L’Università Americana di Roma (AUR – American University of Rome) organizza l’evento gratuito virtuale “Ricostruire Mosul” con il Dr. Rohit Jigyasu del Centro Internazionale per lo Studio della Conservazione e del Restauro dei Beni Culturali (ICCROM – International Centre for the Study of the Preservation and Restoration of Cultural Property). L’evento è previsto per il 7 aprile alle ore 19:00.
In pochi dimenticheranno le immagini di distruzione di Mosul durante la guerra in Iraq e gli effetti devastanti sui suoi abitanti e sul tessuto urbano. L’ISIS ha invaso la città nel 2014, la sua riconquista è stata una delle più grandi battaglie militari degli ultimi tempi lasciando Mosul una città di rovine. Mosul è una città antica e il suo patrimonio è stato preso di mira in modo particolare dalle forze dell’ISIS che hanno depredato il museo, distrutto edifici storici, saccheggiato e vandalizzato Ninive, l’antica città dell’Assiria che si trova nelle vicinanze.
Mosul è attualmente in fase di ricostruzione e anche se molto è andato perduto per sempre, c’è ancora l’opportunità di restituire ai cittadini di Mosul la loro storia. Si tratta di un compito enorme che richiederà molte decisioni su cosa può e cosa deve essere salvato. E’ risaputo dalle esperienze fatte in altre zone di conflitto, che ripristinare la memoria del passato costituisce una parte importante della costruzione della pace, ma può anche essere un processo delicato.
Il Dr. Rohit Jigyasu è a capo di un progetto interagenzia condotto dall’ICCROM, che mira a lavorare a livello di comunità per fornire alla gente locale le capacità di dirigere i progetti di restauro. Il Dr. Jigyasu è uno specialista in conservazione architettonica, ed ha conseguito un dottorato presso l’Università di Trondheim, in Norvegia. È un esperto di gestione del rischio di disastri e dal 2010 al 2018 ha tenuto la Cattedra UNESCO presso l’Istituto per la Mitigazione dei Disastri del Patrimonio Culturale Urbano all’Università Ritsumeikan, a Kyoto, in Giappone. La sua ricerca si concentra sull’uso delle conoscenze tradizionali nei piani di gestione del rischio di disastri.
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