La nuova serie “POV – I primi anni”

La vita quotidiana di un gruppo di studenti durante il primo anno di liceo 

Una nuovissima serie televisiva dal titolo POV – I Primi Anniè in onda su Rai Gulp. Realizzata da Showlab e Rai Ragazzi, in collaborazione con la Film Commission Torino Piemonte, racconta la vita quotidiana di un gruppo di studenti alle prese con i primi anni di liceo. Il titolo POV (Point of View) richiama il gergo dei video postati dai ragazzi sui social e si caratterizza per la disinvolta complessità della regia di Davide Tosco, che alterna le riprese della troupe, i selfie dei protagonisti e i loro POV destinati ai social media.

La serie tratta in particolare il passaggio alle superiori, le nuove amicizie, le dinamiche scolastiche e i temi dell’adolescenza. Il programma analizza un’età per molti versi entusiasmante, ma che vede anche aspetti duri, dai disturbi alimentari al bullismo, dalle trasgressioni alla sfiducia in sé stessi, dai disagi familiari al rifugio nel gruppo. 

Il punto di forza di POV è l’autenticità, ottenuta grazie ad un cast costituito da giovani attori non professionisti e da studenti liceali i quali, anche sulla base delle loro esperienze di vita, hanno improvvisato la loro recitazione sulle linee narrative fornite dagli autori Francesco Bigi, Nicola Conversa ed Erica Gallesi, che si sono ispirati al tipo di racconto della serie olandese Brugklas, ricalibrandolo per la realtà italiana. 

I nuovi studenti varcano le porte del Machiavelli per iniziare il liceo: Beatrice, Manuel, Benji, Francesca e Letizia sono solo alcuni di loro. Si dice che i compagni del liceo rimangano nel cuore per sempre. Molto bello, molto vero e anche molto poetico, ma perché nessuno dice mai quanto è difficile a volte sopportarli nella mattinata di scuola? Zac vuole diventare un mago e stressa tutti con i suoi giochi di carte. Bea vive tra le nuvole, eppure Manuel e Benji se la contendono di continuo. Poi c’è Katia, acida reginetta dei social che si diverte a tormentare le compagne. Letizia rischia di rimanere impigliata tra le sue bugie, mentre Emma viene presa in giro da tutti e non capisce come mai. Come direbbe Katia: “La 1°A è una classe senza classe”. Ma forse è proprio per questo che lì dentro non ci si annoia mai.

La serie, che si compone di 52 episodi da 12 minuti ciascuno, è stata girata la scorsa estate a Torino nel campus dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO – International Labour Organization) delle Nazioni Unite, sulle sponde del Po.

Per guardare la serie, clicca qui.