Il 10 giugno 2008 l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) ha adottato all’unanimità la Dichiarazione sulla giustizia sociale per una globalizzazione giusta, che esprime la visione contemporanea del mandato dell’ILO nell’era della globalizzazione.
Con l’adozione di questo testo, i rappresentanti dei governi, delle imprese e dei lavoratori di 182 Stati Membri enfatizzano il ruolo chiave di questa organizzazione tripartita nel raggiungimento del progresso e della giustizia sociale nel contesto della globalizzazione. La Dichiarazione istituzionalizza il concetto del lavoro dignitoso sviluppato dall’ILO dal 1999, ponendolo al centro delle politiche dell’Organizzazione. La Dichiarazione giunge in un momento politico cruciale e riflette l’ampio consenso sulla necessità di rafforzare la dimensione sociale e raggiungere risultati più equi.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite riconosce che lo sviluppo e la giustizia sociale sono indispensabili per il raggiungimento e il mantenimento della pace e della sicurezza. Al contempo, lo sviluppo e la giustizia sociale non possono essere raggiunti in assenza di pace e sicurezza o laddove i diritti umani e le libertà fondamentali non siano rispettati. La globalizzazione ha aperto nuove opportunità – attraverso il commercio, gli investimenti e i flussi di capitali, e l’innovazione tecnologica – per la crescita dell’economia mondiale e lo sviluppo e il miglioramento degli standard di vita in tutto il mondo. Restano tuttavia sfide gravose, che comprendono le crisi finanziarie, l’insicurezza, la povertà, l’esclusione e l’ineguaglianza all’interno e tra le società, così come gli ostacoli all’integrazione e alla piena partecipazione all’economia globale per i paesi in via di sviluppo e in fase di transizione.
La giustizia sociale è un principio di fondo per la prosperità e la coesistenza pacifica interna e tra paesi. Sosteniamo i principi della giustizia sociale quando promuoviamo l’uguaglianza di genere, i diritti delle popolazioni indigene e dei migranti. Rafforziamo la giustizia sociale quando rimuoviamo le barriere che le persone affrontano a causa del genere, dell’età, della razza, dell’appartenenza etnica, della religione, della cultura o della disabilità.
Secondo le Nazioni Unite, il raggiungimento della giustizia sociale è il fulcro della missione globale per lo sviluppo e la dignità umana. L’adozione della Dichiarazione sulla giustizia sociale per una globalizzazione giusta da parte dell’ILO è uno degli esempi recenti dell’impegno del sistema ONU per la giustizia sociale. La Dichiarazione mira a garantire il lavoro, la protezione sociale, il dialogo sociale nonché il rispetto dei principi e dei diritti fondamentali del lavoro.
Il 26 novembre 2007, con la Risoluzione A/RES/62/10, l’Assemblea Generale ha proclamato il 20 febbraio come Giornata mondiale per la Giustizia Sociale e invitato gli Stati Membri a promuovere – in tale occasione – attività in linea con gli scopi e gli obiettivi del Summit Mondiale per lo Sviluppo Sociale e della 24° sessione dell’Assemblea Generale. La celebrazione della Giornata mondiale per la giustizia sociale sostiene gli sforzi della comunità internazionale per l’eliminazione della povertà, la lotta alla disoccupazione, la promozione del lavoro dignitoso, dell’uguaglianza di genere e dell’accesso al benessere sociale e alla giustizia per tutti.
Tema del 2018 – I lavoratori sono in movimento: la ricerca della giustizia sociale
Oggi la maggior parte delle migrazioni sono legate direttamente o indirettamente alla ricerca di un lavoro dignitoso. Sono 258 milioni i migranti internazionali e l’ILO stima che circa 150 milioni siano lavoratori migranti. Dei lavoratori migranti, il 56% sono uomini e il 44% sono donne. I lavoratori migranti rappresentano il 4.4% di tutti i lavoratori e la percentuale di forza lavoro dei migranti ha globalmente una maggiore incidenza rispetto alla forza lavoro non migrante (rispettivamente il 73% e il 64%).
Eventi della giornata
Un evento speciale organizzato per celebrare la giornata internazionale della giustizia sociale del 2018 vedrà convergere le testimonianze sulle sfide relative alla giustizia sociale e ai lavoratori migranti. L’evento mira a sollecitare risposte politiche che possano rispondere a queste sfide.
L’evento sarà condotto da giornalisti, vincitori della competizione mondiale dei media organizzata dall’ILO sul tema della forza lavoro migrante, per sottolineare il contributo positivo che i lavoratori migranti apportano ai paesi di origine, transito e destinazione. Al racconto delle testimonianze seguirà una discussione con policy makers, delegati delle Nazioni Unite impegnati nel Gobal Compact sulle migrazioni, rappresentanti delle imprese, sindacati e rappresentanti della società civile.
Questo evento contribuirà alla campagna delle Nazioni Unite UN TOGETHER (https://together.un.org/) che ha lo scopo di incoraggiare l’azione globale nella promozione della non-discriminazione e nell’affrontare il problema della crescente xenofobia nei confronti dei rifugiati e dei migranti.
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Foto: migliaia di lavoratori migranti, dall’Egitto e dalla Tunisia, aspettano per passare in Tunisia dalla Libia. UNHCR/A Duclos