Al giorno d’oggi, la piaga della corruzione interseca la maggior parte delle grandi sfide che minacciano la prosperità e la stabilità globale. La corruzione ha infatti impatti negativi su ogni aspetto della società ed è profondamente legata a conflitti e instabilità che mettono a repentaglio lo sviluppo sociale ed economico in tutto il mondo. La corruzione non solo segue il conflitto, ne è spesso anche una delle cause profonde, inibendo i processi di pace, minando lo stato di diritto, aggravando la povertà, facilitando l’uso illecito delle risorse e fornendo finanziamenti per gli scontri armati. Prevenire la corruzione, promuovere la trasparenza e rafforzare le istituzioni è fondamentale se si vogliono raggiungere gli obiettivi condivisi previsti negli SDG.
La corruzione è un fenomeno sociale, politico ed economico complesso che interessa tutti i paesi. La corruzione attacca le fondamenta delle istituzioni democratiche distorcendo i processi elettorali, pervertendo lo stato di diritto e creando paludi burocratiche la cui unica ragione di esistere è la sollecitazione di tangenti. Lo sviluppo economico è stentato perché gli investimenti esteri diretti sono scoraggiati e le piccole imprese all’interno del Paese spesso si trovano nell’impossibilità di superare i “costi di avviamento” richiesti a causa della corruzione.
Per rispondere a questo flagello sociale, il 31 ottobre 2003, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato la Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione – entrata in vigore nel 2005 – e ha chiesto al Segretario Generale di designare l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC) come Segretariato della Conferenza degli Stati parti della Convenzione (risoluzione 58/4). Da allora, 188 parti si sono impegnate a rispettare gli obblighi anticorruzione della Convenzione, mostrando un riconoscimento pressoché universale dell’importanza del buon governo, della responsabilità e dell’impegno politico. L’Assemblea ha inoltre designato il 9 dicembre come Giornata internazionale contro la corruzione, per sensibilizzare la comunità internazionale sulla corruzione e sul ruolo della Convenzione nella lotta e nella prevenzione.
UNCAC a 20: Unire il mondo contro la corruzione
La Giornata internazionale contro la corruzione (IACD) del 2022 cerca di evidenziare il legame cruciale tra lotta alla corruzione e pace, sicurezza e sviluppo. Alla base c’è l’idea che affrontare questo crimine è un diritto e una responsabilità di tutti e che solo attraverso la cooperazione e il coinvolgimento di ogni singola persona e istituzione possiamo superarne l’impatto negativo. Gli Stati, i funzionari governativi, i dipendenti pubblici, le forze dell’ordine, i rappresentanti dei media, il settore privato, la società civile, il mondo accademico, il pubblico e i giovani hanno tutti un ruolo da svolgere nell’unire il mondo contro la corruzione.
Quest’anno, ognuno di noi può combattere al fianco delle Nazioni Unite e della comunità internazionale per eliminare la corruzione utilizzando il logo Anticorruzione su pubblicazioni ed eventi, pubblicando messaggi sulle reti sociali utilizzando materiale del kit dei social media della giornata, utilizzando gli hashtag #UnitedAgainstCorruption e #IACD2022 su tutte le piattaforme digitali per la Giornata internazionale contro la corruzione; e utilizzando l’hashtag #UNCAC20 per contrassegnare UNCAC a 20 a partire da IACD 2022, per tutto il 2023 fino a IACD 2023.
Le Iniziative di UNICRI
UNICRI ha dimostrato, attraverso le sue ricerche, come la corruzione ostacoli lo sviluppo economico e sociale di tutte le società del mondo. I rapporti su questo tema evidenziano i gravi costi per le economie causate da attività illecite, corruzione e molteplici forme di criminalità organizzata. Nel corso degli anni, molte sono state le iniziative proposte dall’Istituto per contrastare questi fenomeni.
Nel 2009, in collaborazione con UNODC, UNICRI ha contribuito alla creazione della prima Guida legislativa sulla Convenzione ONU contro la Corruzione.
Nel programma in corso sullo sport come strumento per l’inclusione sociale e lo sviluppo e per contrastare l’appello del terrorismo, i valori fondamentali dello sport di equità e integrità sono utilizzati come strumenti per promuovere l’inclusione sociale, il reinserimento dei gruppi vulnerabili nella società e lo sviluppo di elevati standard di trasparenza e responsabilità per promuovere in definitiva una cultura del buon governo nello sport. Nello specifico, con la campagna #MoreThanAGame, UNICRI collabora con il Programma sportivo globale dell’UNOCT, l’Alleanza delle Civiltà delle Nazioni Unite (UNAOC), il Centro internazionale per la sicurezza dello sport (ICSS) e Generation Amazing per promuovere il potenziale dello sport come forza positiva, mettendo in luce le storie di atleti professionisti e ispirando i giovani di tutto il mondo.
Nel programma sul recupero dei beni, UNICRI sta rafforzando la capacità dei paesi del Nord Africa e dell’Europa orientale di monitorare i flussi finanziari illeciti, rintracciare e recuperare tali beni. Grazie al sostegno della Commissione europea, UNICRI sta attualmente lavorando con la Tunisia, la Libia, l’Egitto e con la Rete inter-agenzia Camden per il recupero dei patrimoni al fine di tracciare e recuperare i beni sottratti. In questo contesto UNICRI sta altresì sviluppando meccanismi di monitoraggio, quadri giuridici e agenzie di regolamentazione per garantire che i beni confiscati siano utilizzati per rafforzare le comunità locali colpite dalla criminalità e dal terrorismo. Il 31 marzo 2022, a Tripoli, UNICRI ha celebrato insieme al popolo libico il ritorno a casa di diversi manufatti culturali inestimabili. Durante l’evento, Antonia Marie De Meo, Direttrice di UNICRI, ha sottolineato la centralità del recupero dei beni per i diritti umani, lo sviluppo e lo stato di diritto: “Tutti i Paesi devono dare priorità al sequestro, alla confisca e alla restituzione dei beni culturali in Libia e altrove. Devono essere compiuti ulteriori sforzi per preservare il patrimonio culturale dei paesi che hanno subito significativi saccheggi, spesso facilitati dalla corruzione endemica e da sofisticate reti di criminalità organizzata”.
In Italia, UNICRI ha realizzato uno studio sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale. L’analisi, che si basa sui casi e sui dati forniti dalle forze dell’ordine e dalle autorità giudiziarie italiane, evidenzia l’importanza e la complessità crescente della zona grigia in cui si muovono i gruppi criminali, affidandosi a diversi attori per favorire l’occultamento di profitti illegali. L’ambiguità di attori esterni e la corruzione sono pratiche fondamentali per le organizzazioni criminali che operano nell’economia legale. In particolare, diversi attori politici ed economici sono vulnerabili alle pressioni della criminalità organizzata, e possono rappresentare un “punto d’accesso” per i criminali.
Iniziative italiane legate alla Giornata Internazionale contro la corruzione
- Il 22 e il 23 novembre 2022, ANAC – Autorità Nazionale Anti Corruzione – ha partecipato all’incontro internazionale di Quito (Ecuador) tra esperti internazionali e regionali di prevenzione e lotta alla corruzione. L’evento, intitolato “Nuove prospettive contro la corruzione” ha incoraggiato discussioni critiche in merito a metodologie e strumenti per la prevenzione della corruzione in una prospettiva evolutiva e comparativa. Organizzato nel quadro del Programma Falcone-Borsellino, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri, il convegno si è concentrato sul sistema di prevenzione della corruzione in Italia e in Ecuador, con la partecipazione delle principali istituzioni latinoamericane e caraibiche responsabili di trasparenza e appalti pubblici.
- Il 26 ottobre, la Segreteria generale del Comune di Milano ha organizzato l’evento “Giornata della trasparenza 2022” per promuovere e sensibilizzare cittadini, cittadine e ordini professionali sul tema sempre più attuale della trasparenza nella Pubblica Amministrazione.
- In occasione della Giornata Internazionale contro la Corruzione, Libera lancia una campagna nazionale per monitorare le università italiane dal titolo “Esame da superare: la trasparenza”. L’organizzazione spinge ad aumentare la consapevolezza generale sul fatto che “l’Università costituisce parte integrante del patrimonio culturale del nostro Paese, dove si coltiva la ricerca, si forma la classe dirigente e si trasmettono i saperi e i valori per far crescere il futuro. Ma l’università è anche un contesto sensibile, in cui sono ravvisabili condotte opache e mancanza di integrità. È quindi importante promuovere azioni che conducano verso la trasparenza e la denuncia delle condotte illecite, valorizzando normative già esistenti”.
- Il 2 Dicembre, IFEL ha organizzato l’annuale conferenza relativa alla Giornata della Trasparenza IFEL 2022, previsto dall’art. 10 del Decreto Trasparenza (D. Lgs. 33/2013). Un momento di scambio e confronto tra la Fondazione e i relativi stakeholder in merito all’attuazione della disciplina della trasparenza all’interno dell’Ente, l’evento è stato anche un’occasione utile a discutere sulla trasparenza come generatore di valore pubblico per la società intera. Per accedere alle registrazioni, clicca qui.
- Il 16 dicembre Fondazione Etica interverrà al Master anticorruzione dell’Università di Perugia. La Presidente a.h. di FE, Paola Caporossi, terrà una lezione su “Attivare l’accountability per le politiche anticorruzione: il ruolo del terzo settore”.
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FOTO: Bacheca IACD 2022 | 2023