La devastazione provocata dai conflitti armati e dalle guerre è sempre stata misurata principalmente in termini di vite umane: soldati e civili caduti, città distrutte e feriti. Tuttavia, l’ambiente resta una vittima silenziosa e spesso trascurata della guerra, con pozzi d’acqua contaminati, coltivazioni incenerite, foreste abbattute, suoli avvelenati e fauna sacrificata per guadagni tattici.
Secondo il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), negli ultimi sessant’anni almeno il 40% di tutti i conflitti interni è legato allo sfruttamento delle risorse naturali, da quelle preziose come legname, diamanti, oro e petrolio, a quelle vitali e scarse come acqua e terreni fertili. In questo contesto, le Nazioni Unite ritengono cruciale che la salvaguardia ambientale sia integrata nelle strategie di prevenzione dei conflitti e nei piani di mantenimento e costruzione della pace. La distruzione delle risorse naturali che sostengono mezzi di sussistenza ed ecosistemi compromette infatti le basi di una pace duratura.
Partnership strategiche
L’alleanza tra UE e ONU per affrontare i conflitti legati alla terra e alle risorse naturali riunisce sei agenzie delle Nazioni Unite (UNEP, UNDP, UN-HABITAT, PBSO, DPA e DESA), sotto il Quadro per l’Azione Preventiva, che collaborano con l’Unione Europea per aiutare i paesi a identificare, prevenire e trasformare le tensioni derivanti dallo sfruttamento delle risorse.
Ricerca globale sulla gestione delle risorse naturali e la pace
L’Environmental Law Institute (ELI), l’UNEP e le università di Tokyo e McGill hanno avviato un programma di ricerca internazionale per raccogliere e analizzare le migliori pratiche nella gestione delle risorse naturali durante i processi di costruzione della pace post-conflitto. Questo progetto quadriennale ha portato alla raccolta e analisi di oltre 150 studi e 230 contributi di esperti da 55 paesi, costituendo il database più ampio e completo di lezioni apprese sull’argomento.
L’impegno ONU per le donne e le risorse naturali nella pace
UNEP, UN Women, UNDP e il Peacebuilding Support Office hanno creato un partenariato mirato a comprendere meglio il ruolo delle donne nella gestione delle risorse naturali in contesti post-bellici e a promuovere la parità di genere come componente chiave per la costruzione e il mantenimento della pace. Il primo frutto di questa collaborazione è stato un rapporto pubblicato il 6 novembre 2013.
Un impegno istituzionale
Dal 2001, l’Assemblea Generale dell’ONU ha designato il 6 novembre come Giornata Internazionale per la Prevenzione dello Sfruttamento dell’Ambiente nelle Guerre e nei Conflitti Armati (A/RES/56/4). Nel 2016, l’Assemblea ONU per l’Ambiente ha approvato la risoluzione UNEP/EA.2/Res.15, che riconosce il ruolo cruciale degli ecosistemi sani nella prevenzione dei conflitti armati e riafferma l’impegno per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delineati nell’Agenda 2030.
FONTI: UN
FOTO: “A Nepalese peacekeeper with the African Union-UN Hybrid Operation in Darfur (UNAMID) plants a tree outside UNAMID Headquarters in El Fasher, Sudan”. © UN Photo/Albert Gonzalez Farran. UN