Online, 23-27 novembre 2020
Termine per la presentazione delle domande: 18 novembre 2020
“Se da un lato il settore agroalimentare è stato definito come essenziale nel contesto della crisi innescata dal coronavirus in molti paesi, le misure adottate per frenare la pandemia potrebbero causare un’ulteriore pressione sulla capacità del settore di far fronte alla domanda, produrre reddito e mezzi di sussistenza e garantire la sicurezza e la salute di milioni di agricoltori e produttori.” (Organizzazione Mondiale del Lavoro – ILO – Sintesi settoriale sull’impatto del COVID-19 sull’agricoltura e la sicurezza alimentare)
L’emergenza che il mondo sta affrontando impone ai paesi una reazione tempestiva al fine di mitigare l’impatto negativo che la pandemia COVID-19 sta avendo e avrà in termini di sicurezza alimentare.
Nella lotta contro la malnutrizione e nel promuovere l’accesso al cibo, le istituzioni nazionali e internazionali sottolineano l’importanza di controllare e monitorare la catena di approvvigionamento alimentare. Sostituzione, adulterazione, falsa etichettatura, contraffazione e falsa rappresentazione dei prodotti alimentari sono fenomeni che stanno crescendo esponenzialmente, compromettendo la qualità di ciò che mangiamo. Per molti quadri legislativi tali fenomeni costituiscono attività criminali. In tutto il mondo, gli stessi, provocano danni alla salute e ingenti perdite economiche. Senza considerare il fatto che le frodi alimentari generano profitti illeciti che consentono ai criminali di espandere i loro scambi e le loro aree di influenza.
Questo in un quadro generale nel quale i conflitti armati, il terrorismo, l’assenza dello stato di diritto e la costante instabilità politica stanno ostacolando la capacità della popolazione di produrre cibo e soddisfare le esigenze nutrizionali. Si espande così il ciclo di fame, povertà e violenza spesso innescato proprio dalla necessità di accesso alle risorse essenziali. Infine, anche i fenomeni legati al cambiamento climatico, quali le inondazioni, la desertificazione e l’erosione del suolo e delle coste, e i crimini ambientali (qui ricompreso lo sfruttamento illegale delle risorse naturali), stanno producendo conseguenze drammatiche sulla produzione alimentare.
Tali scenari, aggravati dalla pandemia in corso, costringono la comunità globale a riformulare l’intera catena di approvvigionamento alimentare, dalla produzione al consumo. Con l’obiettivo di raggiungere entro il 2030 il Goal 2 “Fame Zero” dell’Agenda dello Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, gli stati e le organizzazioni internazionali devono trovare un equilibrio tra sviluppo economico, protezione ambientale e sicurezza alimentare.
In questo complesso scenario e con l’obiettivo di promuovere maggiori conoscenze e capacità per far fronte a quella che rischia di trasformarsi in un’emergenza mondiale, l’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia (UNICRI), in collaborazione con la John Cabot University (JCU), sta organizzando la seconda edizione dello Specialized Course on Food Security at the time of COVID-19 (Corso specialistico sulla sicurezza alimentare ai tempi del coronavirus), che si svolgerà online, dal 23 al 27 novembre 2020.
Il corso fornirà ai partecipanti una comprensione fondamentale delle principali e determinanti questioni connesse alla sicurezza alimentare, tra le quali:
• Definizione multidimensionale di sicurezza alimentare
• La strategia delle Nazioni Unite per il raggiungimento dell’Obiettivo 2 – “Fame zero” – dell’Agenda dello Sviluppo Sostenibile
• Strumenti giuridici sul diritto all’alimentazione, alla sicurezza e alla protezione degli alimenti
• Focolai pandemici e impatto sulla sicurezza alimentare
• COVID-19, conflitti, migrazione e insicurezza alimentare
• Industria alimentare e frode alimentare: contraffazione e adulterazione
• Innovazione per il futuro: blockchain per l’obiettivo Fame Zero
Il corso offre prospettive professionali, legali, sociali, scientifiche e accademiche attraverso 5 webinar, discussioni di gruppo, case study dinamici, letture individuali ed esercitazioni pratiche online. Il corpo docenti è composto da eminenti studiosi e accademici della JCU e di altre università, nonché da esperti internazionali del sistema delle Nazioni Unite, altre organizzazioni internazionali e entità non governative.
Attraverso una piattaforma online dedicata, i partecipanti avranno l’opportunità di interagire con esperti e colleghi di rilievo internazionale. Questo percorso formativo stimola il dialogo interculturale e promuove una comprensione più profonda delle questioni più salienti affrontate dalla comunità internazionale in materia di sicurezza alimentare.
Per ulteriori informazioni sulla procedura e le quote di iscrizione, i requisiti minimi e il certificato di partecipazione, si prega di visitare la pagina Come iscriversio inviare un messaggio a unicri.courses@un.org.
Foto: Hussam al-Shormani/ICRC