12 giugno, Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile

Nel 2002 l’International Labour Organization (ILO) ha indetto la Giornata mondiale contro il lavoro minorile per richiamare l’attenzione sul fenomeno diffuso a livello mondiale dei bambini vittime del lavoro forzato. Tale giornata si propone altresì di sottolineare gli sforzi e le azioni necessari per prevenire e debellare il lavoro minorile. Ogni anno il 12 giugno la Giornata mondiale unisce governi, organizzazioni di imprenditori e lavoratori, la società civile e milioni di persone in tutto il mondo per rendere nota la difficile situazione in cui si trovano questi bambini e discutere quali misure debbano essere adottate per poterli aiutare.

“Proteggiamo dal lavoro minorile i bambini vittime di conflitti e catastrofi naturali”

 Oltre 1,5 milioni di persone al mondo sono coinvolte in conflitti armati, violenze e situazioni di vulnerabilità e ogni anno più di 200 milioni di individui sono vittime di disastri naturali. Un terzo di queste persone sono minori. La maggior parte dei 168 milioni di bambini vittime del lavoro minorile vivono in zone di conflitto o soggette ad eventi catastrofici. La Giornata mondiale contro il lavoro minorile 2017 si concentra sull’impatto che le catastrofi e i conflitti hanno sulla manodopera infantile.

Le guerre e i disastri naturali generano effetti devastanti sulla vita degli individui colpiti. Uccidono, mutilano, feriscono le persone costringendole a fuggire dalle loro case, distruggendo il loro stile di vita, sino a ridurle in condizioni di povertà ed esporle a molteplici forme di violazione dei loro diritti fondamentali. I bambini sono i primi a soffrire di queste situazioni: le scuole e i principali servizi a loro dedicati vengono distrutti. Molti bambini vivono come rifugiati in altri paesi o come profughi interni nel proprio paese e divengono così vittime del traffico e del lavoro minorile.

È necessario intervenire con urgenza per contrastare questo fenomeno nelle aree colpite da conflitti e calamità. Se entro il 2030 si vuole raggiungere goal 8.7 degli obiettivi di sviluppo sostenibile che ambisce a “sradicare il lavoro forzato, porre fine alla schiavitù moderna, al traffico di esseri umani e ad assicurare la proibizione e l’eliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile”, è necessario intensificare e accelerare gli sforzi, in particolare nelle aree affette da conflitti e catastrofi e questo dovrà essere fatto a tutti i livelli e in tutti i paesi.

Torino per la Giornata mondiale contro il lavoro minorile

 Per commemorare la Giornata mondiale contro il lavoro minorile, lunedì 12 giugno alle ore 18.00, l’International Training Centre dell’ILO e il Sistema Piemontese dei Cori e delle Orchestre Infantili e Giovanili (Sistema) organizzano un concerto speciale.

“Sistema” è un’organizzazione nazionale divisa per gruppi regionali ed è la partner italiana di “El Sistema” l’omonimo progetto venezuelano creato da Maestro Josè Antonio Abreu come progetto di integrazione sociale dove l’educazione musicale è pubblica, diffusa e disponibile gratuitamente per tutti i bambini e i giovani adulti appartenenti a qualsiasi classe sociale.

Le ragazze e i ragazzi dell’Orchestra “Sistema” si esibiranno in un concerto speciale  dedicato al tema scelto per la Giornata mondiale di quest’anno: Proteggiamo dal lavoro minorile i bambini vittime di conflitti e disastri naturali.

Altre iniziative per la Giornata mondiale contro lo sfruttamento della manodopera dei bambini

Per contrastare il fenomeno del lavoro infantile, il 10 e 11 giugno, Mani Tese e Altromercato, il più grande mercato equo-solidale in Italia, hanno deciso di riunirsi in più di cinquanta piazze e negozi in tutto il Paese per dare il proprio contributo in vista della giornata mondiale contro il lavoro minorile 2017.

Durante quei giorni sarà infatti possibile fare donazioni e comprare tè nero in edizione speciale a sostegno delle campagne “Insieme creiamo un altro vivere” di Altromercato e “I exist – say no to modern slavery” di Mani Tese, sostenute dallo slogan “I bambini devono giocare e studiare non lavorare!”.

Oltre a donazioni e commercio equo-solidale, nelle piazze coinvolte dal progetto sarà inoltre possibile firmare una petizione, disponibile anche online su Change.org, per chiedere al governo italiano e al Parlamento di contrastare le cause economiche del lavoro minorile.