possono causare danni psicologici e sociali attraverso intimidazioni, calunnie e molestie, UNICRI, in collaborazione con la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI), organizza una Summer School on Misinformation, Disinformation and Hate Speech, che quest’anno si terrà dal 30 giugno al 4 luglio 2025. Per saperne di più, si prega di cliccare qui

Eventi in occasione della giornata 

In vista di questa Giornata, presso il Palazzo di Vetro, a New York, la Fondazione Gariwo, selezionata come esempio per la costruzione di coalizioni etiche contro i discorsi d’odio, terrà un evento intitolato “The philosophy of the Memory of Good to counter hatred. The Praxis of the Gardens of the Righteous and the international Network”, che potrà essere seguito da remoto. 

Inoltre, la Fondazione Gariwo, promuove l’iniziativa “Hate Speech and Artificial Intelligence Nexus – Building coalitions to reclaim inclusive and safe spaces free of hatred”, organizzata dalla missione permanente del Regno del Marocco presso le Nazioni Unite e dall’Ufficio del Consigliere Speciale per la Prevenzione del Genocidio. 

L’utilizzo di Internet e dei social media da parte di ragazzi e bambini sempre più piccoli espone al pericolo di imbattersi in contenuti d’odio o, peggio ancora, di esserne vittime. Questa possibilità rende imperativo, per genitori e insegnanti, di istruire i bambini sul significato dei discorsi d’odio e su come comportarsi. Per questa ragione nasce la #NoToHate campaign, che, con una terminologia adatta alla comprensione infantile, spiega il fenomeno ai bambini e cosa possono fare per reagirvi.  

FONTE: UN, Gariwo, NoToHate campaign 

FOTO: UN deagreez/AdobeStock