A dicembre del 2013, con la Risoluzione 68/32, le Nazioni Unite hanno decretato il 26 settembre la Giornata internazionale per l’eliminazione totale delle armi nucleari, decisione che fa seguito all’Alta conferenza dell’Assemblea Generale sul disarmo nucleare tenutasi a settembre dello stesso anno.
Con questa giornata si vuole riaffermare l’impegno dell’Onu per la totale eliminazione delle armi nucleari, elemento indispensabile al mantenimento della sicurezza e della pace globale. In questa giornata gli Stati Membri e la società civile si mobilitano per evidenziare l’importanza del disarmo. In particolare, la campagna promossa dalla giornata fa leva sui benefici di un potenziale disarmo, a fronte degli effettivi costi socio-economici derivanti dal potenziamento degli arsenali militari.
Nonostante gli sforzi congiunti delle agenzie specializzate e il supporto del Segretario Generale, ad oggi rimangono ancora più di 14,000 armi nucleari nel mondo, un arsenale che viene tenacemente difeso dai paesi che lo detengono in nome delle politiche sulla sicurezza.
Tra gli strumenti normativi adottati in materia di disarmo, si ricorda in primo luogo il Trattato di non proliferazione, entrato in vigore nel 1970 ed esteso indefinitivamente dal 1995. Il documento prevede un sistema di verifica che sotto il diretto controllo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (IAEA) garantisce il pieno adempimento degli stati alle norme sottoscritte. Lo sviluppo più recente verso l’eliminazione totale delle armi nucleari è però costituito dall’adozione nel 2017 del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, che riflette la crescente preoccupazione sui rischi causati dall’esistenza di tali tecnologie e dalle disastrose conseguenze umanitarie che un loro uso comporterebbe.
A maggio del 2018 il Segretario Generale António Guterres ha presentato il documento “Proteggere il nostro futuro: un’agenda per il disarmo”. Curato dall’Ufficio sugli affari per il disarmo (UNODA), il documento pone l’accento sulla necessità di attribuire un ruolo centrale al disarmo e alla non proliferazione nell’agenda delle Nazioni Unite, riaprendo quindi il dialogo e i negoziati con gli stati che possiedono armi nucleari. Il fine ultimo è quello di garantire la sopravvivenza dell’umanità.
“La sicurezza internazionale è a rischio. Le tensioni della guerra fredda sono ritornate. La spesa militare globale ha raggiunto il vertice massimo dalla caduta del Muro di Berlino. Ecco perchè sto lanciando la mia Agenda sul disarmo, basata su azioni concrete e pratiche.” – António Guterres
FOTO: “A-Bomb Terror”, © UN Photo/Yuichiro Sasaki. UN Photo