12 novembre 2018 – In un momento storico in cui la pace, i diritti umani, l’accettazione delle differenze sono valori assediati da visioni politiche ispirate a sentimenti di odio e di violenza, il Premio Archivio Disarmo – Colombe d’oro per la pace si rivela ancora più attuale, promuovendo atteggiamenti di incontro, di dialogo, di apertura reciproca.
Comunicato stampa dell’Istituto Ricerche Internazionali Archivio Disarmo: selezionati i premiati di quest’anno.
Colomba d’oro giornalisti a:
Michele Giorgio (Il Manifesto)
Sara Manisera(freelance)
Pietro Suber(W l’Italia)
Premio speciale della Giuria:
Progetto Presidio, Caritas di Ragusa
Colomba d’oro internazionale a:
Steve McCurry (fotografo)
In un momento storico in cui la pace, i diritti umani, l’accettazione delle differenze sono valori assediati da visioni politiche ispirate a sentimenti di odio e di violenza, il Premio Archivio Disarmo – Colombe d’oro per la pace si rivela ancora più attuale, promuovendo atteggiamenti di incontro, di dialogo, di apertura reciproca. La Colomba, opera di Pericle Fazzini, viene infatti assegnata ogni anno a quattro personalità del mondo dell’informazione che si sono distinte nel far conoscere esempi di gestione nonviolenta dei conflitti e della cooperazione internazionale e, nella società civile, si sono fatti portatori di ideali di convivenza e dialogo fra i popoli.
È così che quest’anno la Giuria, formata da Fabrizio Battistelli, Dora Iacobelli, Riccardo Iacona, Dacia Maraini, Andrea Riccardi e Tana de Zulueta, ha deciso di assegnare un Premio speciale al Progetto Presidio Caritas Ragusa, che dal 2014 garantisce assistenza ai braccianti del territorio ragusano. La Giuria riconosce al Presidio Caritas il merito di uno straordinario lavoro di solidarietà, finalizzato alla tutela dei diritti e della dignità di tutti i lavoratori, italiani e stranieri, in una realtà particolarmente difficile del nostro paese. “Riceviamo questo premio con grande gioia – ha commentato Vincenzo Lamonica, che ritirerà il Premio a nome di Caritas Ragusa –e ci auguriamo che contribuisca a tenere alta l’attenzione sulle condizioni abitative, di vita e di lavoro di migliaia di persone che vivono ancora da invisibili sul nostro territorio, al fondo di un sistema produttivo arretrato e privo dei diritti fondamentali”.
Per la sezione giornalisti viene riconosciuto il lavoro di Sara Manisera, giornalista freelance di stanza a Beirut, che si occupa di donne, conflitti e società civile in Medio Oriente. La Giuria la premia per aver messo al centro dei suoi lavori le donne, raccontando con efficacia le complesse vicende mediorientali e le loro protagoniste. “Essere premiata – ha affermato Manisera– è un enorme stimolo per me a continuare, umilmente, questo bellissimo lavoro. Raccontare le storie delle persone è l’unico modo per assottigliare quella distanza che, spesso, si erge con ciò che è percepito diverso e lontano”.
Accanto a tematiche attuali, come l’immigrazione e la situazione in Medio Oriente, si assegna la Colomba d’oro a Pietro Suber per celebrare l’ottantesimo anniversario dall’emanazione delle leggi razziali. Suber, giornalista e documentarista, caporedattore di varie trasmissioni televisive, con il suo film-documentario 1938. Quando scoprimmo di non essere più italiani, ha saputo ricostruire una delle pagine più buie della storia italiana, ricordando a tutti noi quale possa essere il tragico esito dell’odio per le differenze. “Sono particolarmente felice di ricevere questo premio – ha detto Suber – vista la composizione della Giuria e il prestigioso palmarès di vincitori degli anni precedenti”.
Allo stesso tempo si vuole ricordare la drammatica realtà del Vicino Oriente con la Colomba a Michele Giorgio. Giornalista deIl Manifesto e fondatore dell’agenzia di stampa Near East News Agency, Giorgio è da oltre vent’anni inviato da Gerusalemme per seguire il conflitto israelo-palestinese. Il premio gli riconosce la capacità di diffondere un’informazione indipendente, critica e insieme rispettosa di tutti gli attori coinvolti nel conflitto. “Sono onorato – ha dichiarato Giorgio – di ricevere questa Colomba, perché accende i riflettori su un giornalismo di approfondimento e d’inchiesta di cui abbiamo sempre più bisogno e che va al di là della grandezza e notorietà del mezzo d’informazione”.
Infine, la Colomba internazionale 2018 è conferita a Steve McCurry, una delle voci più prestigiose della fotografia contemporanea, primo fotoreporter a mostrare al mondo le immagini del conflitto in Afghanistan. Il Premio gli riconosce la competenza del professionista e l’ispirazione dell’artista nel mostrare la natura umana attraverso le immagini, con un’autenticità e un’immediatezza che sono raramente raggiunte dalla parola parlata e scritta. Le sue fotografie, scattate ai quattro angoli del pianeta, mostrano una straordinaria capacità di catturare i frammenti di umanità presenti nei territori devastati dai conflitti.
Archivio Disarmo organizza il Premio “Colombe d’oro per la pace” con il sostegno delle Cooperative aderenti a LEGACOOP. Quest’anno il Premio Archivio Disarmo – Colombe d’oro per la pace si tiene in concomitanza con la Biennale della Cooperazione Italiana (Bologna, 30 novembre – 1 dicembre 2018).
Fonte: IRIAD
FOTO: © Sunguk Kim. Unsplash