L’incontro ai vertici della Sessantottesima Sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 26 settembre 2013 ha avuto come tema centrale il disarmo nucleare, condizione essenziale per garantire la pace e la sicurezza internazionale. Con la Risoluzione A/RES/68/32, l’Assemblea Generale ha scelto quindi la data del 26 settembre per celebrare la Giornata Internazionale per l’eliminazione totale delle armi nucleari.
La Risoluzione fa appello alla necessità di “adottare con urgenza una Convenzione globale sulle armi nucleari con la finalità di proibire il possesso, lo sviluppo, la produzione, l’acquisizione, il ricorso – o la sola minaccia a ricorrervi – di armi nucleari e di provvedere alla totale distruzione di quelle esistenti”.
Il disarmo nucleare è un obiettivo cruciale delle Nazioni Unite, già al centro della prima Risoluzione dell’Assemblea Generale nel 1946. La sua discussione è stata poi ampliata nel corso delle conferenze che si sono tenute dalle Nazioni Unite sin dal 1975 e che hanno portato gli Stati membri a siglare il Trattato di non proliferazione nucleare. Nel 1978 si è tenuta la prima Sessione Speciale sul disarmo dell’Assemblea Generale.
Malgrado la crescente preoccupazione internazionale, la dottrina della deterrenza nucleare rappresenta ancora oggi un elemento costitutivo delle politiche di sicurezza di molti Stati se si pensa che più della metà della popolazione mondiale vive in Paesi dotati di armamenti nucleari o che fanno parte di alleanze nucleari. La comunità internazionale è quasi unanime nel condividere l’obiettivo di un mondo privo di armi nucleari; tuttavia, come si è evidenziato durante i lavori del Summit sulla Sicurezza Nucleare svoltasi lo scorso aprile a Washington, permangono dissensi in merito a modalità e tempistiche per raggiungere questo traguardo.
Pertanto, la Giornata internazionale per l’eliminazione totale delle armi nucleari costituisce un’occasione per riaffermare l’impegno a raggiungere questo fondamentale obiettivo. La giornata rappresenta un’opportunità per accrescere le consapevolezza sui costi sociali, economici e di sicurezza che gli arsenali nucleari comportano e sui concreti benefici che deriverebbero dal loro completo smantellamento.
Come sottolineato dall’Alto Rappresentante per le Nazioni Unite Mr Kim Won-soo durante l’evento per la Giornata Internazionale della Pace, il disarmo contribuirebbe anche alla pace e allo sviluppo sostenibile. L’eliminazione delle armi nucleari, ad esempio, renderebbe disponibili ampie risorse per l’attuazione dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
Nonostante il percorso della comunità internazionale in questa direzione appaia ancora lungo e complesso, le Nazioni Unite valuteranno i progressi raggiunti nel corso della prossima Conferenza Internazionale sul disarmo nucleare, fissata per il 2018.