Torino, 28 settembre 2018 – Bettina Tucci Bartsiotas, funzionario di alto livello con numerosi anni di esperienza nelle organizzazioni internazionali e nel settore privato, guiderà l’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia (UNICRI).
La nuova Direttrice a.i. ha una vasta esperienza in posizioni di leadership nella gestione di organizzazioni internazionali complesse, in particolare nella pianificazione strategica, progettazione di programma e gestione finanziaria.Nel corso della sua carriera ha ricoperto posizioni chiave in varie organizzazioni internazionali, occupandosi di questioni normative, di sviluppo, umanitarie e relative alla pace e alla sicurezza.
Al momento della sua nomina, Bettina Tucci Bartsiotas era Assistente del Segretario Generale dell’ONU e Controllore del Segretariato delle Nazioni Unite. In tale ruolo, ha fornito orientamenti politici in merito agli aspetti finanziari e di bilancio, sovrintendendo allo sviluppo e attuazione dei bilanci del Segretariato e delle operazioni di mantenimento della pace. È stata responsabile delle presentazioni e della deliberazioni con gli Stati Membri sulle questioni ONU con implicazioni programmatiche, di bilancio e finanziarie.
Dal 1994 al 2014, ha ricoperto varie posizioni dirigenziali presso l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (IAEA) a Vienna e il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF), a New York. Precedentemente ha ricoperto incarichi nel Fondo monetario internazionale e nella Banca interamericana di sviluppo a Washington. Bettina Tucci Bartsiotas ha inoltre contribuito a definire la strategia e la direzione degli standard contabili internazionali del settore pubblico (IPSAS) ed è stata coinvolta nella pianificazione e attuazione dei sistemi ERP (Enterprise Resource Planning). Ha inoltre apportato miglioramenti gestionali nelle organizzazioni nelle quali ha operato.
Questa nomina arriva durante una fase importante della storia dell’UNICRI. Con 50 anni di esperienza, l’Istituto si sta posizionando in nuove aree critiche di lavoro per affrontare le sfide emergenti nel campo della prevenzione della criminalità e del rafforzamento della giustizia. Nuovi e solidi modelli manageriali e di leadership sono essenziali per completare un ciclo importante che amplierà ulteriormente il potenziale e l’efficacia dell’Istituto.
“Il nostro mondo in rapida evoluzione e sempre più interconnesso sta affrontando gravi sfide transnazionali: conflitti, criminalità organizzata, terrorismo, traffici illeciti e uso improprio degli avanzamenti in campo tecnologico. I nostri sistemi sociali, economici e giudiziari sono più fragili che mai, con milioni di persone private dei loro diritti fondamentali e per i quali pace, sviluppo e giustizia sono solo concetti elusivi”, ha affermato Bettina Tucci Bartsiotas, aggiungendo che “Ora più che mai le nostre risposte alle sfide devono essere unificate, multidisciplinari, innovative e basate su sinergie solide”.
Commentando la sua nomina, ha dichiarato: “Sono entusiasta di essere alla guida dell’UNICRI in questa importante fase, quando ricerca, formazione, attività sul campo e raccolta, scambio e diffusione di informazioni nel campo della prevenzione e del contrasto al crimine sono sempre più fattori chiave per garantire la pace, la sicurezza e lo sviluppo sostenibile. Sono felice di lavorare in questo bellissimo crocevia internazionale che è il Campus delle Nazioni Unite a Torino. L’UNICRI riduce la distanza tra settori e competenze e progetta misure accessibili e trasferibili per massimizzare l’impatto della risposta internazionale nel campo della giustizia e della prevenzione del crimine. Valorizzerò al massimo l’unicità dell’Istituto, espandendo la piattaforma dei nostri partner e sostenendo i percorsi d’innovazione nell’affrontare i diversi fenomeni criminali e sostenere il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Abbiamo gli strumenti e la forza per andare oltre i paradigmi tradizionali e possiamo fornire risposte basate sulla specificità dei contesti, su bisogni concreti e approcci incentrati sui cittadini, rafforzando parallelamente il quadro globale. Solo quando si uniscono le singole parti è possibile raggiungere l’uguaglianza, la coesione, lo sviluppo sostenibile e una pace duratura”.