La Giornata internazionale della gioventù si celebra il 12 agosto, a seguito della Risoluzione A/RES/54/120 adottata dall’Assemblea Nazionale nel 1999.
Il Consiglio di Sicurezza con le Risoluzioni S/RES/2250 e S/RES/2282, introdotte rispettivamente nel 2015 e nel 2016, ha riconosciuto l’importanza dell’inclusione dei giovani nel sostenere la pace e la sicurezza, riaffermando la centralità del loro ruolo nella risoluzione dei conflitti e nel determinare il successo delle operazioni di mantenimento e costruzione della pace.
Il tema annunciato per la giornata del 2018 è: “Spazi sicuri per i giovani”. I giovani hanno bisogno di spazi sicuri di aggregazione, dove possano svolgere attività ed esprimere liberamente se stessi. Lo spazio dei giovani è un concetto ampio che risponde a bisogni diversi e comprende lo spazio civico, quello pubblico e quello virtuale. È essenziale che questi luoghi siano inclusivi e che permettano a ragazzi e ragazze di sentirsi integrati e rispettati, a prescindere dalla loro nazionalità, etnia, religione o cultura. Quando la gioventù dispone di spazi sicuri può effettivamente contribuire allo sviluppo, alla pace e alla coesione sociale.
La campagna #Case4Space, promossa dal Centro regionale di Bangkok, mira a promuore uno spazio in cui i giovani nella regione Asia-Pacifico possano svolgere un ruolo di guida e contribuire alla realizzazione degli obiettivi ONU per lo sviluppo sostenibile attraverso l’innovazione .
La giornata di quest’anno si allinea così con l’obiettivo 11 dell’Agenda 2030 sulle città e le comunità sostenibili. I 7 target dell’obiettivo pongono l’accento sulla necessità di rendere lo spazio urbano accessibile, sicuro e inclusivo per tutti.
In questa visione, non può mancare un approccio di genere, come ha reso noto l’entità delle Nazioni Unite per la parità di genere e l’emancipazione delle donne (UN Women), che nel 2017 ha pubblicato il Report su “Città sicure e spazi pubblici sicuri”. UN Women mette in primo piano la creazione di spazi pubblici sicuri, nei quali le donne non subiscano molestie sessuali e possano usufruire di servizi e infrastrutture adeguati.
Il Programma mondiale di azione per la gioventù dal 1995 guida l’Agenda delle Nazioni Unite fornendo un quadro politico e criteri d’azione nazionali e internazionali per migliorare le condizioni dei giovani. Le aree di intervento (tra queste: istruzione, impiego, riduzione della fame e della povertà, salute e giustizia), comprendono anche attività ricreative. Il Programma sottolinea l’importanza delle attività ricreative per lo sviluppo fisico e cognitivo dei giovani e invita i governi e gli enti locali a includerle nei programmi di pianificazione urbana e di sviluppo rurale.
Il Segretario Generale, António Guterres, nel discorso per la Giornata internazionale della gioventù, ribadisce l’impegno delle Nazioni Unite a sostegno dei giovani: “Le speranze del mondo poggiano sui giovani. […] I giovani del mondo hanno bisogno di spazi sicuri – spazi pubblici, civici, fisici e digitali dove possono esprimere le loro idee liberamente e inseguire i loro sogni. Dobbiamo investire affinché i giovani abbiano accesso all’istruzione, alla formazione e a lavori dignitosi per realizzare appieno il proprio potenziale. Le Nazioni Unite prestano particolare attenzione ai punti di vista espressi dai giovani e sostengono la loro partecipazione attiva nelle decisioni che li riguardano.”
In tutto il mondo si terranno le celebrazioni che sono inserite in una mappa mondiale degli eventi. La commemorazione ufficiale si svolge il 10 agosto presso la sede ONU di Nairobi e prevede la partecipazione di organizzazioni giovanili, rappresentanze degli stati membri, società civile ed entità delle Nazioni Unite. Il programma include il discorso di apertura del Segretario Generale e dei rappresentanti delle missioni permanenti, diversi giovani oratori, una fase finale di dibattito aperto.
In Italia, tra le varie iniziative per celebrare la giornata, quella promossa dalla Chiesa Cattolica l’11 e il 12 agosto con l’arrivo a Roma di tanti giovani italiani chiamati a raggiungere “X mille strade” e a incontrare il Santo Padre. Per saperne di più, clicca qui.