La non violenza è una filosofia che nel tempo si è evoluta in vera e propria strategia, il cui ideatore appartiene alla memoria collettiva: il Mahatma Gandhi. Con la Risoluzione A/RES /61/271, le Nazioni Unite hanno deciso di consacrare proprio il giorno della nascita di Gandhi, il 2 ottobre, alla non violenza.
Come affermato nella Risoluzione, la Giornata consente di “diffondere il messaggio della non violenza, anche attraverso l’istruzione e la sensibilizzazione delle comunità”, al fine di “assicurare una cultura di pace, tolleranza, comprensione”. Questa giornata ogni anno rappresenta altresì un’occasione per commemorare la vita e il pensiero di Gandhi, ancora oggi fonte di ispirazione dei movimenti non violenti in tutto il mondo.
La teoria alla base delle azioni non violente fu in origine generata dal concetto di disobbedienza civile, nello specifico alle leggi dell’allora Impero britannico. Secondo il principio per cui “giusti mezzi portano a giusti fini”, l’utilizzo della violenza nella lotta al colonialismo appariva a Gandhi del tutto insensato se l’obiettivo era la realizzazione di una società pacifica. Queste idee, semplici quanto rivoluzionarie, garantirono all’India l’indipendenza.
Oggi la resistenza non violenta è una dottrina filosofica e politica a cui si richiamano non solo movimenti di opposizione alla guerra, ma anche gruppi che mirano, più in generale, al cambiamento sociale. Un principio fondamentale della teoria della non violenza è che il potere delle autorità dipende dal consenso della popolazione: la non violenza punta pertanto a minare tale potere attraverso il rifiuto del consenso e della collaborazione.
In occasione della Giornata internazionale della Non Violenza, la Rappresentanza Permanente dell’India organizza un evento speciale presso la sede delle Nazioni Unite (ECOSOC Chamber). Quest’anno saranno la sostenibilità e l’ambiente il filo conduttore delle attività della Giornata. I due ambiti sono lontani solo in apparenza: il Segretario Generale dell’ONU, Ban Ki-moon, ha infatti sottolineato nel suo messaggio che “Una cultura della non violenza inizia dal rispetto per gli altri, ma non finisce qui. Per coltivare la pace, dobbiamo rispettare la natura”, citando poi lo stesso Gandhi: “La Terra fornisce abbastanza risorse per soddisfare i bisogni di ognuno, ma non l’avidità di ognuno”.