L’UNICRI e l’Italia da 50 anni alleati per promuovere la giustizia e la sicurezza attraverso l’innovazione e il dialogo

Il 18 maggio 2018, a Vienna, si terrà l’evento per celebrare il cinquantesimo anniversario della creazione dell’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia (UNICRI) in Italia e l’importante partenariato con il Paese ospite nel campo della prevenzione del crimine, del rafforzamento della giustizia e della protezione dei diritti umani.

L’incontro, che si terrà a margine della 27esima Sessione della Commissione delle Nazioni Unite sulla Prevenzione del Crimine e la Giustizia Penale (CCPCJ), è organizzato dall’UNICRI e co-sponsorizzato dalla Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite di Vienna.

L’UNICRI promuove lo stato di diritto, la cultura della legalità e i diritti umani. Favorisce l’adozione di politiche innovative e l’attuazione di azioni per la prevenzione della criminalità,  lo sviluppo sociale, la riforma dei sistemi di giustizia e il rafforzamento delle istituzioni e della società civile. L’Istituto adotta un approccio olistico e multisettoriale fondato sulla ricerca applicata, lo scambio e diffusione di sapere, lo sviluppo di capacità e di piattaforme di dialogo e cooperazione.

L’evento mira a sottolineare i risultati del lungo e solido partenariato tra l’UNICRI e l’Italia nel fornire sostegno alla comunità internazionale nel campo della giustizia, della sicurezza e dello sviluppo, con l’obiettivo di contribuire a un mondo più equo e sicuro.

Durante l’incontro, saranno illustrati alcuni tra più recenti risultati ottenuti dall’UNICRI nel contrasto e nella prevenzione dell’estremismo violento nel Sahel Maghreb attraverso il coinvolgimento della società civile. Saranno altresì discusse le opportunità e le sfide degli avanzamenti tecnologici nel contrasto alla criminalità organizzata.

Durante l’incontro sarà inoltre nominata come testimonial dell’UNICRI Maria Falcone, sorella del magistrato Giovanni Falcone e Presidente della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone. La nomina vuole essere un tributo al magistrato, a tutte le vittime e a coloro che sono in prima linea contro la criminalità organizzata.

Giovanni Falcone è stato tra i primi a riconoscere l’importanza della cooperazione internazionale nella lotta alla mafia. Un mese prima di essere ucciso il magistrato partecipava alla prima sessione della Commissione delle Nazioni Unite sulla Prevenzione del Crimine e la Giustizia Penale. La reazione provocata dal brutale assassinio di Giovanni Falcone, della moglie Francesca e degli agenti Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, ha dato slancio alla comunità internazionale nella lotta al crimine transnazionale. Sulla scia della strage di Capaci, l’Assemblea Generale sostenne la proposta italiana di ospitare la prima conferenza internazionale sul crimine organizzato transnazionale. La conferenza portò alla Convenzione contro il crimine organizzato transnazione che – che adottata a  Palermo nel 2000 – entrò in vigore nel dicembre 2003. Ad oggi questa Convenzione rappresenta il principale strumento mondiale contro la criminalità organizzata.

Tra gli altri, interverranno: l’Ambasciatrice Maria Assunta Accili Sabbatini, Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite di Vienna; il Direttore Generale della Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri Italiano, Ministro Plenipotenziario Giorgio Marrapodi; il Direttore dell’UNICRI, Jafar Javan e i Sostituti Procuratori Maria Vittoria De Simone, Giovanni Russo e Maurizio Romanelli della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.

Per l’agenda, clicca qui.