Il Comitato Consultivo si è riunito virtualmente per la prima volta, il 23 marzo 2021, per il nuovo avvio dell’iniziativa IA for Safer Children, in collaborazione con l’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia (UNICRI – United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute), attraverso il suo Centro per l’Intelligenza Artificiale e la Robotica, e con il Ministero dell’Interno degli Emirati Arabi Uniti.
Lo scopo di questo meeting, presieduto dal Tenente Colonnello Dana Humaid del Ministero dell’Interno e da Irakli Beridze dell’UNICRI, è stato quello di introdurre formalmente i membri del Comitato Consultivo all’iniziativa AI for Safer Children, discutere le idee per la sperimentazione di una piattaforma globale sull’IA per contrastare le indagini sul materiale pedopornografico (CSAM – child sexual abuse materials) e allinearsi sulle prossime fasi. Durante la riunione, è emersa la necessità di rafforzare le capacità delle forze dell’ordine, al fine di sfruttare i nuovi strumenti basati sull’IA tramite nuove modalità locali e contestualizzate, così come quella di garantire che tali strumenti siano etici dal punto di vista della struttura e il loro utilizzo sia conforme ai diritti umani.
Negli ultimi anni, la crescita nella quantità e nella qualità del CSAM, insieme all’emergere di nuove forme di abuso come il live-streaming, ha messo in evidenza la crescente vulnerabilità dei minori nell’era digitale. Ha anche messo a dura prova le agenzie delle forze dell’ordine, che lottano con un ritardo crescente e significativo di casi e con una tensione psicologica in aumento tra i singoli investigatori, i quali elaborano manualmente il materiale CSAM.
L’iniziativa AI for Safer Children intende sfruttare l’avvento dell’IA e, in particolare, l’apprendimento automatico per superare tali sfide e contribuire all’attuazione del Target 2 – porre fine all’abuso, allo sfruttamento, alla tratta e a tutte le forme di violenza e di tortura contro i minori – dell’SDG 16, parte dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
All’apertura della riunione, il Tenente Colonnello Humaid ha osservato che “con l’aumento del numero di casi in tutto il mondo, e la conseguente variazione di canali e piattaforme, che i predatori utilizzano per produrre o ottenere immagini e video di bambini, noi, in qualità di forze dell’ordine, dobbiamo fare tutto il possibile per adempiere al nostro ruolo e alle nostre responsabilità al fine di porre fine a questo crimine”.
Mr Beridze ha aggiunto che “l’abuso online sui minori non è sicuramente una problematica semplice e non lo è neanche l’utilizzo dell’IA per contrastarlo. Entrambe sono sfide estremamente complesse e dinamiche e saremo in grado di delineare un percorso da seguire e fare progressi attraverso un approccio collaborativo internazionale e multilaterale”.
Il Comitato Consultivo è composto da leader globali nella protezione dei minori, nelle forze dell’ordine e nell’IA, inclusi e rappresentanti di: Aarambh India, Centro Canadese per la Protezione dei Minori (Canadian Center for Child Protection); Fondazione Mondiale dell’Infanzia (World Childhood Foundation); ECPAT; Direzione Generale della Commissione Europea per la Migrazione e gli Affari Interni (European Commission Directorate-General for Migration and Home Affairs); Europol; Fondo per porre Fine alla Violenza contro i Minori (Fund to End Violence Against Children); Griffeye; Fondazione Gucci per i Minori (Gucci Children’s Foundation); Missione per la Giustizia Internazionale (International Justice Mission); INTERPOL; il Centro Nazionale per i Minori Sfruttati e Scomparsi (National Center for Missing and Exploited Children; Red Papaz; SafeToNet; Thorn; UNICEF; Università del Massachusetts Amherst; Task Force Virtuale Globale (Virtual Global Taskforce); e l’Alleanza WePROTECT (WePROTECT Alliance).