16 febbraio 2016 – Boutros Boutros-Ghali, esperto diplomatico egiziano e primo Segretario delle Nazioni Unite proveniente dal continente africano, è mancato oggi all’età di 93 anni. Boutros-Ghali fu molto apprezzato per aver guidato l’Organizzazione nei tumultuosi primi anni ’90 e per aver contribuito a determinare la posizione delle Nazioni Unite negli equilibri instaurati dopo la guerra fredda. Egli, infatti, fu autore dell’importante rapporto sulla diplomazia preventiva, sul peacemaking e sul peacekeeping.
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha annunciato la morte di Boutros-Ghali questa mattina, a cui è seguito un momento di silenzio dei 15 Stati Membri.
Negli affari internazionali Boutros-Ghali aveva una lunga storia di relazioni come diplomatico, giurista, accademico ed autore di numerose pubblicazioni. Divenne membro del Parlamento egiziano nel 1987 e, quando fu eletto a capo delle Nazioni Unite, era Vice Ministro degli Affari Esteri egiziani, mentre dall’ottobre del 1977 al 1999 fu Ministro degli Affari Esteri.
Nell’arco del suo mandato, Mr. Boutros-Ghali partecipò a numerosi incontri sul diritto internazionale, sui diritti umani, sullo sviluppo economico e sociale, sulla decolonizzazione, sui diritti etnici e delle minoranze, sulla questione medio-orientale – nel 1978 partecipò al Summit di Camp David, ricoprendo un ruolo importante nella negoziazione degli accordi tra Egitto e Israele.
Negli stessi anni, lo scenario politico internazionale veniva scosso da conflitti violenti ad Haiti, in Somalia, in Ruanda e nell’ex Jugoslavia. Poco dopo il suo insediamento, il Consiglio di Sicurezza convocò il primo incontro al vertice dei Capi di Stato. Su richiesta di questi ultimi, Boutros-Ghali pubblicò il rapporto chiamato “An Agenda for Peace”, che analizzava i modi per rafforzare la capacità delle Nazioni Unite nell’ambito della diplomazia preventiva, del peacemaking e del peacekeeping.
Nella sede ONU di New York, il Segretario Generale Ban Ki-moon ha salutato il suo predecessore come rispettato statista, che portò con sè “un’esperienza formidabile e grande capacità intellettuale nel compito di guidare le Nazioni Unite attraverso uno dei suoi periodi storici più tumultuosi e ardui, e avvicinò inoltre l’Organizzazione alla francofonia negli anni che seguirono.”
“Egli mostrò coraggio ponendo domande difficili agli Stati Membri e insistette legittimamente sull’indipendenza del suo Ufficio e del Segretariato in generale. Il suo impegno verso le Nazioni Unite – verso la sua mission ed il suo personale – era inequivocabile ed il segno che ha lasciato nell’Organizzazione resterà indelebile per sempre”.
“La comunità delle Nazioni Unite piange un capo indimenticabile, che ha reso un servizio inestimabile alla pace mondiale e all’ordine internazionale”, ha aggiunto Ban Ki-moon.
Sentite condoglianze sono state espresse inoltre da Oh Joon, Presidente del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, e da Mogens Lykketoft, Presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che ha salutato Boutros-Ghali come un “diplomatico eccezionale”.