11 – 13 aprile 2022: al United Nations Global Service Centre (UNGSC) di Brindisi (Italy), tre giorni di workshop sul nesso tra crimine organizzato transnazionale e terrorismo, promossi da UNICRI per il personale delle Nazioni Unite. Lo staff partecipa con diverse unità, tra cui la Standing Police Capacity (SPC), la Justice and Corrections Standing Capacity (JCSC), la Disarmament, Demobilisation and Reintegration Standing Capacity (DDRSC) e la Security Sector Reform Standing Capacity (SSRSC). Il personale dispiegato in Somalia, Libia, RDC e Kirghizistan partecipa anche virtualmente.
Il workshop, incentrato sul “Policy Toolkit on the Hague Good Practices on the Nexus between Transnational Organized Crime and Terrorism”, indaga le strategie e le raccomandazioni per la condivisione delle informazioni, concentrandosi sul quadro in Siria, Iraq, Sahel e Afghanistan.
Il nesso tra crimine organizzato è una questione complessa e in continua evoluzione. Questo legame può manifestarsi in maniera variabile e dimostra di avere caratteristiche distinte nelle diverse regioni a seconda di fattori ambientali, politici, sociali. Gli Stati membri hanno espresso crescenti preoccupazioni per il legame tra terrorismo e il crimine organizzato, che spesso si configura come fonte di finanziamento o supporto logistico con traffico illecito di beni, droga e armi. Il nesso può avere un impatto negativo diretto sulla sicurezza e lo sviluppo, contribuendo all’erosione della stabilità politica, economica e sociale dei Paesi coinvolti. Anche nelle regioni considerate più stabili e sicure, le attività criminali possono fungere da facilitatori del terrorismo.
Dal 2016, l’UNICRI lavora per affrontare questo fenomeno e, in stretta collaborazione con il Global Counter Terrorism Forum (GCTF), ha sviluppato il “The Hague Good Practices on the Nexus between Transnational Organized Crime and Terrorism”: documento che fornisce una serie di 25 raccomandazioni non vincolanti per gli Stati membri e altre parti interessate al fine di sostenere lo sviluppo di politiche e strategie, l’impegno internazionale, l’assistenza e la formazione per contrastare il nesso.
Sulla base di tale documento, nel 2019, UNICRI ha sviluppato il Policy Toolkit, rivolto a professionisti e responsabili politici per sostenere l’attuazione pratica delle raccomandazioni: questo importante strumento è stato implementato dal 2019 in diverse regioni da una gamma diversificata di attori, tra cui responsabili politici e professionisti nei settori dell’applicazione della legge, nonché rappresentanti della società civile. Hanno partecipato anche ufficiali militari della NATO e personale delle Nazioni Unite che lavorano in Africa orientale, Nord Africa, Africa occidentale e nella regione del Sahel.
Il workshop con l’UNGSC rappresenta un’importante opportunità per rafforzare le competenze e condividere le conoscenze sul nesso tra crimine organizzato transnazionale e terrorismo e sugli strumenti per prevenire e contrastare tali fenomeni.
Nel suo discorso di apertura Leif Villadsen, vicedirettore dell’UNICRI, ha sottolineato l’importanza della partnership con l’UNGSC: “Questo workshop, non solo presenta l’opportunità di condividere le nostre esperienze ma è, soprattutto, una preziosa occasione per identificare, grazie all’UNGSC, lacune o aree d’interesse per le future collaborazioni. Il nesso, che è transnazionale, può essere contrastato solo attraverso un approccio globale, che richiede il coinvolgimento di diverse parti interessate (come sta accadendo durante questo workshop), e necessita di collaborazioni a livello regionale: obiettivi che UNICRI, in collaborazione con UNGSC, si sforza di raggiungere.”
Indagare, denunciare, interrompere e smantellare le reti di traffico legate a questo fenomeno è una priorità, soprattutto per il raggiungimento dell’Obiettivo 16 dell’Agenda ONU 2030.