25 Novembre 2015 – Parate, partite di calcio, dibatti scolastici e l’illuminazione di centinaia di monumenti emblematici…L’invito delle Nazioni Unite a “colorare il mondo di arancione”stimolerà l’azione globale per porre fine alla violenza contro donne e ragazze, che, secondo l’agenzia delle Nazioni Unite per l’Uguaglianza di genere (UN Women) colpisce una donna su tre in tutto il mondo.
(Nella foto: Più di 100.000 persone hanno partecipato alla Maratona Internazionale di Istanbul in Turchia il 15 Novembre 2015, con lo slogan “Dì no alla violenza contro le donne”. Il colore del tema della maratona è stato l’arancione. Foto: UN Women/Müslüm Bayburs)
La violenza contro donne e ragazze resta una delle più gravi – e una delle più tollerate – violazioni dei diritti umani, ha detto il Sottosegretario Generale delle Nazioni Unite e Direttore Esecutivo di UN Women, Phumzile Mlambo-Ngcuka in un comunicato stampa.
“E’sia una causa che una conseguenza della disuguaglianza di genere e della discriminazione. La sua presenza persistente è uno dei più chiari segni di quanto le società che non siano bilanciate, e noi siamo determinati a porre fine a tutto ciò”, ha continuato.
L’invito all’azione è parte della Campagna del Segretario delle Nazioni Unite UNiTE per porre fine alla violenza contro le donne, condotta da UN Women.
Il colore arancione, che è diventato il simbolo di un futuro luminoso e ottimista esente dalla violenza contro donne e ragazze, contribuirà ad unificare la mobilitazione sociale su larga scala. Questa mobilitazione si svolgerà durante le 16 giornate di attivismo della società civile contro la violenza di genere, che vanno dal 25 Novembre, Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, fino al 10 Dicembre, Giornata dei Diritti Umani.
L’iniziativa “Colora il mondo di arancione”di quest’anno sarà incentrata sul tema della prevenzione della violenza contro le donne, nel contesto specifico dell’adozione dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, che comprende obiettivi che mirano a porre fine alla violenza contro donne e ragazze.
UN Women ha annunciato che in coincidenza con le 16 giornate di attivismo, Mlambo-Ngcuka visiterà tre continenti rimarcando che c’è bisogno di un grande impegno per affrontare la pandemia della violenza a tutti i livelli – dal globale al locale – così come in tutti i settori della società, durante eventi di alto profilo in Brasile, nella Repubblica Democratica del Congo, in Spagna e Turchia.
Nel frattempo, la commemorazione ufficiale della Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le donne che si terrà a New York, vedrà anche il lancio di una pietra miliare “Quadro delle Nazioni Unite per intraprendere iniziative volte alla prevenzione della violenza contro le donne”, sviluppata congiuntamente da diversi organismi delle Nazioni Unite.
“Il focus ora deve essere sulla prevenzione, e sebbene non vi sia una singola soluzione a un problema così complesso, è sempre più evidente la gamma di azioni che possono fermare la violenza ancor prima che si verifichi.
Tale approccio globale, è il nucleo del nuovo quadro sviluppato da UN Women e le nostre agenzie partner” ha spiegato Phumzile Mlambo-Ngcuka.
Secondo UN Women, negli ultimi decenni sono stati fatti dei progressi, oggi 125 paesi hanno leggi contro le molestie sessuali e 119 contro la violenza domestica, ma solo 52 sullo stupro coniugale.
L’Agenzia ha avvertito che, nonostante gli sforzi, la violenza contro le donne e le ragazze continua in tutti i paesi, con casi di donne picchiate nelle loro case, molestate per le strade e vittime di atti di bullismo su internet.
UN Women ha sottolineato che per prevenire e per porre fine alla violenza c’è bisogno di combatterne le cause più profonde, la disuguaglianza di genere.
A tal fine, tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile adottati di recente (SDGs), ce ne è uno dedicato alla parità di genere – l’ Obiettivo 5 – che mira a porre fine a tutte le forme di discriminazione contro donne e ragazze. L’obiettivo riconosce la violenza contro le donne come un ostacolo alla piena realizzazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e fornisce indicatori completi su quello che si dovrebbe fare per raggiungere tale obiettivo.