Il Ministro Alfano a Vienna per il Consiglio Permanente OSCE

Vienna, 11 gennaio 2018 – Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, si è recato in missione a Vienna in occasione del Consiglio Permanente OSCE: Ucraina, conflitti protratti, sicurezza nel Mediterraneo e migrazione tra le priorità della Presidenza italiana OSCE nel 2018.

Alfano – in qualità di Presidente in Esercizio – ha ufficialmente inaugurato la Presidenza di turno italiana dell’OSCE nel 2018, che si protrarrà fino al prossimo 31 dicembre. Durante il suo mandato, la Presidenza italiana sarà coadiuvata dalla Presidenza uscente (Austria) e da quella designata per il 2019 (Slovacchia), con le quali coopererà congiuntamente nella “Troika OSCE”.

Tra le priorità dell’azione italiana alla guida dell’OSCE: la crisi ucraina, i conflitti protratti, la sicurezza nella regione del Mediterraneo e le sfide derivanti dalla migrazione (in particolare il contrasto al traffico di esseri umani) e la lotta a ogni forma di discriminazione e xenofobia. Nell’adempimento dei suoi compiti, la Presidenza italiana adotterà un approccio proattivo, coprendo le tre “dimensioni” di sicurezza dell’OSCE: politico-militare, economico-ambientale e diritti umani.

Nel suo intervento, aperto con un ringraziamento speciale alla Presidenza austriaca, il Ministro Alfano ha dichiarato la sua determinazione nel portare avanti “l’eccellente lavoro compiuto” dal Cancelliere Sebastian Kurz e dal Ministro degli Esteri Karin Kneissl, che l’Italia proseguirà con profondo impegno e massima responsabilità. “Dialogue, Ownership, Responsibility è il motto che abbiamo scelto per la nostra presidenza. Sono gli ingredienti che riteniamo fondamentali per rilanciare lo spirito di Helsinki nella sua formulazione più autentica. Quello spirito che il Primo Ministro italiano dell’epoca, Aldo Moro, definì  punto di passaggio verso il futuro”, ha affermato il Ministro Alfano.

Con l’attenzione rivolta in particolare alla ricerca di una soluzione alla crisi ucraina, l’Italia contribuirà in ogni modo a “favorire un’inversione di tendenza, incoraggiando nuovi passi verso la piena applicazione degli Accordi di Minsk”. Oltre alla volontà di intensificare gli sforzi negoziali nel quadro del Formato Normandia e del Gruppo Trilaterale di Contatto, “il ripristino di missioni umanitarie, favorendo l’accesso delle ong alle aree di conflitto”, il Ministro Alfano ha dichiarato il profondo impegno dell’Italia nel sostenere la Missione Speciale di Monitoraggio in Ucraina che svolge un ruolo cruciale nel prevenire una nuova e pericolosa escalation della crisi. A tale proposito, il Ministro Alfano ha annunciato la sua missione in Ucraina e nella Federazione Russa dal 30 gennaio al 1 febbraio.

Guardando oltre la crisi ucraina, il Presidente in Esercizio ha affermato la necessità e l’urgenza di risolvere i principali conflitti protratti: “In Transnistria, il 2017 si è concluso con una dinamica positiva e incoraggiante, grazie al raggiungimento di significative intese. […] Questi sviluppi ci indicano che questo potrebbe essere un momento cruciale per la risoluzione della crisi. Il mio apprezzamento va alle Parti e agli attori del formato “5+2”. Ma vorrei anche assicurarvi che l’Italia proseguirà su questo tracciato per cercare di compiere ulteriori passi in avanti”.

Per quanto riguarda la Georgia, la Presidenza continuerà a sostenere le discussioni internazionali di Ginevra e contribuirà a promuovere il dialogo anche con iniziative informali, mentre in merito al Nagorno-Karabakh si impegnerà ad appoggiare il lavoro dei Co-Presidenti del Gruppo di Minsk “per una soluzione definitiva e condivisa del conflitto”.

Al contempo, prioritaria importanza sarà attribuita alle molteplici sfide provenienti dal Mediterraneo. Come affermato dal Presidente in Esercizio dell’OSCE, occorre “rivitalizzare un’intuizione che fu dei nostri padri fondatori, i quali riconobbero, già nell’Atto Finale di Helsinki, l’indivisibilità della sicurezza euro-mediterranea e il fatto che la dimensione mediterranea fosse complementare e non alternativa a quella euro-asiatica. L’una rafforza l’altra”.

Sulla scia della Conferenza Mediterranea di Palermo (24-25 ottobre 2017), l’agenda della Presidenza italiana dell’OSCE per il 2018 mira a costruire un “autentico partenariato” tra i Paesi dell’OSCE e quelli del Mediterraneo, facendo leva in particolare su un maggior dialogo politico e collaborazioni più concrete in materia di sicurezza – con riferimento al controllo delle rotte migratorie e al rischio di rientro dei Foreign Fighters in Europa – e impegnandosi “per ridurre la pericolosa faglia apertasi nel Mediterraneo, nella quale proliferano fanatismo, estremismo violento e terrorismo”. Il Ministro Alfano sottolinea la necessità di una più solida condivisione di responsabilità e solidarietà internazionali nell’affrontare la crisi migratoria e le principali minacce transnazionali, dalla lotta al terrorismo alla sicurezza informatica: “Vogliamo promuovere un approccio olistico alla lotta contro il terrorismo, che implica la protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali, nonché l’investimento nell’istruzione e nella cultura, con grande attenzione verso le donne e i giovani”.

In tutte le aree relative alla dimensione politico-militare, la Presidenza italiana farà inoltre il possibile per promuovere ulteriormente lo spirito multilaterale e cooperativo degli Stati Partecipanti, dando nuovo impulso al dialogo strutturato.

Garantendo il massimo impegno nel “ridurre il divario di disuguaglianza attraverso una leadership responsabile”, Alfano ha poi illustrato le priorità chiave della dimensione economico-ambientale – rafforzare il dialogo su crescita, innovazione, capitale umano, buon governo e transizione energetica per l’utilizzo di fonti rinnovabili – e quelle relative alla sfera dei diritti umani – rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali e dello stato di diritto.

Su quest’ultimo aspetto, quello della tutela della dignità umana, maggiori sforzi saranno dedicati “al contrasto ad ogni forma di razzismo, xenofobia, discriminazione e intolleranza”. Con particolare riferimento alla migrazione, il Ministro Alfano invita gli Stati Partecipanti a focalizzare maggiormente l’attenzione, nel 2018, sulla lotta al traffico di esseri umani e alla tutela dei diritti delle vittime. “La nostra storia comune ci insegna che il rispetto dei diritti e delle libertà è legato in maniera inscindibile alla nostra sicurezza. Vogliamo proporre di dare maggiore attenzione al contrasto di esseri umani e alla tutela dei diritti delle vittime, soprattutto donne, bambini e minori non accompagnati”.

È così che, in chiusura, ha espresso il suo crescente desiderio di cooperazione e unità: “il mio auspicio è che questo profondo e prezioso legame di unità tra tutti gli Stati Partecipanti ci aiuti a consolidare, quest’anno, il nostro impegno comune per la stabilità e per la sicurezza del nostro grande spazio di libertà dell’OSCE”.

Al termine del Consiglio Permanente si è tenuta la visita alla mostra fotografica su Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Fonti: OSCE, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale