Rievocando la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite riafferma che “L’Olocausto, che ha portato all’assassinio di un terzo del popolo ebraico insieme a innumerevoli membri di altre minoranze, costituirà per sempre un monito, per tutti gli individui, dei pericoli di odio, bigottismo, razzismo e pregiudizio”.
L’Olocausto colpì profondamente i Paesi in cui furono perpetrati i crimini nazisti, ma ha avuto anche conseguenze universali in molte altre parti del mondo. Ad oggi, settanta decenni dopo il genocidio, gli Stati Membri condividono una responsabilità collettiva che consiste nella gestione del trauma restante, nel mantenimento di efficaci politiche di commemorazione, nella cura di siti storici e nella promozione dell’istruzione, della documentazione e della ricerca. Questa responsabilità comporta una conoscenza delle cause, delle conseguenze e delle dinamiche di tali crimini, in modo tale da rafforzare la capacità di resistenza dei giovani contro le ideologie dell’odio. Poiché i crimini di genocidio e atrocità continuano a manifestarsi in molte regioni, e considerando che stiamo assistendo a un aumento globale dell’antisemitismo e dei discorsi di odio, questo argomento non è mai stato così fondamentale come oggi.
Ogni anno, il 27 gennaio, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO – United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) rende omaggio alla memoria delle vittime dell’Olocausto e riafferma il suo impegno costante per la lotta all’antisemitismo, al razzismo e ad altre forme di intolleranza che potrebbero condurre a una violenza mirata ai gruppi. La Giornata della Memoria si celebra, infatti, il 27 gennaio di ogni anno. Questa data segna l’Anniversario della Liberazione del Campo di Concentramento di Auschwitz-Birkenau, da parte delle truppe sovietiche nel 1945. Il 27 gennaio è stato designato ufficialmente come la Giornata Internazionale di Commemorazione in Memoria delle Vittime dell’Olocausto attraverso la Risoluzione 60/07, conosciuta anche come la risoluzione in “Memoria dell’Olocausto”, adottata il 1° Novembre 2005.
La risoluzione respinge, inoltre, qualsiasi negazione dell’Olocausto come evento storico, in tutto o in parte, ed elogia quegli Stati che si sono impegnati attivamente nella conservazione di quei luoghi utilizzati come campi di sterminio nazisti, campi di concentramento e campi di lavoro forzato durante l’Olocausto. Anche la Risoluzione 61/255, adottata il 26 gennaio 2007 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, condanna qualsiasi negazione dell’olocausto ed esorta tutti gli Stati Membri a respingere senza riserve qualsiasi smentita di questo tragico evento.
L’Olocausto e il Programma di Sensibilizzazione delle Nazioni Unite hanno l’obiettivo di ricordare al mondo gli insegnamenti appresi da questo tragico evento storico, per fare in modo che atti futuri di genocidio non si ripetano mai più. Il Programma di Solidarietà è stato creato su richiesta dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione 60/7.
Nel 2021, il tema scelto, dedicato alla memoria e all’istruzione dell’Olocausto, è “affrontare le conseguenze: Ripresa e Ricostituzione dopo l’Olocausto”. Il tema si focalizza sulle misure adottate nell’immediato, a seguito dell’Olocausto, per dare avvio al processo di ripresa e ricostruzione degli individui, delle comunità e dei sistemi di giustizia. Parte integrante del processo di ricostituzione è stata la registrazione dettagliata del resoconto storico di ciò che è accaduto sia prima che durante l’Olocausto. La sfida per contrastare la negazione e la distorsione degli eventi storici è parte dei processi di recupero e ricostituzione. Il tema intende esaminare il contributo delle risposte alle vittime dell’Olocausto, e ai sopravvissuti, per far fronte alle necessità del mondo contemporaneo, e alla documentazione storica dell’evento. In un contesto globale di crescente antisemitismo e di alti livelli di disinformazione e discorsi di odio, l’educazione e la memoria dell’Olocausto sono sempre più impellenti, così come lo sviluppo di un’alfabetizzazione storica per contrastare i ripetuti tentativi di negare e distorcere la storia dell’Olocausto.
In Italia, come ogni anno, per celebrare la Giornata della Memoria, sono previste numerose iniziative.
Il 27 gennaio, il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, prenderà parte alla celebrazione della “Giornata della Memoria”, che si terrà a partire dalle ore 11:00 al Palazzo del Quirinale, a Roma. E’ possibile seguire l’evento in diretta streaming su www.quirinale.it e su Rai1. https://www.quirinale.it/agenda
Il 27 gennaio, alle ore 18:00, l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, in collaborazione con Forma International e il Centro Sefarad-Israel, proietterà il documentario dal titolo “Il viaggio più lungo: gli ebrei di Rodi”. La proiezione sarà accompagnata da un’intervista in videoconferenza a Sami Modiano, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau.
Il 27 gennaio, dalle ore 15:00 alle ore 17:00, si terrà il webinar “La deportazione ad Auschwitz degli Italiani non ebrei: un microcosmo di storie individuali e di gruppo”, organizzato dal Museo Ebraico di Bologna.
Il 27 gennaio, dalle ore 19:00 alle ore 20:30, l’Istituto Italiano di Cultura di Berlino terrà un webinar dal titolo “Ebrei di Trieste: persecuzione fascista e Shoah (1938-1945)” organizzato in collaborazione con Jüdische Gemeinde zu Berlin, Museo della Comunità Ebraica di Trieste Carlo e Vera Wagnere il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste.
Il 27 gennaio, dalle ore 9:00 alle ore 17:00, si terrà il seminario “Le diverse forme della Memoria: un percorso multidisciplinare tra diritto, storia, attualità, psicologia e arte” promosso da Bet Magazine Mosaico, il Sito ufficiale della Comunità Ebraica di Milano.
Il 28 gennaio, dalle ore 16:00 alle ore 18:00, si terrà una tavola rotonda online dal titolo “Affrontare le conseguenze: la ripresa e la ricostituzione dopo l’Olocausto” organizzato l’Ufficio regionale dell’UNESCO per la Scienza e la Cultura, di Venezia. Attraverso gli interventi di eminenti esperti e la discussione, questa tavola rotonda esplorerà le misure adottate nell’immediato dopo l’Olocausto per avviare il recupero e la ricostituzione degli individui, della comunità e dei sistemi di giustizia. Per partecipare è necessario contattare Laura de Stefani, Assistente al Programma, all’indirizzo e-mail l.destefani@unesco.org in copia a veniceoffice@unesco.org.
Il 28 gennaio, alle ore 17:30, l’Istituto Italiano di Cultura e la Great Synagogue di Sydney in collaborazione con l’IIC di Melbourne sono lieti di presentare un webinar dal titolo “Giorgio Perlasca, un eroe italiano” dedicato alla straordinaria vicenda di Giorgio Perlasca, il quale assunse la falsa identità di Console spagnolo, rilasciando migliaia di finti salvacondotti che conferivano la cittadinanza spagnola agli ebrei ungheresi.
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI), ha realizzato il portale Scuola e Memoria per far riflettere i giovani sui temi della Shoah e dell’Antisemitismo. Tra gli eventi promossi da questa piattaforma:
- Il 25 gennaio, dalle ore 16:30 alle ore 18:00, si terrà il webinar “Parlare di Anne Frank oggi” organizzato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore.
- Il 26 e 27 gennaio, dalle ore 11:30, si terrà il webinar, “Coltivare la Memoria è un Vaccino prezioso contro l’Indifferenza” organizzato da Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.
- Il 27 gennaio, alle ore 11:00, Walter Veltroni intervisterà Sami Modiano, sopravvissuto ad Auschwitz-Birkenau.
- Il 28 gennaio, alle ore 10:00, si terrà lo spettacolo “Il memorioso. Breve guida a distanza alla memoria del bene”, sarà un momento di riflessione sul concetto di memoria e sul significato più profondo della Shoah.
- Il 28 gennaio, alle ore 18:30, si terrà un incontro con la Scrittrice e Testimone della Shoah Edith Bruck, dal titolo “In ascolto di Edith Bruck – Ricordare per <Diseducare all’odio>”.