Il dialogo ha permesso di fare il punto sul quadro del terrorismo globale e rivalutare l’efficacia delle priorità di programmazione dell’UE e dell’ONU in questo settore. L’UE e l’ONU hanno stabilito un piano condiviso di misure concrete per rafforzare il loro partenariato e per combattere le persistenti e volubili minacce alla pace e alla sicurezza internazionale.
Il partenariato strategico è stato ulteriormente rafforzato attraverso il lancio del nuovo “Strumento UE-ONU per le minacce terroristiche globali”, un’iniziativa finanziata dall’UE che fornirà sostegno, anche attraverso assistenza, formazione e tutoraggio – pianificati su misura in base alle esigenze – agli Stati membri che affrontano terrorismo ed estremismo violento. Lo strumento sarà operativo nei prossimi mesi e sarà istituzionalmente sostenuto e gestito dall’Ufficio delle Nazioni Unite per la Lotta al Terrorismo.
Durante le discussioni, l’UE e l’ONU si sono concentrate sulle attuali dinamiche del terrorismo in Africa occidentale/Sahel, Asia centrale e Medio Oriente. I partecipanti hanno anche affrontato altre aree di comune attenzione, come le minacce emergenti legate alle nuove tecnologie e il loro utilizzo come strumento per plagiare i giovani, spingendoli a forme di radicalizzazione e violenza, terrorismo basato sulla xenofobia, razzismo e altre forme di intolleranza, in nome della religione o del credo.
Discusso anche l’utilizzo rafforzato del quadro del Global Counter-Terrorism Compact delle Nazioni Unite, composto da 45 membri, per sostenere gli Stati nei loro sforzi contro il terrorismo in maniera coordinata ed efficace.
I rappresentanti dell’ONU e dell’UE si sono vicendevolmente aggiornati sui nuovi orientamenti politici strategici e sugli sviluppi raggiunti dal precedente dialogo dei leader, tenutosi nel dicembre 2020. Trattata anche la posizione del Segretario Generale dell’ONU nella sua relazione “La nostra agenda comune” e l’adozione della bussola strategica dell’UE. I rappresentanti hanno sottolineato l’importanza di porre i diritti umani e il diritto internazionale al centro della risposta globale al terrorismo. Hanno anche evidenziato il ruolo critico della società civile, che deve necessariamente comprendere la rappresentanza delle donne e dei giovani.
La riunione si è conclusa con la comune decisione di aggiornare le principali priorità, di rafforzare il dialogo politico, la condivisione delle informazioni e la cooperazione per lo sviluppo delle capacità, anche attraverso consultazioni con esperti di antiterrorismo e sicurezza nelle delegazioni dell’UE e la presenza dell’UNOCT fuori sede.
Il quarto dialogo dei leader UE-ONU è stato co-condotto dall’UNOCT e dal Servizio Europeo per l’Azione Esterna, con la partecipazione di Vladimir Voronkov, sottosegretario generale dell’UNOCT, Raffi Gregorian, vice del sottosegretario generale e direttore dell’UNOCT, Joanneke Balfoort, direttore della politica di sicurezza e di difesa del Servizio europeo per l’azione esterna, Olivier Onidi, vicedirettore generale della Commissione europea, e Ilkka Salmi, coordinatore antiterrorismo dell’Unione europea. Al Dialogo hanno partecipato anche i capi e i rappresentanti delle entità del Global Counter-Terrorism Coordination Compact delle Nazioni Unite, la più grande struttura di coordinamento del sistema delle Nazioni Unite. Presenti anche I rappresentanti di CTED, UNICEF, UNODC, UNDP e l’Analytical Support and Sanctions Monitoring Team.
Fonte: UNOCT