Far rientrare i capitali illeciti a beneficio delle comunità
L’Unione europea (EU) e l’UNICRI hanno lanciato un nuovo programma per rafforzarele capacità di Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Moldavia e Ucraina di rintracciare e confiscare i beni connessi alle attività illecite di gruppi criminali. L’iniziativa si focalizzerà sull’assistenza tecnica e lo sviluppo di competenze specialistiche per individuare tali patrimoni nei sei paesi partner.
Il progetto, volto a privare le organizzazioni criminali di risorse, migliorerà altresì il coordinamento internazionale e la cooperazione tra i paesi della regione, rafforzando i meccanismi investigativi volti a contrastare la criminalità di stampo finanziario. Le aree selezionate includono il rafforzamento delle competenze nel rintracciare, congelare, sequestrare, confiscare e recuperare i beni gestiti dalle organizzazioni criminali. L’UNICRI, che da anni conduce attività in questa area di lavoro, svilupperà le capacità dei funzionari pubblici, effettuando analisi tecniche e corsi specialistici. L’approccio adottato dall’UNICRI includerà il tutoraggio peer-to-peer e consulenza legale per affrontare aspetti chiave della confisca, quali la cooperazione tecnica tra paesi diversi.
Le Nazioni Unite stimano che circa tra il 2-5% del PIL mondiale (725 miliardi – 1,8 trilioni di euro) venga riciclato ogni anno. L’iniziativa fornirà ai funzionari dei paesi coinvolti consulenze specialistiche su come individuare i patrimoni delle organizzazioni criminali, generando nuove risorse da investire in settori fondamentali quali quelli dell’istruzione e della sanità.
Lawrence Meredith, Direttore per i Paesi orientali confinanti della Commissione europea, ha sottolineato che l’iniziativa segna“Un significativo passo in avanti nel sostegno dell’Unione europea ai paesi del Partenariato orientale nel contrastare diverse forme di attività criminale organizzata, tra le quali il traffico di droga, la tratta e il traffico di migranti.”
Bettina Tucci Bartsiotas, Direttore ad interim dell’UNICRI, ha evidenziato che: “Ogni regione ha una dinamica diversa quando si tratta di contrastare il fenomeno della criminalità organizzata. Rintracciare e confiscare beni illeciti richiede competenze tecniche oggi, più che mai, necessarie. Le politiche e i meccanismi attualmente in vigore nei paesi del Partenariato orientale prevedono il congelamento o il sequestro di non più dell’1% dei beni connessi al riciclaggio di denaro e ad altre attività criminali. Gli Stati non possono più tollerare gravi perdite alle loro economie a causa di attori criminali. Ospedali, scuole e altri servizi essenziali non vengono costruiti o forniti per la presenza di imprese criminali sul territorio. L’iniziativa consentirà di condividere con i funzionari dei paesi partner strategie aggiornate per contrastare l’influenza della criminalità organizzata e permetterà di individuare i capitali illeciti a beneficio delle comunità locali.”
L’iniziativa è stata finanziata dall’Unione europea per un totale di 1,5 milioni di euro. Il progetto coprirà un periodo di tre anni e sarà realizzato in stretto coordinamento con i funzionari dei sei paesi partner. Tale azione fa parte di un investimento di 10 milioni di euro da parte dell’Unione Europea per assistere i paesi del Partenariato orientale in questo campo.
Foto: Joshua Hoehne