Nel mondo, a metà del 2024, c’erano 122,6 milioni di persone colpite da “sradicamento forzato globale” (rifugiati, richiedenti asilo, sfollati interni). A fine anno, la cifra dovrebbe aver raggiunto i 130 milioni. In Italia, invece, al 1° gennaio 2024 vivevano poco meno di 414.000 cittadini non comunitari con permesso di soggiorno per motivi di protezione e asilo, lo 0,7% di tutta la popolazione. Sono questi solo alcuni dei dati presenti nel Report “Diritto d’Asilo 2024” della Fondazione Migrantes (con Tau Editrice) – curato da Cristina Molfetta e Chiara Marchetti e giunto all’ottava edizione – che quest’anno porta il titolo “Popoli in cammino… senza diritto d’asilo”.
Il Report – presentato l’11 dicembre a Roma presso l’Aula Magna della Pontificia Università Gregoriana – come ogni anno legge e interpreta dati, norme, politiche e raccoglie anche storie, che raccontano come nell’Unione Europea e nel nostro Paese a essere sempre più a rischio sia lo stesso diritto d’asilo. Mentre guerre e conflitti si allargano e anche situazioni estreme legate al cambiamento climatico contribuiscono a far crescere il numero delle persone costrette ad abbandonare la propria terra, non sono invece altrettanto celeri le risposte alle cause profonde di queste migrazioni forzate.
È importante ricordare che il 10 aprile 2024 il Parlamento Europeo ha approvato il “nuovo” Patto Europeo sulla Migrazione e l’Asilo. Il Report sottolinea, in modo sintetico, che si tratta di un compromesso al ribasso, che apre la strada a un ulteriore indebolimento dei diritti dei richiedenti asilo e dei rifugiati. Per quanto riguarda l’Italia, i curatori del Report definiscono come “frammentato, grossolano e iniquo” l’attuale sistema di accoglienza.
Di fronte alle criticità, il volume della Fondazione Migrantes fa proposte in vari ambiti – da quello legale a quello più sociale ed etico – mettendo l’accento anche su esperienze e questioni significative, ma meno note: dalle “suore di frontiera” – che in Italia lavorano con i rifugiati, i minori, le donne vittime di tratta e le persone rinchiuse nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio – al tema dei tutori volontari dei minori non accompagnati.
L’Introduzione al Report è aperta da una frase di Papa Francesco, pronunciata durante l’Udienza Generale del 28 agosto 2024, che ha “animato” tutto il lavoro: «Bisogna dirlo con chiarezza: c’è chi opera sistematicamente e con ogni mezzo per respingere i migranti. E questo quando è fatto con coscienza e responsabilità, è un peccato grave».
FONTI: Fondazione Migrantes
FOTO: “Coping with Disasters: Refugees and Displaced Persons in South-East Asia”, © UN Photo/John Isaac. UN Photo