24 luglio 2020. Macerata ha dedicato una strada a Giorgio Pagnanelli, il primo funzionario italiano alle Nazioni Unite. Nato a Macerata nel 1929, Giorgio Pagnanelli era entrato al Palazzo di Vetro nel 1957 dove fu anche assistente del presidente Amintore Fanfani e membro dello staff che organizzò la storica missione di Paolo VI, il primo papa al Palazzo di Vetro che pronunciò il celebre discorso contro la guerra.
Di Pagnanelli si ricorda un percorso straordinario che lo ha visto in prima fila per la pace e il dialogo. Fu nominato l’eroe di Kindu (Congo) dove si fece paracadutare dopo la strage dei tredici caschi blu italiani della 46ma Brigata aerea partiti da Pisa per l’Africa.
Amico dei fratelli John e Robert Kennedy e di tanti altri personaggi che hanno fatto la storia, è scomparso nell’agosto del 2004. Negli ultimi anni della sua carriera ha diretto la sede Onu di Roma a Palazzetto Venezia. Superati i limiti di età, è stato nominato presidente della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata.
Da Pristina (Kosovo) in diretta audio Andrea Angeli, inviato Onu e peace keeper ora alla NATO: “Io delfino di Giorgio Pagnanelli? Lui è un precursore, un maestro: è stato un altissimo modello per noi giovani maceratesi per i quali la città e il mondo sono stati troppo piccoli. Ho sempre lui e Macerata nel cuore e avrei voluto tanto essere con voi per lo scioglimento, da parte del sindaco di una promessa, cui l’avevo legato lo scorso anno, quando abbiamo ricordato Giorgio alla Biblioteca Mozzi Borgetti. Avrei oggi voluto essere tanto con voi ma a Pristina siamo bloccati da sei mesi ed almeno altri tre/quattro dovranno trascorrere prima di rientrare in Patria”.
Nella foto il Sindaco Romano Carancini; la nipote di Pagnanelli Annarita Liverani e il Consigliere comunale Ivano Tacconi.