Tenendo conto del numero delle persone rifugiate e migrate nel mondo, Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), chiede uno sforzo diplomatico maggiore per trovare soluzioni ai conflitti e agli abusi che obbligano le persone ad abbandonare le loro case.
Nel corso della conferenza stampa, che si è tenuta a inizio mese dopo il suo insediamento nella nuova carica, avvenuto il 1° di gennaio, Filippo Grandi afferma che “l’UNHCR sta navigando in acque molto difficili”. “In primo luogo, e prioritariamente, lo dobbiamo alle persone migrate forzosamente, ma lo dobbiamo anche agli Stati… gli Stati stanno cercando disperatamente soluzioni per le problematiche relative ai rifugiati,” ha dichiarato, evidenziando che “anche nelle condizioni più disperate dobbiamo pensare agli spostamenti.”
Osservando che oggi ci sono ben 60 milioni di migranti nel mondo a causa dei conflitti nel Sud Sudan e in Siria, Grandi si impegna a lavorare strettamente con i partner. Egli chiede ai Governi di investire più energie e risorse per porre fine alle guerre e ai conflitti e per trovare una soluzione alle cause della crisi dei rifugiati.
L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati evidenzia che i Paesi ospitanti il maggior numero di rifugiati – come il Libano, che da solo ha accolto più di un milione di siriani – necessitano maggiore aiuto. Inoltre, egli identifica il ricollocamento, i visti umanitari e le reunificazioni familiari come strumenti in grado di permettere ai rifugiati di trovare la salvezza in altri Paesi, “non attraverso il traffico di persone bensì tramite le vie legali.”
Dopo lo scorso anno, in cui più di un milione di rifugiati e migranti sono arrivati sulle coste europee, Grandi intenderebbe spingere l’Unione Europea a perseguire un approccio “ coordinato e coeso” per aiutare le persone in cerca di sicurezza.
Intanto, il resto del mondo sta guardando attentamente alla risposta dell’Europa. Secondo Grandi, se l’Europa ha eretto barriere ed ha chiuso le porte, gli altri Paesi potrebbero fare altrettanto.
“L’Europa sta avendo difficoltà a condividere equamente il carico dei rifugiati all’intero dell’Unione e del continente,” afferma Grandi, ricordando che meno del 10% della popolazione dei rifugiati presenti oggi nel mondo è effettivamente in Europa.
“L’arrivo in massa di rifugiati in Europa ha aperto gli occhi di questa parte ricca del mondo e mostrato loro che i rifugiati hanno bisogni enormi che non vengono soddisfatti,” aggiunge.
L’Alto Commissario conclude affermando che l’UNHCR è pronto ad aiutare i rifugiati a tornare in quei Paesi che sono tornati ad essere sicuri. In particolare, focalizzandosi sui rifugiati e sulle persone costrette a migrare in Costa d’Avorio e in Colombia, sottolinea il ruolo centrale dei dialoghi di pace e della riconciliazione nel creare opportunità positive di ritorno.
Per maggiori approfondimenti si rimanda al discorso dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi
FOTO: “High Commissioner for Refugees Briefs Press” © UN Photo/Jean Marc Ferré. UN Photo