Giornata mondiale della popolazione, 11 luglio 2020

Frenare il COVID-19: come salvaguardare la salute e i diritti delle donne e delle ragazze ora

La crisi provocata dal coronavirus ha avuto un impatto sconvolgente nel mondo sulle persone, le comunità e le economie. Ma non tutti sono stati colpiti da questa pandemia in ugual modo. Le donne, che rappresentano la maggior parte degli operatori sanitari in prima linea, ad esempio, sono state e sono esposte in modo sproporzionato alle conseguenze del coronavirus. 

Le catene di approvvigionamento a livello globale hanno subito interruzioni e questo ha inciso anche sulla disponibilità di contraccettivi e, di conseguenza, aumentato il rischio di gravidanze non desiderate. Mentre i paesi adottano il lockdown e i sistemi sanitari faticano a far fronte all’emergenza, i servizi per la salute sessuale e riproduttiva subiscono un rallentamento e al contempo aumenta la violenza di genere.

Una recente ricerca del Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA) ha evidenziato che se il blocco dovesse continuare per altri 6 mesi con i conseguenti e gravi disagi per i servizi sanitari, 47 milioni di donne nei paesi a basso e medio reddito potrebbero non essere in grado di accedere a metodi contraccettivi adeguati, portando a 7 milioni i casi di gravidanze indesiderate. Il rapporto prevede altresì un aumento di 31 milioni nuovi casi di violenza di genere. Interrompere i programmi sul campo dell’UNFPA comporterebbe il rischio di 2 milioni di casi di mutilazioni genitali femminili e 13 milioni di matrimoni infantili tra il 2020 e il 2030 che potrebbero essere evitati.

Inoltre, il numero di donne che lavorano in mercati del lavoro insicuri e che sono maggiormente colpite dalla crisi economica causata dalla pandemia è sproporzionatamente maggiore.  Quasi il 60% delle donne in tutto il mondo lavora nell’economia informale, con un rischio più elevato di impoverimento. Inoltre, il lavoro di assistenza non retribuito delle donne è aumentato a causa della chiusura delle scuole e delle crescenti esigenze delle persone anziane.

La pandemia sta colpendo duramente le comunità emarginate, acuendo le disuguaglianze e vanificando i risultati fin qui raggiunti per non lasciare indietro nessuno. La risposta alla pandemia in ogni paese è fondamentale e determinerà i tempi di una ripresa globale e la possibilità di raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (https://unsdg.un.org/2030-agenda).

L’11 luglio, Giornata mondiale della popolazione, l’UNFPA mira a promuovere una maggiore sensibilizzare sui bisogni legati alla salute sessuale e riproduttiva e sulle vulnerabilità delle donne e delle ragazze durante la pandemia. L’obiettivo è molteplice: evidenziare come si possono salvaguardare i traguardi duramente conquistati; garantire che la salute sessuale e riproduttiva e i relativi diritti (SRHR – Sexual and Reproductive Health and Rights) vengano tutelati a livello locale, e mantenere vivo lo slancio verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile entro il 2030 anche a seguito del Summit di Nairobi di fine 2019. 

La giornata internazionale della popolazione

Website UNFPA

Rapporto Stato della popolazione mondiale 2020 “Contro la mia volontà”

Foto: UNFPA