Giornata internazionale dei bambini innocenti vittime di aggressioni 2022

La violenza colpisce più di 1 miliardo di minori nel mondo. 1 bambino su 10 è vittima molestie prima dei 18 anni. 9 bambini su 10 vivono in Paesi in cui le punizioni corporali non sono vietate. 246 milioni di minori all’anno subiscono soprusi in ambito scolastico. 1 studente su 3 è stato vittima di bullismo da parte di coetanei a scuola e almeno 1 bambino su 10 ha subito cyberbullismo. I numeri relativi agli abusi online sono in tragico aumento.  È inoltre una triste realtà che, ovunque scoppi un conflitto armato, a subirne più tragicamente le conseguenze siano i più vulnerabili, ovvero i più piccoli.

Milioni di bambini sono coinvolti in conflitti in cui non sono semplici spettatori, ma bersagli”. Graça Machel, esperta del Segretariato Generale delle Nazioni Unite

Ogni anno, il 4 di giugno, si celebra la Giornata internazionale dei Bambini Innocenti Vittime di Aggressioni, con lo scopo di riconoscere il dolore sofferto dai piccoli di tutto il globo, sottoposti ad abusi fisici, mentali ed emotivi. Questa celebrazione ribadisce l’impegno delle Nazioni Unite nel proteggere i diritti dei più piccoli, sotto la guida della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, il trattato internazionale sui diritti umani più rapidamente e ampiamente ratificato nella storia.

Storia della giornata

Il 19 agosto 1982, durante la sessione speciale d’emergenza sulla questione della Palestina, l’Assemblea Generale, “inorridita dal gran numero di bambini innocenti palestinesi e libanesi vittime degli atti di aggressione di Israele”, ha deciso di commemorare il 4 giugno di ogni anno come Giornata Internazionale dei Bambini Innocenti Vittime di Aggressioni. A segnare un momento di svolta in materia di tutela dei più piccoli, è stato il rapporto di  Graça Machel 

che ha attirato l’attenzione mondiale sull’impatto devastante dei conflitti armati sui bambini. Nel 1997 l’Assemblea generale ha adottato la risoluzione 51/77 sui diritti dell’infanzia: una pietra miliare negli sforzi per migliorare la protezione dei minori in situazioni di conflitto. Tale risoluzione ha segnato l’inizio di un nuovo consenso tra gli Stati membri sulla necessità di un’azione coordinata da parte della comunità internazionale per affrontare le vulnerabilità e le violazioni subite dai bambini in situazioni di conflitto, oltre ad istituire il mandato del Rappresentante speciale del Segretario generale per i bambini e i conflitti armati. Il nuovo corso d’azione poggiava sugli sforzi già compiuti dall’Assemblea Generale per proteggere i diritti dei bambini, anche attraverso la Convenzione sui diritti del fanciullo, il suo Protocollo opzionale, e le risoluzioni annuali.

La violenza contro i bambini nel 2022

Negli ultimi anni, il numero di violazioni perpetrate contro i bambini è tragicamente aumentato, specialmente nelle zone di conflitto. Sono oltre 250 milioni i bambini di Paesi in guerra a necessitare di protezione. Solo in Ucraina, secondo i dati UNICEF, in cento giorni di guerra, almeno 262 bambini sono stati uccisi e 415 feriti in attacchi, mentre 5,2 milioni necessitano di assistenza umanitaria.

L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile fornisce il piano generale universale per garantire un futuro migliore ai più piccoli, includendo,  per la prima volta, un obiettivo specifico, il 16.2, “End abuse, exploitation, trafficking and all forms of violence against and torture of children”, per porre fine a tutte le forme di violenza contro i bambini, all’abuso, all’abbandono e allo sfruttamento.

UNICRI e la difesa dei bambini

Nel mondo, 1 utente di internet su 3 è un bambino e 800 milioni di loro utilizzano i social media. Ogni minore può diventare vittima di violenza online: le segnalazioni al NCMEC sono passate da 1 milione nel 2014 a 45 milioni nel 2018.

A tal proposito, nel commemorare la Giornata internazionale, la direttrice dell’UNICRI, Antonia Marie De Meo, ha dichiarato: “A più di 30 anni dall’adozione della Convenzione sui diritti dell’infanzia, milioni di bambini sono ancora vittime di gravi crimini e privati dei loro diritti fondamentali. L’era digitale ha offerto opportunità senza precedenti per la realizzazione dei diritti dei bambini, ma ha anche intensificato l’esposizione dei bambini ai rischi. Il traffico di bambini e lo sfruttamento e l’abuso sessuale dei minori online stanno crescendo in maniera esponenziale, esacerbati anche dalla pandemia COVID-19. Di conseguenza, non solo è aumentata la portata degli abusi, ma anche la loro gravità e complessità“.  Dalla sua fondazione, oltre 50 anni fa, UNICRI ha contribuito alla tutela dei diritti dei bambini attraverso lo sviluppo di strategie, politiche e azioni concrete per migliorare le capacità e rafforzare i quadri legislativi. Di recente l’Istituto, attraverso il suo Centro per l’intelligenza artificiale e la robotica dell’Aia e in collaborazione con il Ministero dell’Interno degli Emirati Arabi Uniti (EAU), ha lanciato l’iniziativa AI for Safer Children con l’obiettivo di affrontare lo sfruttamento dei minori e gli abusi online attraverso l’esplorazione di nuove soluzioni tecnologiche, in particolare l’intelligenza artificiale.

La direttrice dell’UNICRI De Meo ha recentemente spiegato l’importanza di questa iniziativa durante la Conferenza sull’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 16 “Approccio centrato sulle persone in un mondo post pandemico”, organizzata da UNDESA, dal Ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e IDLO. Nel suo intervento ha osservato che la promessa tecnologica degli strumenti e delle tecniche dell’AI for Safer Children Global Hub è impressionante. “È possibile elaborare rapidamente grandi quantità di dati. Si possono individuare piste e direzioni per ulteriori indagini.  Le vittime possono essere identificate e localizzate“. Ha poi aggiunto: “Allo stesso tempo, la tecnologia avanzata è solo uno strumento. Deve essere utilizzata nel rispetto dei principi dello Stato di diritto e dei diritti umani, e per questo il ruolo dell’individuo è fondamentale. Gli esseri umani devono rimanere i decisori ultimi per garantire l’equità fondamentale. È anche importante non perdere mai di vista il fatto che, dietro ogni serie di dati generalizzati, ci sono molte vittime individuali che siamo qui per proteggere e difendere“.

L’iniziativa AI for Safer Children mira a contribuire alla realizzazione dell’Obiettivo 16.2 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Nella Giornata internazionale dei bambini innocenti vittime di aggressioni, UNICRI ha ribadito il suo forte impegno a sostenere modi innovativi per proteggere i bambini e invitato i governi e le aziende private a unire le forze per fermare lo sfruttamento e l’abuso dei minori.

FONTI: UN; UNICRI; WHO;

Eventi e risorse

In risposta all’aumento delle gravi violazioni commesse contro i bambini negli ultimi anni, il Rappresentante speciale del Segretario generale per i bambini e i conflitti armati sta lanciando ACT to Protect Children Affected by Conflict, una campagna globale per generare maggiore consapevolezza e azione per proteggere i bambini colpiti dalla guerra.

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Grazie alla loro presenza sul campo, le Nazioni Unite ci permettono di scoprire le storie dei bambini vittime di violenza. Dalla Sierra Leone alla Colombia, dalla Somalia all’Afghanistan, ogni anno i conflitti colpiscono la vita di decine di migliaia di bambini e bambine. Sono costretti ad arruolarsi nell’esercito o nei movimenti armati, vengono rapiti, usati e abusati, alimentando guerre che non hanno creato loro. Per leggere alcune delle loro storie, cliccare qui.

Lunedì 6 giugno, alle 17,30 l’Associazione Dalla parte dei minori , Servizio diocesano Tutela Minori e Unicef Ravenna

organizzano il webinar “Come rispondere alle domande dei bambini e delle bambine sulla guerra”. Partecipano all’incontro, che sarà trasmesso in streaming, Chiara Colombo, pedagogista, formatrice e Fiorenzo Ferrari, filosofo e dirigente scolastico.  In una guerra, l’infanzia è da sempre la più colpita, non solo per la privazione delle cure a cui è sottoposta ma anche per i rischi che corrono i bambini di fronte alle azioni di guerra. Riflettere con loro su questo tema rappresenta un rinforzo importante alla loro crescita

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Giovedì 9 giugno, alle ore 20:00, CDP organizza l’incontro “The youngest are most at-risk: Early childhood development in complex crises”. Partecipano Hannah Green, consulente tecnico per la salute mentale e il sostegno psicosociale, Save the Children (con sede in Afghanistan), Dr. Ghassan Issa, Coordinatore generale, Arab Network for Early Childhood and Arab Resource Collective e Lydia Mubiru, Specialista per lo sviluppo della prima infanzia.

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