Il ruolo delle imprese nell’inclusione delle persone LGTBTI. Linee guida ONU e best practice italiane ed internazionali

Milano, 30 ottobre 2018 – Global Compact Network Italia con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Parks, Liberi e uguali ed EDGE presenta “Il ruolo delle imprese nell’inclusione delle persone LGTBTI. Linee guida ONU e best practice italiane ed internazionali”.

L’incontro, che inizierà alle ore 16:00 presso Edison SpA (Sala Azionisti), Foro Bonaparte 31 (Milano), è un momento di lavoro sugli UN Standards of conduct for business on Tackling Discrimination against Lesbian, Gay, Bi, Trans, & Intersex People del High Commissioner for Human Rights (gli “Standards of Conduct”) dedicato ai membri del Global Compact Network Italia ed aperto ad altri partecipanti.

Gli UN Guiding Principles on Business and Human Rights stabiliscono standard chiari per il settore privato circa il rispetto dei diritti umani internazionalmente riconosciuti.

Il Global Compact delle Nazioni Unite fornisce una piattaforma per le aziende per implementare questi standard e per farli avanzare nella più ampia comunità.

Gli Standard of Conduct si basano sia sugli UN Guiding Principles sia sul Global Compact delle Nazioni Unite e offrono indicazioni alle aziende su come far fronte alle loro responsabilità nel rispetto dei diritti di tutti inclusi, in questo caso, i diritti di lesbiche, gay, bi, trans, e intersex (LGBTI). Soddisfare questo parametro significa trattare le persone LGBTI in modo corretto sul posto di lavoro, nonché esaminare le pratiche commerciali lungo la catena di approvvigionamento per cercare di garantire che la discriminazione sia affrontata ad ogni snodo. Gli Standard di condotta considerano anche il caso dell’impegno aziendale, sottolineando le molte opportunità che le aziende hanno di contribuire a un cambiamento sociale positivo in modo più ampio nelle comunità in cui operano.

Per comprendere il valore di queste linee guida e di come s’inquadrano nell’ambito degli impegni assunti dalla comunità internazionale sul piano politico, sociale ed economico, si può aggiungere che da un lato essi integrano – offrendo un focus specifico sulla comunità LGBTI – l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite sottoscritta da 193 Paesi, che fra i suoi 17 obiettivi (SDGs) presenta quelli della lotta ad ogni forma di disuguaglianza, di promozione dell’inclusione e delle pari opportunità; e, dall’altro, rappresentano un ulteriore strumento al servizio delle aziende (e delle organizzazioni non business) intenzionate a contribuire all’implementazione della stessa Agenda Globale.

Se ne parlerà anche alla luce dell’esperienza delle aziende che hanno anticipato gli Standards of Conduct ed implementato policy inclusive, che dimostra un impatto significativamente positivo sul benessere aziendale, sulla produttività, sulla percezione del brand e sull’ambiente sociale ed economico con cui l’azienda si relaziona.

Hanno già confermato la loro partecipazione (in ordine di intervento):

On. Vincenzo SPADAFORA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri

Min. Fabrizio PETRI, Presidente del Comitato Interministeriale per i Diritti Umani

Stefania ROSSI, Dirigente Area Lavoro, Welfare e Capitale Umano di Confindustria e Delegata datoriale italiana presso l’Organizzazione Internazionale del Lavoro di Ginevra

Fabrice HOUDART, Human Rights Officer, Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani

Francesca PATELLANI, Geographic Services Lead, Corporate Citizenship Lead & Gender Inclusion Sponsor di Accenture in Italia, Europa Centrale e Grecia; Vice Presidente Fondazione Italiana Accenture

Kristen ANDERSON, Chief Diversity Officer, Barilla Group

Camilla BUTTÀ, Business Development Manager, Vector

Doriana DE BENEDICTIS, Diversity Engagement Partner, IBM Italia

Andrea RUBERA, Inclusion Management Specialist, TIM

Fonte: Fondazione Global Compact Network Italia