2 ottobre 2018 – “Di fronte alla richiesta di urgenti aiuti internazionali per fronteggiare la crisi, abbiamo scelto di intervenire – afferma il Segretario generale di INTERSOS Kostas Moschochoritis – Si tratta di una crisi il cui scenario si aggrava di ora in ora e che sta prendendo la forma di una gravissima emergenza umanitaria”.
Sono oltre 1200 le vittime ufficiali del terremoto e dello tsumani che venerdì 28 settembre si sono abbattuti sull’isola indonesiana di Sulawesi e il bilancio continua a crescere.
Mentre ancora si scava tra le macerie, è partita la corsa contro il tempo per curare i feriti, assistere e offrire riparo agli sfollati, garantire accesso a cibo e acqua potabile, prevenire epidemie e assistere i più vulnerabili, come anziani, donne e bambini.
Il team di INTERSOS, composto da esperti operatori umanitari, medici e logisti, in partenza in queste ore, sarà da subito sul campo per avviare una valutazione dei principali bisogni e per essere operativo nel più breve tempo possibile.
“A causa delle difficoltà di comunicazione e di accesso alle aree colpite, è difficile dare una valutazione precisa, ma le attuali stime dicono che circa 1,6 milioni di persone hanno bisogno di aiuti umanitari” dichiara Marcelo Garcia Dalla Costa, Responsabile della Emergency Unit di INTERSOS in partenza per l’isola di Sulawesi.
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