Il Forum Globale per la Libertà dalla Schiavitù 2022 si è svolto in Marocco, a Marrakech, dal 27 al 30 marzo, alla presenza di oltre 30 Paesi e 70 leader del movimento globale impegnati nella lotta alla schiavitù, alla tratta di esseri umani e al lavoro forzato.
L’evento, giunto alla sua nona edizione, ha riunito rappresentanti governativi, membri delle Nazioni Unite, ricercatori ed ex vittime di tratta al fine di coordinare gli sforzi nella lotta contro ogni moderna forma schiavitù, condividere e discutere le migliori pratiche e le esperienze, identificare le mancanze, proporre nuove idee, costruire relazioni e rafforzare la coesione tra Organizzazioni e Paesi.
Il forum ha incluso una cerimonia, organizzata dalla ONG Free the Slaves, per riconoscere il coraggio e la resilienza di sopravvissuti e l’impegno delle organizzazioni in prima linea. A vincere il Most Impactful Survivor Advocate Award è stataGrace Kalekye Mwangangi, una donna del Kenya abbastanza coraggiosa da aver lavorato sotto copertura con la BBC per smascherare i suoi trafficanti e il giro di prostituzione forzata che in India ha coinvolto centinaia di donne provenienti dall’Africa. Anche Awah Francisca Mbuli, camerunense, è una sopravvissuta alla tratta, al lavoro forzato, sfuggita al traffico di organi, fondatrice di Survivors’ Network, un’organizzazione che sensibilizza l’opinione pubblica, aiuta le vittime e offre alloggi temporanei, formazione professionale e altri servizi essenziali; la ONG camerunese, gestita da donne e composta da sopravvissute, è risultata vincitrice del premio per l’organizzazione comunitaria di maggior impatto. “L’impegno delle sopravvissute per porre fine al traffico di esseri umani è di ispirazione per tutti – hanno spiegato dalla ONG Free the Slaves – attraverso questi premi, riconosciamo la loro forza, resilienza, il duro lavoro e i risultati ottenuti nello sradicare la schiavitù moderna”.
“L’Osservatorio dei diritti dell’uomo del Marocco sta mettendo la lotta contro la schiavitù moderna in primo piano, stiamo giocando un ruolo fondamentale nell’indirizzare i responsabili politici a formulare leggi pertinenti per combattere la schiavitù in tutte le sue forme – ha ribadito il presidente della Commissione regionale dei diritti dell’uomo di Marrakech, Mohammed Mustapha Laarissa, alla sessione d’apertura del forum in un’intervista a Morocco World News – il nostro sforzo più rilevante è stato quello di invitare il mondo politico ad ampliare la definizione di sfruttamento del lavoro per includere quello psicologico ed economico. Stabilire giuste definizioni ha aperto la strada alla creazione di nuovi quadri giuridici. Consideriamo la schiavitù come il più alto crimine contro l’umanità, poiché causa danni fisici e mentali alle vittime”, ha concluso il funzionario del Paese ospite dell’edizione 2022 del Forum.
Per riconoscere al meglio le voci di ogni organizzazione alla base, sostenere l’inclusione e rafforzare il movimento, l’Assemblea ha deciso di nominare cinque Forum regionali: Africa, Sud e Sud-Est asiatico, America Latina, area MENA, e America del Nord, Caraibi, Sud America, oltre ad un gruppo di supervisione multilaterale. L’obiettivo è consolidare il movimento sviluppando un’Agenda Globale rilevante, pratica e strategica per contrastare efficacemente la schiavitù moderna, da implementare entro il 2025.
I risultati della riunione di Marrakech includono: lo sviluppo di una tabella di marcia, la stesura di una strategia, l’organizzazione di una struttura formale per rafforzare il coordinamento tra le parti, e l’elaborazione di un piano di mobilitazione delle risorse per assicurare l’implementazione dei progetti.
Per ulteriori informazioni sulla riunione di Marrakesh, cliccare qui.
Foto: UNICEF