Roma, 11 ottobre 2018 – La necessità di facilitare l’ingresso delle ragazze nel mondo del lavoro attraverso percorsi scolastici avanzati è al centro delle celebrazioni della Giornata internazionale delle bambine di quest’anno.
Selezionando questo tema, l’ONU invita la comunità internazionale a riflettere sulle nuove strategie per creare opportunità di apprendimento e di acquisizione di competenze specifiche attraverso l’accesso a programmi di istruzione secondaria, con l’obiettivo di facilitare l’ingresso nel mercato del lavoro delle giovani ragazze.
Secondo gli ultimi studi di settore, all’incirca un quarto dei giovani, la maggior parte dei quali giovani donne, non possiede un titolo di istruzione secondaria e non ha un impiego. Si stima, inoltre, che nella prossima decade il 90% delle adolescenti nei paesi emergenti sarà impegato esclusivamente nel settore informale. Un settore che presenta livelli salariali molto bassi e rischi di abuso e sfruttamento elevati. In questo senso, sebbene si siano registrati importanti progressi per l’inclusione delle bambine nella scuola primaria, gli investimenti sono ancora scarsi e gli interventi pubblici per garantire l’accesso all’educazione secondaria sono limitati. Questo è comprovato dalla bassa percentuale di giovani che proseguono gli studi e si specializzano.
L’attenzione specifica allo sviluppo educativo e professionale delle bambine, e quindi delle future donne, è il risultato di due importanti considerazioni. La prima riguarda la pressante necessità di raggiungere un’effettiva parità di genere in due ambiti chiave della società: l’istruzione e il lavoro. La seconda attiene alla convinzione che il potenziale delle bambine debba essere sostenuto e sviluppato fin dall’adolescenza, poiché le bambine di oggi saranno le lavoratrici, le madri, le imprenditrici e i leader politici di domani. Si intende agire sul presente, gettando le basi per un futuro più inclusivo e paritario.
Per questa ragione, l’obiettivo cinque degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs) è interamente dedicato alla parità di genere, intesa come requisito imprescindibile per il raggiungimento di una società sostenibile. Ma anche il raggiungimento degli altri obiettivi non può prescindere da un’accurata analisi delle barriere di genere. Per esempio, l’obiettivo quattro, ovvero quello incentrato sull’istruzione, prevede particolare attenzione alle disparità di genere e promuove l’accesso delle bambine e ragazze a tutti i livelli di istruzione. Unesco, Ungei e Global Education Monitoring Report hanno, a questo proposito, pubblicato quest’anno un rapporto mondiale sulle parità di genere nell’istruzione, in cui viene evidenziata la correlazione tra lo scarso sviluppo professionale delle ragazze nei paesi emergenti e la persistente disuguaglianza di genere nei livelli di istruzione. Considerando l’interconnessione degli obiettivi di sviluppo sostenibile e l’importanza della parità di genere nella realizzazione di quest’ultimi, María Fernanda Espinosa Garcés, Ministro degli Esteri dell’Ecuador e Presidentessa delle 73esima sessione dell’Assemblea Generale, ha dichiarato: “Insisteremo per conferire potere alle donne e alle ragazze, tenendo conto dell’importante ruolo degli uomini e dei ragazzi. La vita è migliore per tutti quando tutte le persone hanno pari accesso alla vita economica, sociale e politica delle nostre società.”
In occasione di questa ricorrenza, Terre des Hommes ha organizzato due presentazioni del dossier “InDifesa”, in cui sono raccolte ricerche e testimonianze in merito alla condizione delle bambine e delle ragazze in Italia e nel mondo, includendo anche i nuovi dati del Comando Interforze della Polizia di Stato sui reati a danno dei minori. Le presentazioni avranno luogo a Roma, presso la Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”, e a Milano, a Palazzo Marino. Inoltre, nella giornata dell’11 ottobre, Terre des Hommes organizzerà uno “short talk” dal titolo “Stand Up for Girls!” a Milano, durante il quale esponenti del mondo dello spettacolo, della musica, dello sport e ragazzi delle scuole superiori rifletterano insieme sulle più rilevanti questioni di genere.
Molti comuni italiani, tra i quali Roma, Napoli, Genova, Ravenna e Milano, hanno aderito alla campagna di Terre des Hommes #OrangeRevolution, tingendo le loro sedi di arancione. L’iniziativa ha l’obiettivo di ribadire l’importanza di una cultura di rispetto e della prevenzione della violenza e della discriminazione di genere.
Infine, FIDAPA BPW Italia, in collaborazione con il Comune di Ravenna, organizzerà il convegno “La Nuova Carta dei Diritti della Bambina” nella giornata del 15 ottobre alla sala Cavalcoli della Camera di Commercio. In questa occasione verrà presentata la nuova Carta agli studenti delle scuole di secondo grado inferiore e superiore, con la partecipazione dell’assessora alla Pubblica istruzione e Infanzia Ouidad Bakkali, di Raffaele Salinari, presidente Terre des hommes e medico esperto di cooperazione internazionale, e di Mirella Borghi, presidente Unicef comitato di Ravenna.