Il punto di vista dei giovani maliani sul ruolo dei social media in Mali in relazione all’estremismo violento:

La prevenzione e il contrasto dell’estremismo violento passano anche attraverso gli studi nel campo delle sue narrazioni online. Negli ultimi anni la ricerca ha approfondito diversi aspetti di questo fenomeno, concentrandosi sui processi di radicalizzazione online. La maggior parte degli studi si è però fin qui focalizzata sui paesi occidentali, analizzando fenomeni specifici come gli atti di terrorismo dei lupi solitarie la radicalizzazione online dei foreign terrorist fighters. Pochi sono gli studi sull’influenza dei social media in relazione al terrorismo in Africa, rari quelli sul Mali.

Per colmare questa lacuna, l’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia (UNICRI) e il Centro internazionale per l’antiterrorismo (ICCT) hanno condotto un’indagine sul ruolo dei social media nel paese. Lo studio analizza i comportamenti dei giovani maliani sui social media e la loro percezione di come i social network vengano usati dagli estremisti violenti. L’articolo qui di seguito, scritto da Elise Vermeersch, Julie Coleman, Méryl Demuynck e Elena Dal Santo riassume i punti principali dell’indagine.

La maggioranza dei giovani coinvolti nello studio utilizza i social media come mezzo di comunicazione e di condivisione su una grande varietà di argomenti. Secondo i giovani intervistati, i gruppi estremisti violenti utilizzano i social media sia per raccogliere sia per diffondere informazioni, al fine di attrarre consenso e supporto finanziario. La propaganda di questi gruppi attraverso i social media è particolarmente pericolosa perché consente loro anche di svolgere attività di reclutamento tra le fasce più giovani e vulnerabili della società maliana.

Secondo l’indagine, un aspetto cruciale da considerare consiste nel fatto che sia gli attori positivi che svolgono una funzione volta a promuovere la pace nella regione, sia i gruppi estremisti violenti, utilizzano gli stessi social network. I social media sono dunque, potenzialmente, uno strumento decisivo che può ridurre o aumentare la spirale di violenza in Mali. Un utilizzo consapevole da parte di tutte le parti in gioco, dalle autorità alla società civile, è quindi fondamentale per aumentare la consapevolezza dei rischi e del potenziale positivo che queste piattaforme possano offrire nel contrasto all’estremismo violento.

La ricerca ha coinvolto i giovani partecipanti maliani che hanno preso parte al progetto Mali (Dis-) Engagement and Re-Integration related to Terrorism (MERIT)L’obiettivo del progetto è quello di espandere l’impegno dei giovani delle comunità locali nella prevenzione della diffusione dell’estremismo violento. Nell’ambito del monitoraggio e della valutazione di MERIT, sono state poste domande specifiche alla gioventù maliana riguardo all’utilizzo dei social media. 

L’articolo che riassume la ricerca, scaricabile sul sito dell’UNICRI, include un’analisi di tutte le risposte dei giovani maliani che hanno partecipato al sondaggio e presenta una serie di considerazioni che possono consentire lo sviluppo di nuove risposte per la prevenzione dell’estremismo violento in Mali.