L’attivista azera Maryam Majidova sta lottando per rafforzare l’eguaglianza di genere nel suo paese, e affrontare le sfide quotidiane che riguardano donne e bambine

Maryam Majidova è la co-fondatrice della piattaforma social Gender Hub, che unisce gruppi di sostegno, organizzazioni non-profit, femministe e attivisti dei diritti umani, per combattere la violenza di genere. La piattaforma si pone altresì l’obiettivo di rafforzare il ruolo delle donne e delle ragazze, supportandole nel superare le sfide di genere.

“Ho dovuto combattere contro gli stereotipi di genere e la discriminazione sin dalla mia infanzia, da quando ho perso mio padre. A scuola e all’università, ogni qual volta ottenevo dei successi, mi veniva chiesto dell’“uomo” che c’era dietro di me. Non potevano accettare che una donna potesse avere successo senza il supporto di un uomo.

Credo che gli stereotipi di genere abbiano effetti nocivi sulla capacità delle donne di sviluppare le proprie abilità personali, di perseguire le loro carriere professionali, e di fare scelte riguardo le loro vite. Ho deciso di combattere contro questi stereotipi, che, sfortunatamente, sono dominanti in tutto l’Azerbaijan.

Cambiando percezioni

Come attivista di genere, formatrice, ed esperta di politiche della gioventù, ho lavorato sullo sviluppo positivo della gioventù per circa dieci anni. Durante questo periodo, ho collaborato con organizzazioni internazionali, incluse le Nazioni Unite, su progetti di supporto alla partecipazione femminile nella vita pubblica e politica.

Secondo un’indagine nazionale sulla violenza contro le donne in Azerbaijan, il 24 percento delle donne tra i 15 e i 59 anni sono state soggette a violenza da parte di sconosciuti o partner. Questo è un problema nazionale, e dovrebbe essere in cima alla lista delle priorità del governo.

La chiave per prevenire e affrontare la violenza contro le donne è il coinvolgimento attivo degli uomini e dei ragazzi. Avere uomini che si esprimono contro la violenza di genere contribuirà anche a cambiare la percezione della società sui ruoli di genere e sulle norme patriarcali.

Un cartellino rosso per la violenza contro le donne

Per aumentare la consapevolezza delle conseguenze della violenza di genere e i benefici di una società in cui ci sia la parità di genere, i miei colleghi e io abbiamo organizzato una serie di eventi in tutto il paese, usando l’hashtag #menengage, un argomento chiave della campagna 2021 “16 Giorni di Attivismo” contro la violenza di genere, lanciata dalle Nazioni Unite in Azerbaijan.

Le Nazioni Unite hanno stretto un accordo di collaborazione con il club calcistico azero Neftchi FC, che ha giocato una delle partite del campionato in maglia arancione, riportando lo slogan “Stop violence against women”. L’ONU ha anche collaborato con influencers locali che hanno aiutato a diffondere lo slogan tramite media social e tradizionali.

È difficile raggiungere cambiamenti rapidi su un tema così strutturato e profondamente radicato dal punto di vista culturale. Ciononostante, sono fiduciosa che questo tipo di progetti mandino il giusto messaggio e aiutino nella spinta per il raggiungimento del tipo di cambiamento che sogniamo. Certe volte, le aziende assumono donne a causa delle quote rosa, per inclusività simbolica, ma non io non voglio essere assunta per il bene dei numeri. Credo inoltre che nessuno dovrebbe dire ad una donna cosa merita, o come dovrebbe comportarsi. Io voglio semplicemente che le donne abbiano gli stessi diritti degli uomini.”

Alcuni dati:

  • La rappresentanza femminile tra le alte cariche decisionali è molto bassa in Azerbaijan: il paese è classificato all’88esimo posto su 194 paesi nell’Indice di Sviluppo di Genere 2020 dell’UNDP.
  • Nel parlamento nazionale, il 18.3% (22 su 120) dei membri sono donne. Gli uomini dominano anche nei gradi più alti del potere esecutivo.
  • Le donne sono altresì marginalmente rappresentate in ambito giudiziario – solo 57 tra 480 giudici, 47 tra 1.069 pubblici ministeri, e sei dei 41 Giudici della Corte Suprema sono donne.
  • Anche gli stereotipi di genere sono utilizzati per giustificare la violenza contro le donne, che rimane uno dei problemi principali in Azerbaijan. Secondo l’Ufficio del Procuratore Generale del paese, 51 donne sono state uccise e 24 ferite a causa di violenza domestica tra il gennaio e il settembre 2021.