ONU su Libia e Sud Sudan

Libia: il Procuratore Fatou Bensouda ha dichiarato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che il Tribunale penale internazionale (ICC) ha emesso un mandato di arresto per il maggiore Mahmoud Mustafa Busayf al-Werfalli. Il comandante della Brigata Al-Saiqa è accusato di aver ucciso 33 persone durante il conflitto in corso in Libia.
Rivolgendosi al Consiglio di Sicurezza, il Procuratore ha inoltre invitato la comunità internazionale a consegnare Al-Tuhamy Mohamed Khaled, (ex capo dell’Agenzia di sicurezza interna libica) e Saif Al-Islam Gaddafi.
Al-Werfalli è un comandante della Brigata Al-Saiqa a Benghazi, che, secondo il Procuratore Bensouda, è stato – ed forse ancora attivo – nell’operazione Dignità Nazionale dell’esercito libico (LNA).
Nel suo discorso al Consiglio, il Procuratore dell’ICC si è appellata al Generale Khalifa Haftar, capo dell’Esercito nazionale libico, ” invitandolo a “dimostrare con azioni concrete il rispetto della giustizia internazionale, attraverso l’immediato trasferimento di al-Werfalli alle autorità libiche di modo da assicurarlo senza ritardo alla corte penale internazionale”.

Per maggiori informazioni: http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsId=58056#.WgQBNyLiZH0

Sud Sudan: uno studio sulla sicurezza alimentare emesso congiuntamente dal governo e dall’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF) e il Programma alimentare mondiale (WFP), avverte che l’attuale stagione della raccolta non porrà fine alla grave crisi alimentare.
Il conflitto, che persiste nella maggior parte del paese, e gli alti livelli d’inflazione limitano l’accesso al cibo da parte della popolazione. Il numero delle persone che lottano con la fame scenderà dai 6 milioni di giugno a 4,8 milioni nel periodo ottobre-dicembre. Si tratta tuttavia di 1,4 milioni in più rispetto allo stesso periodo nel 2016.

Per maggiori informazioni:  http://www.un.org/press/en/2017/db171106.doc.htm