In Sudan l’Italia continua a essere in prima linea nelle attività di sminamento accanto al Servizio d’Azione Mine delle Nazioni Unite (United Nations Mine Action Service – UNMAS).
Il 24 maggio 2017, a Port Sudan, durante un evento celebrativo è stato annunciata la totale decontaminazione da mine antiuomo e da altri tipi di ordigni inesplosi dello Stato sudanese del Red Sea. La celebrazione ha visto la partecipazione di una delegazione di alto livello del Governo sudanese, guidata dall’Assistente del Presidente Musa Mohammed Ahmed, assieme al Governatore dello Stato di Red Sea e al Viceministro Federale alla Difesa. Erano presenti anche il Rappresentante di UNMAS in Sudan e i rappresentanti delle Ambasciate di Giappone, Italia e India.
“Questo evento segna un passo importante per il Sudan nel percorso mirato a tener fede agli impegni assunti con la sottoscrizione della Convenzione di Ottawa” ha osservato Valeria Romare, Vice capo missione dell’Ambasciata d’Italia in Sudan, intervenuta per l’occasione. “L’Italia attraverso la Cooperazione allo Sviluppo e l’Ambasciata a Khartoum continuerà a sostenere questo impegno attraverso il proprio contributo finanziario, giocando un ruolo da protagonista, quanto più costruttivo possibile nella sua veste pivotale di Chair del Mine Action Support Group – MASG per il 2017”, ha aggiunto.
Con il sostegno del Governo sudanese, le attività di UNMAS e la generosità dei donatori – tra i quali l’Italia, da sempre convinto sostenitore – si potranno concludere le operazioni di sminamento in tutti gli Stati orientali (qui ricompreso lo Stato di Kassala) entro la fine di novembre. Questo permetterà il pieno recupero del movimento in sicurezza delle popolazioni in aree interessate da flussi di migranti, rifugiati e sfollati. Miglioreranno inoltre le opportunità di sviluppo delle stesse zone e di empowerment delle popolazioni più vulnerabili.
FOTO: “De-mining Expert Searches for Landmines”, © UN Photo/Jawad Jalali. UN Photo